𝟔 - 𝐋'𝐢𝐫𝐫𝐞𝐚𝐥𝐞 𝐯𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐬𝐨𝐠𝐧𝐢

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Capitolo Sei"L'irreale visione dei sogni"

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Capitolo Sei
"L'irreale visione dei sogni"

Theo

"Il passato può condizionare il presente?"
Re di Picche

L'Italia, il paese che dovrei considerare casa, ma che può bruciare all'Inferno.
E ho i miei motivi se mi permetto di parlare in questo modo spregevole.

E' qui che nascono le mie origini, il luogo in cui sono nato e cresciuto fino ai miei diciannove anni. Avevo lasciato questa nazione con la promessa che non c'avrei più messo piede, ma a quanto pare il passato è ritornato a tormentarmi e non mi resta altro che affrontarlo.

Sono ritornato in una vecchia abitazione che Lara mi aveva pregato di non vendere per via di un particolare valore affettivo intricato alla sua defunta nonna, un appartamento che un tempo era il rifugio sicuro dei Picche, adesso ricoperto di polvere e impregnato di un sentimento più brutale dell'odio. Almeno ho un punto d'appoggio, anche se non sono tanto contento di dover vivere in queste mura per un po' di tempo... il tempo necessario di cui avrò bisogno prima che faccia scomparire tra le fiamme questo paesino del cazzo.

Condivido troppi ricordi qui.
Tutti da debellare, a parte quelli che ho vissuto in compagnia dei Picche.

Ora che ci penso, sono stato scortese a non presentarveli prima e non raccontarvi l'origine di questo strambo clan di folli. In mio errore, ritengo opportuno rimediare ma almeno voi abbiate la decenza di prendere nota di ciò che sto per dirvi, perché non ho la minima intenzione di ritornare su queste righe e rivivere i ricordi del mio passato.

Tutto nasce da un piccolo gruppo composto da quattro soggetti, tre uomini e una donna.
In ordine di età: Giacomo, mio padre; Manfredi, mio zio; Valerica e Berto.

Si erano conosciuti tra i banchi di scuola a causa delle furibonde risse che Berto compieva spesso contro Giacomo e Manfredi, fin quando Valerica non prese parte di Berto e mandò tutti a casa a suon di ceffoni. A seguito di questo avvenimento, scoprirono che in quattro formavano un gruppo abbastanza forte da far paura a chiunque, così divennero amici per la pelle e iniziarono a condividere tra loro i propri segreti.

Tutti e quattro provenivano da famiglie povere che non avevano niente se non poche lire nascoste sotto il cuscino, il che portò i quattro amici a compiere spesso dei piccoli colpi nei supermercati o nei centri scommesse di zona per portare alle loro case qualche pagnotta di pane in più con cui potersi sfamare.

Col tempo assunsero l'identità di ladruncoli, iniziando a colpire gioiellerie, appartamenti e ville di persone appartenenti a un alto ceto sociale, e che possedevano un bel mucchio di soldi in banca. Organizzarono numerosissime rapine, tutti colpi ben riusciti dal quale trassero delle strabilianti somme di denaro.

DEUS IN ABSENTIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora