(S)fortuna

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"Perché io non sono come tutte le altre ragazze?" Me lo chiedevo tutti i giorni. Sin da piccola mi sono sempre sentita diversa ma non ne ho mai capito il motivo.
Cammino lungo la strada buia illuminata solo dallo splendore della luna, sono le 02:00 ho finalmente finito il turno di lavoro e non vedo l'ora di arrivare a casa, mentre percorro la via dov'era la mia auto mi sento ad un tratto osservata, continuo a camminare ma sento dei passi dietro di me, voltandomi vedo un uomo sulla quarantina a pochi metri da me, decido di ignorarlo e proseguire ma girato l'angolo l'uomo di aumenta il passo e si avvicina di più, il cuore mi inizia a battere più forte e le mie gambe iniziano ad andare più veloci, l'uomo inizia ad avvicinarsi sempre di più "dove vai così di fretta?!" Sento alle mie spalle, inizio a correre più forte che posso finché non mi ritrovo a terra "ma sei impazzita? Guarda dove vai!" Alzo lo sguardo e vedo un ragazzo vestito di nero, giubbino in pelle, mi guarda con le mani in tasca mentre cerca di scrutare il mio viso. "Scusa non ti ho visto, c'è un uomo che mi sta seguendo e così ho iniziato a correre" dico con le mani tremanti mentre mi metto in piedi. Il ragazzo posa immediatamente lo sguardo dietro di me spostandomi dietro di lui "cerchi guai amico? Vattene o ti pentirai di avermi incontrato" dice mentre mi tiene una mano sul fianco, d'istinto mi appoggio alla sua schiena e cerco di riprendere fiato "no no amico tranquillo stavo solo passeggiando me ne vado" dice con voce tremante l'uomo e se ne va.
"Grazie non dovevi farlo, scusami ancora avevo paura e non ti ho visto" dico
"tranquilla la prossima volta però stai più attenta, piuttosto dove vai da sola a quest'ora?" dice
"Ehm ho finito di lavorare stavo andando alla macchina per tornare a casa"
"non è una bella zona questa, non dovresti andare in giro da sola, come ti chiami?"
"Hai ragione cambierò strada, mi chiamo Lilith e tu?"
"Sono james piacere, dov'è la tua auto? Credo sia meglio se ti accompagno" dice senza distogliere lo sguardo nemmeno per un secondo "in realtà sono arrivata è quella" indico la macchina parcheggiata un paio di metri più avanti "ah bene allora ci si vede ciao" dice e se ne va senza nemmeno darmi il tempo di rispondere.
Salgo in auto ancora un po' confusa dalla situazione.
Appena arrivo a casa faccio una doccia e mi metto a letto.

Che cosa succederà prossimamente? Chi la stava inseguendo? Chi era quel ragazzo apparso dal nulla?

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