Quattro

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“Papà stai bene?”

Derek alza gli occhi dal suo caffè diventato ormai freddo. “Sì, perché?”

“Sembri… strano.”

Derek lo sa, lo sente. Anche se non riesce a spiegarsi quella sensazione che continua a strisciargli addosso. Sperava che Eli non se ne accorgesse ma è più sveglio del previsto. Vorrebbe mentirgli, forse dovrebbe. Ma deve anche dare il buon esempio. “Non so bene cosa sta succedendo al mio lupo. Lo sento strano, quasi distante. Ma non penso sia qualcosa di preoccupante.”

“E c’entra il fatto che sono tre sere che non vai da Stiles?”

“Non abbiamo litigato se è questo che ti stai chiedendo. È semplicemente impegnato.”

“Oh, bene.”

Eli sembra sinceramente sollevato.

“Perché?”

“Ieri pomeriggio ho incontrato Lydia. Ci hanno invitato a cena stasera e mi sembrava brutto dirgli di no. Ci saranno anche Scott con Isaac e Louis.”

Derek sente il lupo rannicchiarsi ancora più su se stesso ma non può rifiutare. Non con Eli che lo guarda così. “Portiamo il dolce?”

Eli esulta abbracciandolo. “Lydia sembra forte tanto quanto Stiles. Capisco perché si sono sposati.”

“Già” sussurra Derek anche se lui non riesce a capire l’entusiasmo del figlio.

La sera arriva fin troppo velocemente per i gusti di Derek che si trova ad entrare nella casa che ha aiutato ad arredare che, però, ha cambiato totalmente odore. Un profumo di fragola ha contaminato quello già dolce di Stiles rendendolo stucchevole e chiudendo lo stomaco di Derek che vorrebbe solo vomitare. Lydia gli va incontro abbracciandolo con slancio. “Il mio eroe! Fortuna che non lo hai lasciato solo a montare i mobili o saremmo ancora sommersi da scatole.”

“Ehi c’eravamo anche noi” si lamenta Isaac.

“Taci! Mi hai ucciso tutti i fiori” risponde con aria truce.

“Io lo avevo detto che non era stagione ma TU li volevi a tutti i costi” si difende Isaac.

Lydia si mette le mani sui fianchi, lo sguardo minaccioso capace di far tremare tutti i presenti nella stanza. “Se io voglio qualcosa lo ottengo. E i fiori che ho messo io stanno benissimo.”

Stiles interviene cingendole i fianchi. “Lo sappiamo, Martin. E hai sempre ragione tu. Ma Isaac ha fatto del suo meglio, dagliene atto” dice baciandole dolcemente il collo. Talmente dolcemente che Derek sente i denti fargli male.

La cena procede tranquilla. Derek ringrazia Eli per essere un chiacchierone così lui è potuto restare in silenzio. È il momento del dolce e Derek va in cucina a prepararlo. Non si aspettava di essere raggiunto da Stiles. “Stai bene?”

“Sì, perché?”

“Sei silenzioso. E okay che non sei mai stato di tante parole ma ultimamente qualche frase in più la dicevi. Mentre stasera sembri stanco e… non sei più venuto con la birra.”

Certo che sono venuto ma eri con lei vorrebbe urlargli. Invece si sforza di sorridere. “Ho sentito il suo odore e pensavo avreste voluto stare soli” mente.

“Vero che ci vediamo poco. Ma mi fa piacere anche stare con te.”

Per la prima volta dopo giorni Derek sente il suo lupo dare segni di vita e graffiargli nel petto. La stanchezza sembra quasi essergli scivolata via e Derek sente di nuovo il mondo giragli attorno. Il suo lupo sembra così euforico che quella notte non riesce proprio a contenerlo al punto di sentire il bisogno di lasciarlo andare. Si trasforma e corre nel buio della riserva, corre fino a non sapere dove si trova, corre fino a fermarsi quando sente un odore familiare. La primavera è alle porte e le finestre in casa di Stiles sono aperte. Il lupo vorrebbe arrampicarsi ed entrare in camera come faceva quando erano ragazzini ma una voce femminile lo blocca. “Mmmh, Stilinski, ancora?”

E sai come farmi impazzireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora