PRIMA PARTE

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Giorno 1
Mi sono accorto che non sogno più. Non ho nemmeno la sensazione di aver sognato. Zero totale. E so che sognare fa bene perché mi sentirei riposato, ma non sogno e non so perché. Fino a qualche mese fa riuscivo ancora a sognare e ricordo che correvo a rallentatore oppure camminavo per strada o altre cose banali, ma sognavo e al mattino mi alzavo bene. Ora, invece, mi alzo alle 3 di notte, all'improvviso e col fiatone, con la sensazione che qualcuno mi stia guardando e non riesco più a riprendere il sonno di prima. Non chiedo molto, almeno un paio d'ore in più. Il lavoro da fattorino è stancante, soprattutto qui a New York, in bicicletta.
Di solito il turno di lavoro che svolgo inizia alle dieci e mezzo in punto e a quell'ora inizio a pedalare, ma quest'oggi sentivo di dover lasciare casa qualche minuto prima. Per pietà di me stesso, non mi sono guardato allo specchio e quindi non ho idea di quale aspetto la mia faccia abbia stamane. La gente non mi guarda nemmeno, quindi credo che sia normale tutto sommato.
Scivolo fluido tra i vari isolati e tra un semaforo e l'altro. Mi arriva una mail. Un cliente chiede un menù McDonald's all'indirizzo del suo ufficio. È un cliente fisso quindi do uno sguardo alle altre mail: tutti clienti nuovi. Faccio un calcolo approssimativo dei tragitti e decido di passare un attimo davanti alla mia chiesa preferita.
Fermo sulla soglia c'è un prete. Mi saluta con la mano, ma non voglio rispondere. Lo guardo serio e me ne vado.
Recuperati gli ordini, si aprono le danze per poterli consegnare tutti in tempo e ancora caldi come vorrebbero i clienti, il che è impossibile, ma posso sempre contare sul mio cliente abituale: prende sempre un'insalata quindi non importa se arriva con qualche minuto di ritardo.
Non so per quanto tempo ancora riuscirò a svolgere questo lavoro. È vero che mi piace fare attività fisica, ma mi ammalo anche molto facilmente e così sono costretto a pedalare anche con quaranta di febbre pur di portar qualche soldo a casa. In fondo sono un uomo ormai e non voglio più dover contare su mia madre. Non lo trovo giusto, perché credo sia normale dare una mano a chi si è spezzato la schiena per darmi un futuro. Be', dai, è complicato. Una laurea, sì, quella ce l'ho, ma c'è anche il fenomeno della disoccupazione non per colpa dei lavoratori che non cercano un'occupazione, ma per il fatto che sono proprio le occupazioni a scarseggiare. Si trovano quelle che non piacciono a nessuno e per fortuna non sono schizzinoso. L'importante è fare un lavoro onesto e pagare le bollette, giusto?
Mia sorella Amy era quella con più talento in famiglia. Riusciva a tirar fuori del buono da ogni situazione, anche dalla più disastrosa che poteva capitare. Era anche dotata per ogni sorta di lavoro: artistico, informatico, intellettuale, logistico. Voti alti a scuola e una predisposizione a svolgere qualsiasi tipo di mansione. Era davvero un genio. Mi manca terribilmente.


Giorno 106
Oggi sono già 3 anni che lavoro per questa delivery. Piove ed è domenica. Non faccio sogni da circa quattro mesi e ancora non ne so il motivo. Ho interpellato il mio medico, ma mi ha dato una serie di analisi neurologiche complesse che comporterebbero una grossa spesa e non me lo posso permettere.
Mi ha chiamato mamma. Mi ha detto che sta chiedendo informazioni per svolgere un funerale per Amy. Con quale corpo, le ho chiesto. Amy non ha mai fatto ritorno a casa e le indagini sono state archiviate da più di tredici anni. Nessun indizio, nessuna pista. Non è mai stato ritrovato nulla di mia sorella, nemmeno una ciocca di capelli. E mia madre ora vuole farle il funerale. Ma com'è possibile? Come può mamma pensare che Amy sia morta?! Noi ancora qui non dovremmo arrenderci, anche se passano vent'anni, c'è ancora la possibilità che Amy sia viva. Io sento che Amy è ancora viva. Voglio ritrovarla con ogni mio mezzo a disposizione, a costo di perdere il senno. È mio dovere cercarla. Sono suo fratello gemello. Quando anche mia madre se ne andrà, rimarrò solo e io non voglio rimanere solo.
Non ho voglia di fare niente, oggi. Anche solo pensare a dove potrebbe essere Amy mi fa venire mal di testa. Il rapimento lo hanno escluso subito e questo per un motivo molto semplice. Era con delle amiche a casa di Kate per un totale di quattro persone. Le sue tre amiche, Kate, Allison e Maggie si sono allontanate dalla camera da letto della proprietaria per aiutare Kate con la sua torta di compleanno. Sono state via solo cinque minuti e la camera da letto di Kate aveva le finestre ben chiuse. Quando sono tornate da Kate, lei non c'era più. Scrivere su carta questa cose non so se mi faccia davvero bene. Me lo ha consigliato lo psicologo e ci sto provando, davvero, ma è difficile. Poi hanno escluso anche l'allontanamento volontario perché l'appartamento di Kate è al quinto piano, le scale antincendio in quel momento erano fuori uso e Amy era costretta è costretta sulla sedia a rotelle.

Canale 999 - Alla Ricerca Di Mia SorellaWhere stories live. Discover now