L'Araba Fenice

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Quella mattina il giovane Park jimin infermiere del Seoul Memorial Hospital,si preparava per iniziare il suo consueto turno lavorativo del mattino,lasciando il suo coinquilino Taehyung immerso nel sonno.
Era così buffo, avvolto nelle lenzuola, era talmente raggomitolato nel piumone, da sembrare un piccolo burrito,e jimin decise perfino di immortalare il momento con una foto sul telefonino,sarebbe stata la sua arma di ricatto alla prima occasione, sorrise nel vederlo così,se avesse visto cosa l'amico aveva appena fatto, gli avrebbe tenuto il muso per giorni permaloso com'era .
Era in strada in quel momento jimin con un cappuccino bollente tra le mani, si godeva l'aria del mattino lungo il tragitto per arrivare al lavoro, ma di colpo, venne urtato da un ragazzo alto dai capelli corvini in tenuta sportiva ,era talmente massiccio che a causa dello scontro gli fece cadere il caffè dalle mani, facendolo rovesciare tutto a terra
"Mi scusi tanto, non l'ho fatto apposta, non l'avevo vista,mi scusi sono mortificato "disse il più alto inchinandosi educato ,poi corse al chiosco e tornò da lui con un nuovo cappuccino tra le mani e porgendoglielo disse educato
"Per lei ,per farmi perdonare"
"Non doveva ,non era necessario, è stato un incidente"rispose jimin con tono tranquillo, poi però l'occhio del biondo cadde sul polso del più grande, e lì,li vide.
Segni di cicatrici sui suoi polsi ,alcuni in via di guarigione,altri invece sembravano essere più recenti , ma prima che potessero dirsi altro una voce severa chiamò il ragazzo
"Jungkook muoviti !"
"Si eccomi arrivo "rispose il ragazzo poi si inchinò e disse educato
"Mi scusi ancora !".
Il ragazzo raggiunse la persona che lo aveva appena chiamato,e non appena gli fu vicino,lo colpì con uno schiaffo sulla spalla parlandogli severamente, l'uomo gesticolava molto mentre gli parlava ,il moro ascoltava a testa bassa,e poi riprese a correre.
Non seppe spiegarsi il perché ,ma a jimin quel ragazzo aveva qualcosa di familiare,lo aveva già visto da qualche parte ,e il gesto che l'adulto aveva fatto al più giovane ,diede al biondo una brutta sensazione
"Che persona orribile ,che bisogno c'era di colpirlo così ?"pensò jimin mentre entrava al lavoro ,timbro' il suo carrellino e cominciò il suo turno.
Durante la pausa nel loro presidio , mentre sorseggiava il suo caffè , vide il ragazzo che aveva incontrato quella mattina ,sulla copertina di una rivista che stava leggendo ,e capì di aver incontrato ,o meglio di essersi scontrato con niente poco di meno che Jeon Jungkook,il famoso pattinatore, il campione del mondo , e orgoglio della Corea.
In quella foto era sul podio e sorrideva felice dopo la vittoria della medaglia d'oro , e leggendo l'articolo poté constatare quanto quel ragazzo fosse vittima di bugie e pettegolezzi.
Quella rivista parlava dell'atleta come di una persona altezzosa e arrogante,e alquanto maleducata, molto schivo e poco disponibile con i fan , ma jimin che lo aveva incontrato, non si trovò d'accordo su come l'avessero descritto perché l'aveva trovato una persona cortese e molto educata, e subito il ricordo di quell'uomo che l'aveva colpito dopo averlo chiamato gli tornò alla mente, così come quei tagli che nascondeva sotto le pesanti felpe lo fecero riflettere.
Nel frattempo gli allenamenti del giovane atleta andavano avanti ed erano sempre più pesanti e faticosi, il suo allenatore pretendeva molto da lui , voleva il massimo e a bordo pista gli urlò severo
"Stendi quella gamba jungkook!....le spalle ricordati di allineare le braccia, questa sera a casa,ricomincerai tutto l'allenamento da capo , non sono per niente soddisfatto del tuo lavoro oggi!"
Era sempre così ,mai l'allenatore era soddisfatto di lui ,ed era sempre più severo, mentre il ragazzo era esausto, era talmente stressato che per diminuire la pressione che aveva addosso ,per sentirsi meglio , continuava a tagliarsi i polsi , non chiedeva altro che un giorno di riposo solo uno ,uno soltanto.
Non chiedeva altro il ragazzo,era non solo stanco e stressato ,ma si sentiva anche molto solo, mai nessuno si era avvicinato a lui solo per scambiare una parola, tra colleghi non era possibile instaurare rapporti ,perché c'era una forte competizione,e soprattutto lui ,veniva usato solo per avere visibilità sui giornali, oppure qualche rumors da esibire per la stampa.
Era così stressato e ansioso che a volte di notte capitava che su svegliasse in preda alle crisi di respiro, e una notte ebbe una crisi di panico talmente forte , che il moro fece fatica a calmarla quella crisi , avrebbe tanto voluto avere accanto suo fratello Yoongi,lui avrebbe trovato il modo di aiutarlo con i suoi saggi consigli, ma in quel momento era in Giappone con suo marito Hobi e i suoi nipotini, e dovette tornare a dormire per prepararsi alla gara del giorno successivo.
L'allenatore continuava ad essere pressante e severo , nessuno poteva comprendere quanto lo fosse , per lui contavano solo i soldi , gli sponsor e le vittorie nelle gare, più sponsor il suo atleta riusciva ad ottenere, più soldi entravano nelle sue tasche, e già in ufficio gongolava per la quantità di denaro ,che gli sarebbe toccata dopo la gara dell'indomani al palazzetto.
Certo non poteva neanche immaginare quello che sarebbe accaduto quel giorno durante la gara però.
Jungkook era molto stanco e debole, provato dagli innumerevoli e faticosi allenamenti, si sentiva strano da giorni, ma non disse nulla a nessuno, così fece il suo stretching come sempre prima di ogni gara , e poi dopo essersi preparato tolse la giacca ed entrò in pista nella sua scintillante tuta elegante ,creata appositamente dalla sua Noona Yora, con le sue abili mani .
Una tuta meravigliosa, sembrava un elegante completo gessato ,con la camicia bianca,e ogni riga del vestito era tempestata di cristalli Swarovski, e al collo una elegante cravatta di cristalli, semplicemente favoloso, e l'atleta entrò in pista accolto dagli applausi della folla.
La performance incominciò sulle note della sua canzone preferita Black Swan dei BTS ,il suo gruppo preferito.
Stava andando tutto bene , i salti ,il triplo axel ,vennero eseguiti in maniera perfetta , il campione sembrava essere in forma strepitosa, ma durante la piroette, qualcosa nella vista del moro iniziò a cambiare, si sentì strano, vedeva sfocato ,sudava freddo,e poi l'atleta avvertì una forte fitta alla testa e poi cadde.
Non riuscì più ad alzarsi , intorno a lui sentì solo il boato del pubblico, e il suo coach che da lontano gli urlava severamente di alzarsi , ma lui non ci riuscì',e poi fu il buio.
L'atleta venne soccorso in pista dal personale medico ,ma non riuscendo a svegliarlo, fu necessario chiamare un'ambulanza e farlo portare in ospedale,dove venne preso in cura dagli specialisti,ma la diagnosi fu tremenda, ischemia parziale , e l'atleta dovette stare in coma farmacologico per potersi riprendere dalla fatica , gli esami fatti non furono affatto buoni ,era evidente che l'atleta era stato sottoposto a un'eccessivo sforzo fisico.
La voce della presenza della star del ghiaccio si sparse rapidamente per tutto l'ospedale , gli infermieri e infermiere erano in subbuglio , facevano a gara per poter essere scelti per assistere l'atleta, ma furono i dottori Kim Namjoon e Kim Seokjin, ad assegnare un infermiere al famoso degente, e quel qualcuno fu proprio jimin , che accetto' l'incarico per prendersi cura di lui.
Lo lavava , gli cambiava spesso le lenzuola ,e mentre lo faceva gli parlava, come quella notte
"Ti vorrei dare del Tu ...sai noi ci siamo già incontrati, tu mi hai urtato e mi hai fatto finire il mio cappuccino a terra ,poi educatamente ti sei scusato, e molto gentilmente me ne hai comprato un'altro,...si scusa, tu non te lo ricorderai neanche, è passato troppo tempo, vedrai che guarirai".
Ma il moro non poté rispondere ,era fermo lì,immerso nel suo sonno provocato dai farmaci che gli stavano somministrando, per cercare di prendere tempo e studiare la fase clinica,e decidere il da farsi.
Nel frattempo i giorni trascorrevano lentamente, non ci furono progressi e il coach del ragazzo andava ogni giorno in ospedale per vedere se ci fossero delle novità , gli sponsor aspettavano con ansia il ritorno dell'atleta un pista ,erano tutti in fermento, c'erano in gioco molti soldi , e l'allenatore preoccupato diede segni di insofferenza
"Possibile che non riusciate a svegliarlo....cosa state facendo ? dormite forse ?le gare aspettano !" fu il primario Kim Namjoon a dire serio
"Forse lei non ha capito la gravità della situazione, qui anche se si svegliasse , non potrebbe certo tornare alle gare in queste condizioni, agli allenamenti massacranti che faceva prima!.....lo capisce o no che ha una gamba completamente paralizzata, così come il braccio , questo ragazzo, l'ha sfinito a furia di allenamenti!"
"Deve tornare in pista !"urlò l'uomo nervosamente
"Se non vuole che il suo atleta termini la carriera,le conviene avere pazienza ha bisogno di tempo per riprendersi" rispose il dottor Kim Seokjin, il coach si mise le mani nei capelli, era un disastro .Un enorme disastro.
L'uomo non pensò minimamente alla salute del suo atleta ,il suo unico pensiero fu per i soldi che avrebbe perso ,sponsor ,bonus pubblicitari, dovette restituire ogni cosa agli investitori, e a malincuore dovette accettare ciò che i dottori dicevano, ma un po' l'incertezza e un po' l'avidità dell'uomo,fecero si che l'allenatore abbandonasse jungkook per seguire un'altro atleta, lasciandolo solo con il suo triste destino, che senso aveva seguire un'atleta finito.
Per jimin fu un vero e proprio sollievo vedere quell'uomo così acido andare via ,perché non gli piaceva ,era violento lui lo aveva visto all'opera , e continuò ad occuparsi di lui , parlandogli come sempre
"Finalmente il tuo allenatore se n'è andato !scusa non ho il diritto di dirtelo ma ...non mi piaceva , l'ho visto picchiarti quella mattina, era troppo severo vero? ....scusa chiacchiero sempre troppo ,me lo dice anche Taehyung, ora ti lascio riposare", e poi l'infermiere tornò al suo lavoro.
Quella notte dal Giappone giunse suo fratello Yoongi ,e la mattina seguente si presento' in ospedale e raggiunse la camera del fratello ,a cui avevano iniziato a somministrare i farmaci per il risveglio , ma il giovane stentava a svegliarsi ,e Yoongi lo sentì il biondo parlare con il fratello in coma
"Sai ,ho sentito i dottori Kim dire che stai migliorando, che sei prossimo al risveglio ma sembri non volerlo fare perché ?Non hai qualcuno che ti aspetta ,non so una fidanzata,o un fratello magari ?....si scusa ,dirai che sono troppo curioso ma . ."
"Credi che ti possa sentire ?"chiese Yoongi stupito e il biondo disse
"Le visite sono consentite solo ai familiari,i giornalisti non sono ammessi "
"Sono jeon Yoongi il fratello maggiore di jungkook ,da come gli parli ,sembra che vi conosciate "rispose Yoongi
"Oh noi ci siamo solo scontrati ,lui mi fece cadere il caffè , e poi molto gentilmente me ne ricomprò un'altro, poi quell'uomo terribile lo ha richiamato e l'ha colpito ad una spalla" rispose jimin timidamente
"Il suo allenatore l'ha colpito ?"chiese Yoongi stupito e jimin rispose
"Si, l'ho visto,tuo fratello ha anche dei tagli sui polsi ,sono guariti , ma credo che quell'uomo pretenda molto da lui"
"Grazie ehmmm..."rispose Yoongi
"Mi chiamo jimin "rispose lui timido
"Grazie di tutto jimin "rispose Yoongi e il biondo prima di lasciarlo disse
"Fa' in modo che quell'uomo non lo tocchi mai più", poi uscì ,lasciando il più grande a fianco del letto del moro, e osservandolo poté vedere che dagli occhi del fratello ,cadevano delle lacrime
"Jungkook sono Yoongi mi senti ?piccolo svegliati ti prego ,Soobin e Lya vogliono imparare a pattinare dal loro zio campione,sono così fieri di te e anche io lo sono, Kookie svegliati ti prego, ti prometto che Kiro non ti toccherà mai più!".
Silenzio.Dal ragazzo non uscì un solo suono ,nessun movimento si intravide per dare speranza al fratello maggiore tutto ciò che restò fu un lungo e pesante silenzio.
Da allora trascorsero tre settimane e jimim continuava a prendersi cura del ragazzo in coma ,non smetteva mai di parlargli ,e di colpo mentre lo stava sistemando sentì che lentamente le dita del ragazzo stavano iniziando a muoversi,così avvisò i due primari che constatarono ore dopo il tanto atteso risveglio dell'atleta, e quando il moro guardò al suo fianco l'immagine di jimin gli comparve davanti agli occhi, ma non riuscì a parlare perché era ancora debilitato dalla sua ischemia .
Ci vollero almeno due mesi prima che riuscisse a parlare di nuovo , e una mattina jungkook ricevette la visita dei suoi due nipotini Soobin e Lya , che saltarono sul letto,inondando il loro amato zio di abbracci e disegni colorati
"Zio Kookie "urlò Soobin saltando sul letto poi gli mostrò il disegno e disse
"Guarda zio questo sei tu !"
"Bello Soobin ,sembrò un transformer!"rise divertito il moro guardando lo strano disegno del nipote, ma anche la piccola Lya volle la sua parte di attenzioni e mostrando il suo disegno disse
"Zio guarda il mio adesso !"
"Lya perché mi hai disegnato con le ali, mi hai scambiato per una Winx?" chiese il moro sarcastico
"Ti ho disegnato con le ali perché quando pattini sembri una fata zio , quando mi insegni a pattinare ?" chiese la bambina ingenuamente , ma quella domanda fece rattristare il corvino di colpo , i suoi occhi furono sul punto di riempirsi di lacrime , fu l'arrivo del padre dei bambini che aveva ascoltato i loro discorsi ad aggiustare la situazione e disse
"Su piccole pesti andate da papà io devo parlare con lo zio andate su "
"Ciao zio Kookie "dissero i bambini mentre scendevano tristemente dal letto ,e poi raggiunsero il padre per andare a mangiare un gelato.
Jungkook una volta usciti i bambini scoppiò a piangere come un bambino,Yoongi lo abbracciò e disse
"Non mollare Kookie andrà tutto bene"
"Non è vero!....non andrà tutto bene... non tornerò mai più a pattinare.... hyung ,era il mio sogno ...volevo andare alle olimpiadi ....rappresentare il mio paese ... e ora ... è tutto finito!" pianse il moro disperato
"Kookie guarirai "disse Yoongi deciso
ma jungkook gli rispose furioso
"Ma mi hai visto?....ho una gamba e un braccio completamente paralizzati come puoi dire che guarirò?hyung non tornerò mai più a pattinare, non potrò più insegnare ai miei nipoti a pattinare sul ghiaccio ,sono finito, inutile!"
"Kookie "disse Yoongi ma il moro lo interruppe con un gesto della mano e rispose tristemente
"Hyung lasciami solo per favore "
"Come vuoi torno domani"disse il più grande baciandolo sulla testa e poi lo lasciò riposare,ma una volta solo il moro pianse.
Fu un lungo pianto quello dell'atleta, era disperato perché teneva che non sarebbe più tornato a pattinare ma più ,tutti i suoi sacrifici erano stati vanificati da questi brutto incidente , Yoongi da dietro alla porta pianse con lui , non lo poteva vedere così distrutto, così decise che non sarebbe più ripartito,ora più che mai suo fratello aveva bisogno della sua presenza.
Trovò un casa in affitto per poter restare in Corea per tutti il tempo necessario per assistere suo fratello ,e avrebbe cercato un infermiere che potesse assistere jungkook durante le sedute di fisioterapia a casa, come gli avevano consigliato i medici, fu allora che Yoongi pensò a jimin, in fondo i due si conoscevano già , e sembravano essere in sintonia, e fu così che il biondo una settimana dopo, cominciò il suo lavoro di assistenza all'atleta a casa.
I primi momenti però non furono affatto facili , perché il campione era in uno stato depressivo e si rifiutava di collaborare, e lavorare ,aveva perso la speranza,e non si lasciava aiutare da nessuno, rifiutava la presenza del suo infermiere, volle fare un tentativo alzandosi dalla carrozzina ma cadde rovinosamente a terra, e quando jimin andò ad aiutarlo lui lo allontano' malamente dicendo
"Vattene ....vattene via !"
"Jungkook lasciati aiutare "rispose jimin tentando di sollevarlo ma lui lo spinse via con violenza e urlò
"Vattene ho detto...non tornare più!"
Jimin a malincuore dovette chiamare Yoongi e Hobi ,per poterlo sollevare e rimettere a letto ,dove il moro pianse nascosto sotto le coperte per tutta la notte .
Furono giorni difficili quelli che seguirono ,jungkook non scese neanche una volta a cenare con i familiari ,rimaneva a letto tutto il giorno ,si alzava solo per permettere al cognato Hobi di cambiargli le lenzuola ,neanche jimim riuscì più ad avvicinarsi a lui, ma Tae suggerì al biondo di non mollare , doveva munirsi di tanta pazienza, forza e decisione.
E jimin quella mattina sapeva già cosa avrebbe fatto ,occorreva ,forza e decisione,così come aveva detto Tae e lo mise in pratica .
Jungkook come sempre aveva terminato la sua sessione di sedute di fisioterapia,o meglio neanche le aveva cominciate ,perché il fisioterapista Jackson disse a jimin
"Non ne vuole sapere resta seduto in carrozzina,davanti alla pedana e non si muove ,se non reagisce i suoi muscoli non reagiranno più ,può farcela ma non reagisce !"
"Vieni Jacky aiutami !"rispose jimin
"Che vuoi fare ?"chiese Jackson
"Useremo il metodo Tae Tae !"disse il biondo sorridendo ,il rosso alzò le spalle e disse perplesso
"E proviamo questo metodo !".
Jungkook era lì ,seduto in carrozzina a testa bassa proprio davanti alla pedana ,senza fare nulla ,così jimin fece cenno a Jackson e poi agi'.
Fu un'attimo ,come aveva detto Tae ci voleva forza e decisione , così lo fece sollevare da Jason costringendolo a mettersi in piedi , posizionandolo sulla pedana ,mentre jimin spingeva lontano la carrozzina , il moro si agitò e disse
"Che stai facendo jimin ridammi la sedia!"
"No !"disse jimim comparendo davanti a lui e aggiunse deciso
"Ora basta piangerti addosso e inizia a lavorare !"
"Jimin è tutto inutile ,sono finito !" rispose il moro guardandolo serio
"Lo sei se non lavori !"disse Jimin deciso ma il moro pianse e disse
"È tutto inutile !"
"Nulla è impossibile!certo sarà dura ma se vuoi andare alle olimpiadi devi iniziare a lavorare sodo !"disse Jimin deciso ma il moro disse tristemente
"Non ci sarà nessuna olimpiade sono finito!"
"Lo sei se ti arrendi!.. rinasci , rinasci come l'araba fenice che muore e rinasce dalle sue ceneri ,più forte e più bella e maestosa che mai !"disse jimin deciso .
Il moro chiuse gli occhi e a fatica riuscì a fare qualche passo , certo fu solo un trascinare a fatica la gamba ma se avesse insistito ,ci sarebbe riuscito.
Jimin ci era riuscito !era riuscito a convincere jungkook a darsi da fare e iniziare a lavorare , Yoongi fu molto felice di questo progresso fatto da suo fratello, aveva fatto bene a fidarsi del suo istinto, jimin era la persona giusta da affiancare a lui, anche Jackson disse che con questo nuovo spirito forse ci sarebbe riuscito.
Col tempo le cose tra jimin e l'atleta si approfondirono ,e i progressi divennero notevoli , piano piano la gamba e il braccio riacquistavano tonicità rispondendo bene alla terapia e la vicinanza tra i due fece nascere l'amore tra i due ragazzi, tant'è che in palestra un giorno tra i due ci scappò un bacio appassionato,e furono interrotti da Hobi che invito' il biondo a cenare con loro quella sera .
Fu una serata piacevole, Yoongi e Hobi erano davvero simpatici e i bambini semplicemente adorabili , e prima di andarsene jimin rimise a letto jungkook che curioso chiese
E chi sarebbe questo Taehyung?"
"È il mio migliore amico e anche coinquilino soddisfatto gelosone ?" chiese jimin ridendo prima di dargli un bacio e lasciarlo riposare ,e una volta a casa una voce divertita chiese
"E allora come è andata con il tuo pattinatore ?ci sei già andato a letto ?"
"Tae ,sei sempre il solito pervertito!" disse jimin sconcertato
"Eh che ho detto di strano?"chiese Tae
"Và a letto vecchia pettegola "disse jimin fintamente scocciato ,e il castano se ne andò a letto prendendolo in giro .
I giorni trascorrevano velocemente gli esercizi erano sempre più duri e impegnativi ,ma a piccoli passi l'atleta cominciò a migliorare sempre di più e gradualmente la gamba e il braccio ripresero la loro funzionalità, fu una lunga terapia, ma col trascorrere dei mesi si riprese del tutto .
Però i mesi successivi furono i più difficili per il campione che teneva di non poter tornare più come prima , era un po' bloccato e demotivato , era sul punto di mollare ,sentiva di non farcela ,era fuori dalle pista da ghiaccio da molto tempo ,ed ebbe paura.
Era solo sulla pista da ghiaccio , sugli spalti vuoti e bui , triste e sconsolato ma una voce molto dolce urlò
"Puoi farcela ,lo so che puoi farlo !"
"Jimin !"disse lui guardandosi intorno e poi a bordo pista lo vide , pattino' verso di lui e disse dolcemente
"Ho paura di non farcela "
"Credi in te stesso ,io credo in te " rispose jimin stringendogli le mani e jungkook annuì rincuorato e poi disse
"Stammi vicino "
"Sono qui !"rispose il biondo guardandolo con amore
"Vuoi essere il mio fidanzato?"chiese il corvino dolcemente
"Si "rispose jimin dolcemente poi lo baciò ma prima che tornasse in pista gli disse ancora
"Rinasci amore mio ,rinasci come l'araba fenice che muore e rinasce dalle sue ceneri ,più alta e maestosa che mai ,io credo in te !".
Jungkook tornò in pista e dopo un lungo respiro si rimise a pattinare ,e tutto gli sembrò facile ,quasi elementare ,aveva il pattinaggio nel sangue e finalmente ci riuscì' .
E venne il tanto atteso ritorno in pista il pubblico era felice di rivedere il suo campione tornare sul ghiaccio ,più forte e in forma che mai , sugli spalti sedevano Tae con jimin , Hobi e Yoongi con i due bambini, che facevano il tifo per l'amato zio di cui andavano tanto orgogliosi ,e la sua performance iniziò.
E sulle note della sua canzone preferita Black Swan il campione iniziò le sue evoluzioni,sembrava volare su quella pista ,sembrava un'angelo durante quella performance,e la vittoria non fu mai così piacevole ,e dopo la sua esibizione il telefono di yoongi divenne incandescente,perché tutti volevano l'atleta per interviste ,spot televisivi,fotografie ,e gli sponsor lo assediavano affinché firmasse anche solo un contratto con loro .
E il suo ex allenatore?Beh quello sugli spalti si stava letteralmente rodendo il fegato per aver perso il suo campione, lo aveva abbandonato perché convinto che la carriera dell'atleta non avrebbe più potuto tornare ai grandi livelli precedenti, ma aveva fatto un grosso errore di valutazione , nin aveva avito pazienza e aveva pensato solo al suo guadagno personale , e alla fine aveva persi il suo campione.
Il campione vinse la tanto desiderata medaglia d'oro quel giorno ,e la dedicò proprio all'uomo che più credeva in lui,e gli aveva insegnato a non arrendersi,e jimin sugli spalti piangeva commosso e orgoglioso e a fine gara scese per abbracciare il suo campione.
Era rinato jungkook,così come jimin gli aveva detto ,era stato come l'araba fenice,che era morto e poi rinato dalle sue ceneri ,per poter rinascere più forte e maestoso che mai ,e la sua carriera fu lunga e costernata di successi e medaglie .

The end

Nota autrice: jungkook edit pinterest

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