In this life, still

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Il suo sonno è disturbato, e chiunque – letteralmente mezzo mondo – sa che il sonno di Min Yoongi è sacro.

Il lavoro e la vita che ha scelto per se stesso lo hanno sempre privato delle meritate ore di riposo, quelle che avrebbe dovuto imporsi nonostante i ritmi frenetici, e da quando può reclamarle senza sentirsi in colpa non riesce a farne a meno.

Ji-Yul si è addormentata insolitamente presto, e quando Yoongi aveva messo piede nella camera da letto che divide con sua moglie stava ancora dormendo della grossa, grazie al cielo e a qualunque divinità avessero pregato. Era finalmente giunto il momento che dormisse una notte intera, a due anni e mezzo d'età.

Senza il disturbo di Ji-Yul – niente di grave, è pur sempre sua figlia, però... – non capisce cosa possa averlo svegliato, ma quando sente il familiare suono dell'allarme di casa che viene inserito aggrotta le sopracciglia e si mette a sedere nel letto, confuso.

È in quel momento che nota che lo sta occupando da solo. Soo-Yun non è al suo fianco, e la circostanza non sarebbe sospetta se non fossero... una rapida occhiata alla sveglia sul comodino e sì, sono le quattro del mattino.

Un attimo.

Perché sono le quattro del mattino e sua moglie non è a letto?!

Si sfrega gli occhi con l'intenzione di alzarsi e raggiungerla all'ingresso – chi altro può essere, se non lei? –, ma Soo-Yun entra nella loro stanza in punta di piedi prima che Yoongi possa processare l'idea di abbandonare l'alcova.

«Mi spieghi dove sei stata?»

Il suo è un sussurro nel buio, e Soo-Yun lancia un urletto: non aveva idea che fosse sveglio, e quel mormorio è sufficiente per farle mancare un battito del cuore e rischiare di svegliare Ji-Yul.

«Yoongi, ma porca puttana» sussurra di rimando, avvicinandosi al letto per sedersi dalla parte di lui. Yoongi si sposta appena per farle posto. «Se svegliamo Ji-Yul siamo fottuti.»

È diventata più scurrile da quando passa le sue giornate con lui, ma sa ancora trattenersi davanti a Ji-Yul, che si ostina a dire shibal indicando le scarpe, con grande gioia del padre ed esasperazione della madre. A Yoongi piace questo lato più selvaggio, tanto della moglie quanto della figlia.

«Di questi ti preoccupi? Esci di casa nel cuore della notte come una ladra e adesso hai paura di svegliare tua figlia?»

Soo-Yun sbuffa, Yoongi incrocia le braccia al petto come fa ogni volta che sa di avere ragione, e che nessun argomento potrà contrastare o contestare quel che dice.

«Avevo bisogno di fare una cosa... da sola.»

La spiegazione è vaga, così vaga che Soo-Yun nota, gli occhi ormai abituati alla penombra della stanza, il sopracciglio di Yoongi alzarsi oltre i capelli scuri, a evidenziare il suo scetticismo.

«Guarda che se ti vedi con Hobi non c'è bisogno di farlo di nascosto. Lo so che avresti voluto sposare lui» sussurra Yoongi, il divertimento a sporcare le sue parole.

«Quanto sei scemo» mormora in risposta Soo-Yun, dandogli un pugno sulla spalla sana. «No, ero...»

«Eri..?» la incalza Yoongi, sperando si decida a parlare.

«Ho preso una cosa» borbotta infine Soo-Yun, frugando nella borsetta che ancora porta in spalla. Recupera qualcosa da essa e lo porge a Yoongi, accendendo la flebile luce sul comodino perché possa vedere cosa sta stringendo tra le mani.

Yoongi socchiude gli occhi alla luce improvvisa, ma poi si concentra sulla confezione cilindrica che ha tra le mani. Percepisce qualche lettera qua e là, ma è una parola a richiamare la sua attenzione.

In this life, still | Min Yoongi [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora