Il giorno dopo Alex si sveglia e si alza dal letto poi si prepara per andare fuori. Dopo essersi preparato esce da camera sua ed esce di casa. Appena fuori si incammina verso la casa abbandonata dove vive la sua seguace, dopo una lunga camminata nei boschi che circondano la città trova la casa ed entra dentro "hey" dice Alex con un tono di voce alto per farsi sentire da Sera. "è tornato lord Brando" dice lei mentre scende dalle scale a chiocciola che danno al piano di sopra "esatto, e voglio testare ancora il mio stand, ieri sera mentre ero in casa sono riuscito ad evocarlo completamente" spiega Alex a Sera mentre evoca lo Stand per farglielo vedere. "Magnifico, e quali sono le sue abilità?" chiede Seraphina guardando lo stand negli occhi mentre si avvicina "non le so ancora, sono venuto qui proprio per questo" dice Alex guardando il suo stand "cosa dovrei fare" dice Sera "hai un arma da fuoco?" chiede Alex guardandola dritta negli occhi, con una faccia seria come la morte "in effetti, si, ho una pistola per auto-difesa" dice Sera andando in una altra stanza con Alex dietro che la segue, dopo essere arrivati in quella che sembra un salotto Sera alza una trave tutta sporca e ammuffita e sotto c'è una pistola "cosa vuole farci?" chiede Sera aspettandosi una risposta come "devo uccidere dei nemici" ma viene scioccata quando invece gli dice "voglio che tu mi spari" dice Alessandro ancora accovacciato a terra con davanti il buco con dentro la pistola "può ripetere, credo di non avere sentito" dice Seraphina un po' scherzosamente, pensando che Alessandro stesse scherzando "tu. devi. spararmi." dice Alex scandendo ogni parola. Sera era un po' dubitante, non voleva sparare a il suo maestro, e se il proiettile lo colpisse e lo stand non si attivasse? però dopo qualche secondo punta la pistola addosso a Alex e spara. Lei rimane scioccata, i suoi dubbi erano invanì, ovviamente il suo stand si sarebbe attivato, il proiettile sparato era per terra e attorno ad Alex tanti cloni del suo stand lo proteggevano da ogni pericolo. Alex era felice dalla scoperta di una abilità "molto potente, ma può difendermi da tutto?" dice Alex girandosi intorno vedendo un paio di cloni del suo stand intorno a lui. Un altro colpo viene sparato, il risultato e come prima, un proiettile a terra e nessun danno causato ad Alessandro. "Questo potere sembra difensivo, la chiamerò "Union" dice Alex "deve avere anche qualche potere offensivo" dice Alex, "cosa sta pensando signore?" chiede Sera "voglio combatterti, si, per vedere la sua abilità offensiva i nostri due stand combatteranno" dice Alex "certamente signore" dice Sera evocando il suo stand. Alessandro incomincia col dividere in due l'arma del suo stand creando due asce poi cammina vicino allo stand di Sera e la attacca velocemente, Angel of death, lo stand di Sera, ha dei tagli sulle braccia, i tagli si riflettono poi sul portatore ed un piccolo fiume di sangue esce dalle braccia della donna, Sera usa la sua abilità per trasferire i tagli a Alex, lo stand di Alex reagisce con creare dei cloni di se stesso che circondano Sera da tutte le parti con un po' di distanza fra uno e l'altro. "Può bastare così, ho scoperto tutte le sue abilità, può creare un esercito di cloni, una abilità molto potente se usata bene, ed io la userò bene" dice Alex "però, voglio vedere se attacchi un clone fai del male anche a me" chiede Alex e subito dopo lo Stand di sera cura le ferite di Alex e le da a uno dei cloni "pare proprio di no, molto bene" dice Alex guardando tutti i cloni del suo stand, dentro di se era stupefatto ma non lo dava a notare "io..." incomincia Alex "io voglio testare questo potere ed allenarmi prima di attaccare i Joestar" dice Alessandro, nascondendo il suo stand. "anche io voglio combattere i Joestar lord Brando!" dice a voce alta Seraphina sbattendo un piede a terra facendo un tonfo "tch" fa un verso Alex "perchè mai vorresti mai rischiare la vita per aiutarmi nel mio piano?" chiede Alex girando intorno a Sera "onestamente, a me del tuo piano non interessa, io voglio solo vendicare la morte del mio vecchio maestro e se tu sei la via per accompiere il mio piano me ne farò una ragione" dice Sera girandosi in torno sempre con uno sguardo fisso sul ragazzo "determinata, mi piace, ma perché non ti ho mai vista nella villa a Il Cairo?" chiede Alessandro smettendo di girare in torno a Sera e avvicinandosi a lei, a soli pochi centimetri di distanza, Seraphina non intimidita da Alessandro risponde "magari perchè io non ero li?" "questo lo trovo ovvio. Non so se posso fidarmi di te, per ora lascerò che tu mi segua" dice Alex andando verso la porta "dove stai andando?" chiede Seraphina "a casa, non posso mica uccidere i Joestar senza allenarmi, ho ricevuto questo stand ieri, non sono ancora pronto per combattere" dice Alex fermandosi e girando la testa "suo padre non ha avuto bisogno di allenarsi" dice Sera "ed ora è morto" dice Alessandro freddamente mentre apriva la porta "ci si vede" dice prima di sbattere la porta. mentre si incammina verso casa sua si chiede chi quella donna sia, oppure chi si creda di essere per insultare suo padre "lo sconfitta, prima l'avevo sconfitta anche se avevo ottenuto lo stand qualche ora prima, è veramente debole, mi sarà di intralcio?" si chiede Alessandro mentre si guarda i dintorni "questo posto è pieno di criminalità, di sicuro nessuno farà caso se qualche criminale scompare. In qualche modo mi devo pure allenare" pensa Alex mentre ridacchia. Dopo un paio d'ore di cammino rientra nella periferia della città, dove tutti i delinquenti stanno, i palazzi sono decadenti con un colore grigio e bianco che potrebbe far impazzire anche la persona più sana, nelle strade passa una macchina occasionalmente e nei marciapiedi un paio di persone non molto raccomandabili camminano "qua potrò fare tutto quello che voglio e nessuno può sospettare di me" pensa Alex mentre si guarda intorno per una preda, dopo un po' di sguardate in giro vede un vicolo nascosto dall'occhio della società "speriamo che ci sia qualcuno dentro, io voglio combattere chi non esita a uccidermi" pensa Alessandro mentre cammina nella strada e va nell'altro marciapiede dove una rientranza porta a quel vicolo. Dopo esserci entrato ed aver camminato un po' vede una persona "sarà un drogato o qualcos'altro, non mi interessa tanto" pensa Alex scrutando l'uomo da testa a piedi "hey tu, persona" dice Alex all'altro uomo "parli con me ragazzino" chiede l'uomo che si faceva gli affari suoi "secondo te coglione?" dice Alex per far irritare l'uomo "come mi hai chiamato ragazzino? Non ho sentito molto bene" chiede sarcasticamente l'uomo "ho detto che parlavo con te rincoglionito" dice Alessandro mentre attiva il suo stand, ovviamente l'altro uomo non lo vede "non farmi irritare" dice l'uomo mentre stringe i pugni "veramente nervoso, non vorrai mica picchiare un ragazzino?" chiede Alex sicuro di se, sapeva che non sarebbe riuscito a mettere in segno nessun attacco "magari, se continui ad irritarmi, sparisci moccioso" dice con una voce alta e molto irritata l'uomo "che ci fai in un posto così remoto?" Alex continua a provocare l'uomo, lui vuole che lo picchi, ma non vuole che sia ovvio "ora ne ho abbastanza, solo perchè sei un ragazzino non te la farò lascerò passare liscia" dice l'uomo mentre si avvicina ad Alex con i pugni stretti, le sue mani erano rosse da quanto stringeva forte "forza, sono riuscito a farlo incazzare, bene" pensa Alessandro. il suo stand era pronto in posizione con l'alabarda pronta a pugnalare da parte a parte l'uomo, più la persona si avvicinava più Alex era sicuro di se, appena era nel raggio della lancia Alessandro fa partire il suo stand e l'uomo rimane infilzato dritto nella pancia, si chiedeva come era possibile e che cosa era stato nei suoi ultimi momenti di vita, poi, Alex divide l'alabarda in due per creare due asce e gli taglia la testa, sangue era dappertutto ma non sui vestiti di Alex "nessuno può riportare questo omicidio a me" pensa Alex mentre sorride, un sorriso da pazzo gli passava da una guancia all'altra. Dopo aver commesso l'omicidio o come lo avrebbe chiamato lui, un test, se ne va come se non fosse mai successo nulla. nella incamminata verso casa sua si prende da mangiare da un distributore, era affamato dopo essere stato in piedi tutto il giorno. Dopo avere camminato per ancora un paio di minuti entra dentro il centro città ed arriva a casa sua, dove i genitori non si trovano..."dove saranno?" pensa Alessandro "meglio, non mi infastidiranno" dice a se stesso. Poi va in camera sua e va a dormire...
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fine della terza parte, cosa sarà mai successo ai suoi genitori?
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(JJBA) In the name of God
ActionLa mia prima fanfic sull'anime Jojo's bizzare adventure. Nella storia si parla di uno dei figli di DIO che cerca di vendicare il padre ucciso ingiustamente ai suoi occhi, per vendicarlo deve estirpare tutta la famiglia dei Joestar, dal primo all'ult...