Like gathering the lights of the galaxy, something dazzling fell into my heart.
Even on days I am frightened, a feverish heat I want to share won't disappear
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Come se raccogliessi le luci della galassia, qualcosa di lucente è caduto nel mio cuore.
Anche nei giorni in cui ho paura, il calore febbrile che voglio condividere non scomparirà
[Mirai Notes wo Kanadete - Re:vale]
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Akiko correva, salendo le scale di emergenza di quell'edificio, perfino saltando più gradini alla volta per cercare di affrettarsi. La paura e la preoccupazione le stringevano il petto, poteva ascoltare il proprio cuore battere forte e sentiva una fitta allo stomaco provocata da tutta quell'ansia che provava. Quando arrivò davanti alla porta anti-incendio, l'aprì senza esitazione e chiamò a gran voce, con tono impaurito e preoccupato, quel nome.
Il vento le scompigliò i lunghi capelli bianchi mentre provava a calmare il proprio respiro. I suoi occhi verdi si posavano sulla vista di quel tetto, posandosi sulla figura di una donna dai lunghi boccoli blu scuro legati in una coda alta.
-Kanna! Sono contenta che stai bene! Però adesso dobbiamo andarcene... c'è un villain-.
Oda Kanna la interruppe con tono annoiato, affermando che poteva osservare lo scontro da quella posizione. Quando si voltò, le stava sorridendo, ma non arrivava ai suoi spenti occhi dorati. Akiko non era abituata a quel genere di sorriso. Le faceva venire la pelle d'oca.
-...Kanna?-. Sussurrò, tentennante.
Cosa stava succedendo alla sua adorata sorella maggiore? Perchè la guardava con un sorriso così maligno?
Provò ad avvicinarsi di qualche passo, ma Kanna schioccò le dita: Seiryuu sbucò fuori dal tessuto della sua camicia, ruggendole contro prima che lei potesse rendersene conto.
Akiko si ritrovò a sbattere la schiena sul muro di cemento, completamente zuppa di sangue - il suo stesso sangue - a causa del braccio che Seiryuu le aveva appena portato via.
Era sotto shock, confusa e disorientata.
Le parole della sorella la colpirono ancor più duramente dell'attacco dello stesso dragone blu.
-Adesso sbrigati a morire. Sei solo un'ostacolo-.
Yuuka Akiko si risvegliò di soprassalto, zuppa di sudore e scoprendosi dalle coperte. Alzando il busto, rimase seduta sul letto, afferrando saldamente la cicatrice nella sua spalla sinistra. Sentiva i suoi corti capelli tutti appiccicaticci a causa del sudore. Provò a fare dei respiri profondi, cercando di calmarsi: non si trovava sul tetto della società Oda, ma nella sua stanza del dormitorio della UA.
"Era solo un incubo... solo un incubo...".
Non ricordava spesso quell'incubo ultimamente, ma Akiko credette che si trattasse della piccola realizzazione avuta la scorsa sera di aver superato il "punto di non ritorno della seconda timeline". Odiava essere bloccata in quella specie di loop temporale con la sorella, ma aveva da tempo deciso che avrebbe catturato Kanna e buttata dentro il carcere di massima sicurezza Tartaros - non ci sarebbe stato un altro salto nel passato, nessun terzo loop.
Facendo un respiro profondo, Akiko si voltò ad osservare un vecchio poster attaccato al muro che mostrava la madre biologica - Yuuka Natsumi - nelle vesti di Jade nella rappresentazione teatrale di "Tigre di Giada".
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Tigre di Giada | BNHA [3]
Fanfiction[Terzo e Ultimo libro di una serie] [Copre dalla quinta stagione in poi] 《I see us in black and white Crystal clear on a starlit night In all your gorgeous colors I promise that I'll love you for the rest of my life.》 - Black and White, Niall Horan...