Capitolo 1

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L'inizio

Sydney pov's

"Si Mindy va bene" .... "No ok davvero stasera ci sarò"...."Si te lo prometto, a dopo" 

"Oddio che stress questa ragazza" sbuffo mentre lancio il mio iphone 15 nel letto. "Stasera, stasera devo andare a questa stupida festa, gesù quanto mi secco". 

Bussano alla porta

"Avanti" dico urlando 

"Sydney ti prego non urlare" afferma mia madre subito dopo aver aperto la porta ed essere entrata 

"Mamma che c'è ora? " dico sbuffando 

"Ho bisogno di te di sotto, non riesco a pulire lo scaffale sopra la cucina"

"Mamma se ne occupano le cameriere di questo, lascia fare a loro"

"Quello scaffale non si tocca  lo sai!" dice urlando

"Va bene, ma adesso smetti tu di urlare" la prendo per il braccio e scendiamo di sotto. Questa villa è cosi immensa che mi ci perdo da quando sono nata, a volte non ricordo nemmeno dove sia la mia stanza, la riconosco solo per il mio cartello "NON ENTRARE" appiccicato sopra la porta.

"Cosa vuoi che faccia?" dico a mia madre che guarda lo scaffale imbambolata, so bene dove sta guardando, non è ancora riuscita a superare la sua morte...

"T..tie..tieni prendi la sua foto" vedo come le trema la bocca solo guardando la sua foto, tutti i ricordi che le saranno apparsi nella mente. Mi dice sempre che aveva la mia stessa risata, peccato non averlo mai conosciuto.

"Va bene"  prendo la foto con cura e guardo il suo bel volto, mi assomiglia tantissimo. I suoi capelli che vanno sul ramato proprio come i miei, i suoi occhi che erano l'autunno vero e proprio con quel verde che abbraccia perfettamente il marrone e sono cosi uguali, cosi uguali ai miei caspita...

"Era bellissimo" dice mia madre "Riposalo tu, perfavore"  La guardo, le sorrido e riposo la foto.

Mi volto per tornare nella mia stanza ma mia madre mi chiama 

"Sydney.." mi guarda, ci guardiamo e i nostri occhi si capiscono, io mi prendo tutto il dolore che lei non riesce ad esprimere

"Il tuo nome deriva da lui..." e in quel momento il mio mondo cade, il mezzo sorriso sparisce e la testa inizia a girare

"Scusa se non te l'ho mai detto ma..." la fermo, la fermo e le urlo contro

"SCUSA? SEI SERIA?" lei si avvicina ma io faccio dei piccoli e svelti passi all'indietro 

"Tesoro i...io non" 

"NON MI IMPORTA" urlo e mi giro di scatto cercando le scale per tornare nella mia stanza

"Lui amava l'Australia..." mi blocco di nuovo e sento le gambe tremare

"Ha..ha scelto lui..." inizio a sentire una lacrima rigarmi il viso

"Ha scelto lui il tuo nome, sognava di andare a Sydney e per lui tu..." adesso sento più di una lacrima scendere sul mio volto

"Per lui tu eri bella come Sydney" sento il suo pianto ma non mi volto, riprendo a camminare sempre più veloce fino a chiudermi in stanza.

Ore 19:00

Riesco a trovare qualcosa di carino da mettere, un vestito verde che arriva più sopra del ginocchio aperto dietro fino al fondo schiena, abbinata una borsa nera con un blazer nero e i miei amati tacchi Sant Laurent. Mi sono truccata in maniera più forte del solito, ho messo i brillantini sulla palpebra e una bella coda nera formando i cat eyes, blush a quantità industriale e il Dior, rossetto rosso, il mio preferito.

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⏰ Last updated: Apr 21 ⏰

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