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Manuel non è mai stato una persona così tanto bisognosa di contatto fisico o che sente la necessità di toccare o farsi toccare dal suo amante costantemente eppure quel giorno più che mai sentiva che se non si fosse aggrappato a Simone, alle sue braccia e alla sua pelle tutto sarebbe potuto crollare da un momento all'altro.

Sentiva come di non riuscire a respirare se quell'altro non fosse rimasto accanto a lui a sfiorarlo se non avesse sentito il suo battito vibrare attraverso il suo petto sul quale posava la schiena e il suo respiro fare eco nella stanza ormai silenziosa.

Come se Simone non fosse già appiccicato a lui, sentiva di doversene ricoprire, ne desiderava di più, se possibile per poter sentirsi sereno e forse dormire un po quella notte.

Non era certo cosa fosse stato a destare quella sorta di irrequietezza in lui, forse la pressione che la scuola gli stava mettendo per passare l'anno, forse l'aver passato un intero pomeriggio con Nicola dopo solo una settimana dall'averlo conosciuto, forse l'aver discusso con la madre forse i mille pensieri che gli circolavano e frullavano in testa che non sembravano dargli tregua.

Girava tutta la stanza in quel momento e forse stava iniziando a sudare freddo e a non capirci più nulla mentre tirava il braccio di Simone su di se e cercava di aggrapparsi a lui per non scivolare il quel vortice.

D'altro canto l'amico si era svegliato lentamente senza troppa confusione e aveva appena corrucciato la fronte vedendo Manuel farsi piccolo piccolo quasi in posizione fetale scomparire nell suo corpo lungo che quasi occupava tutto il letto.

Lo aveva quasi sollevato per farselo più vicino tant'era leggero e poi lo aveva stretto a se, senza fare domanda alcuna.

Aveva iniziato a muovere le dita tra i suoi ricci e vi aveva depositato un bacio nel mentre che le carezze prendevano un ritmo dettato solo dai loro respiri che si mescolavano nella notte.

Il più grande strizzava un po gli occhi forse cercando di non piangere o di non farsi vedere vulnerabile più di quanto già non fosse e Simone gli stava baciando una tempia, poi le palbebre, gli zigomi, il naso, la fronte.

Manuel non era certo di capire più niente doveva per forza intercettare le labbra di Simone, aveva bisogno di quel contatto più di qualsiasi altra cosa al mondo in quel momento.

Aveva bisogno di aria che solo Simone poteva restituire al suo petto e così fece, alzò leggermente il viso e catturò il volto del minore in un bacio un po scomposto, azzardato, lento e forse insicuro.

La mano del più piccolo si aggancia subito ai ricci di Manuel e lo sorregge quasi a supportarlo o spingerlo più verso quel bacio.

Le labbra sono così morbide e soffici che ricordano lo zucchero filato e Manuel quasi si scorda come si faccia a baciare qualcuno e sente come se fosse la prima volta.

Si sistema un po meglio in quel piccolo letto singolo e si trovano entrambi faccia faccia con le mani ad accarezzare il volto o i ricci l'uno dell'altro.

Non riescono a staccarsi se non per prendere fiato ed è sempre Manuel a chiedere di più e pregare per avere accesso alla bocca di Simone che quest'ultimo gli concede senza indugio.

Sono lingue che si cercano e danzano e sapori che sj scambiano l'un laltro senza ancora aver proferito una singola parola.

È tutto lento ma non calcolato. E non fa caldo sotto alle coperte e l'ansia di Manuel va scemando e il cervello si svuota piano piano mentre sembra quasi fluttuare.

Simone ci ha messo 5 minuti a riportarlo a terra e a fermare qualsiasi attacco d'ansia stesse montando in lui.

"Resta qui."

"Non vado proprio da nessuna parte."

"Stringimi."

"Baciami."

La mano di Simone si muove lentamente carezzando il braccio di Manuel su e giù,  mentre continua a lasciar sulle sue labbra i baci piu delicati e soffici  - oserebbe quasi dire Manuel - che abbia mai ricevuto in tutta la sua vita.

Resterebbe così tutta la notte, ma che dice, tutta la vita anche sentendo il dolore nella mandibola dovuto alla posizione in cui si trova. Non smetterebbe di voler quel contatto nemmeno nella più assurda delle situazioni.

Incrocia le loro gambe, cerca quasi di far diventare quel loro essere una persona sola e il cuore quasi gli esce dal petto per la quantità di farfalle che vi svolazzano attorno. Ma non fa caldo, le guance sono appena rosate. Non c'è malizia o desiderio in tutto ciò ne bisogno di chiedere di più all'altro.

Se ne stupisce in quel momento quando per un attimo ha avuto paura di trovarsi imbarazzato o in una situazione scomoda nel mentre che i loro bacini si sono sfiorati e invece si è reso conto di non sentire il bisogno di avere di più.

Che lui è sempre stato sesso e invece con Simone vuole fermare il tempo ogni volta, anche se significa sfiorarsi per ore senza fine e toccarsi solo con la punta delle dita. Che Simone è la cosa più fragile che lui abbia mai visto e se potesse lo avvolgerebbe sempre per impedire a qualsiasi cosa di scalfirlo.

Però Simone è anche così forte e forse qualche volta può permettere che sia lui ad avvolgerlo quando ne ha bisogno.

Si stacca un attimo e appoggia la aua fronte su quella del minore, puntando gli occhi fissi dentro ai suoi.

"Sai, credo di amarti." Sussura appena cercando di mostrarsi più forte di quello che è, come a timore che un suono un po troppo forte possa far scoppiare quella bolla che ha creato quella sera, solo per loro.

Dove non esiste niente e nessuno se non braccia, gambe, cuori e nasi che si scontrano e si mescolano in un piccopi letto singolo che non è fatto per due.

Ma a loro va bene così.

"Ti amo anch'io Manuel, non sai nemmeno da quanto tempo."

E tornano a baciarsi, anche Simone ora è leggero, come la schiuma del mare quando un'onda arriva piano verso la spiaggia e lì finisce.

Non lo sanno nemmeno loro come finiscono per addormentarsi, aggrovigliati, mentre si accarezzano a vicenda i volti nascosti dall'incavo del collo e i loro corpi quasi si scontrano mentre prendono un respiro più profondo, petto contro petto.

Che forse l'indomani non sarà così facile ma per adesso si hanno, l'uno per l'altro. Sotto quelle coperte dove niente può scalfirli e dove il mondo si ferma un po più a lungo. 🖤

NBD: Sono in mancazione affettiva, specialmente d'affetto fisico quindi non so bene se questa cosa abbia senso, prendetela così com'è, buonanotte. 🖤

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