Profumo

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Un weekend per dimenticare quella stronza. 

Così Jacopo era riuscito a convincere il suo gemello a lasciare i libri di Analisi 2  sulla sua affezionata scrivania per trascinarlo qualche giorno sulla Costiera Amalfitana. 

Simone è super preciso quando si tratta della preparazione dei suoi esami universitari, scandisce il numero di pagine da studiare ogni giorno con precisione algebrica e rispetta la sua tabella di marcia con lo stesso zelo di un cardiochirurgo. Compra i libri prima dell'inizio delle lezioni, usa sempre lo stesso colore per evidenziare le nozioni fondamentali e non scrive mai con la penna sui suoi libri. Bidona le uscite con gli amici se non ha studiato quanto si era prefissato di fare, salta persino i pasti se non ha capito bene un argomento e sente di doverlo rileggere. 

Niente riesce a distrarlo dallo studio, solo una cosa può farlo. O sarebbe meglio dire, una persona: il suo gemello Jacopo, in special modo Jacopo triste e ferito. 

Riconosce senza problemi di essere il musone tra i due, quello sempre serio e forse anche un po' bacchettone; Jacopo invece sprizza gioia da tutti i pori, chiacchiera costantemente e illumina le stanze in cui entra senza alcuna fatica. 

Jacopo è il tipo di ragazzo che ti manda duecento Tiktok divertenti, quello che ti racconta tutti gli aneddoti più spassosi sulla gente che conosce, quel tipo di persona che ha gli occhi talmente limpidi da riuscire a vederci dentro il bambino che è stato e che fatica a lasciarsi alle spalle. 

Simone ringrazia sempre l'universo per il dono della vivacità di suo fratello, perché in fondo è anche la sua e alla fine è grazie a lui se ogni tanto riesce a connettersi anche con la propria parte bambina, quella ancora illibata, quella ancora felice. 

È per questo che non riesce a farsi andare giù che Giulia, con la quale Jacopo aveva condiviso un pezzetto breve e intenso della sua storia, avesse provato a soffiare sul fuoco di suo fratello nel tentativo di spegnerlo. Trovare nel suo telefono le chat con un altro era stata una doccia fredda, soprattutto quando aveva capito che non si trattava di un rapporto occasionale: Giulia si era innamorata di un altro mentre stava con lui. 

Simone, dal muro che lo separa dalla camera di suo fratello, aveva sentito per tre notti di fila i suoi singhiozzi, quelli che l'altro credeva fossero al sicuro nelle spire del buio. I singulti del pianto dell'altro rimbombavano nella sua testa come colpi di rivoltella e non ci aveva pensato due volte ad accettare la proposta di andare fuori per un weekend. Avrebbe fatto di tutto per suo fratello, anche farsi bocciare all'esame del tremendo professor Turisi o morire di imbarazzo al bancone di un bar salernitano mentre una ragazza cerca di rimorchiarlo. 

A metà giugno, tra le strade piene di ragazzi di Positano, la sessione sembra un lontano ricordo per tutti. Simone ha caldo e sbottona appena la sua camicia verde petrolio, ormai sfuggita dalla stretta dei  jeans bianchi; i capelli sono appena un po' sudati ma il gel aiuta a farli restare al loro posto. Jacopo continua ad apparire spensierato come se niente lo possa mai scalfire, bello e sicuro di sè dentro un paio di pantaloni cachi e una camicia a righe verticali che può stare bene solo a lui, ma il fratello continua a tenerlo d'occhio perché ancora non si fida del tutto del suo umore. 

È passato troppo poco tempo, e va bene che lui è molto più rancoroso rispetto al fratello, che l'overthinking è la sua attività preferita, che non riesce a lasciarsi le cose alle spalle neanche dopo parecchio tempo, ma gli sembra davvero una bruciatura troppo recente perché possa aver già smesso di tirargli la grana del cuore. 

Per questo lo controlla a vista, con il gomito appoggiato al bancone di legno del piccolo pub sulla spiaggia che hanno scelto per bere qualcosa, con ancora le valigie al seguito, prima di andare a riposare al resort che hanno prenotato. Jacopo sta già chiacchierando a tre centimetri dalla faccia di una ragazza e non si cura di lui, mentre con la coda dell'occhio ha beccato più volte una ragazza dai capelli rossi ferma a qualche metro da lui e impegnata a fissarlo. Il piccolo Balestra spera non trovi mai il coraggio di avvicinarsi perché non saprebbe allontanarla senza fare una delle sue solite figure barbine. 

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