Like Real People Do

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Questa storia partecipa alla Themed Challenge - Spring Edition (II Edizione) indetta dal forum Siate Curiosi Sempre.

Prompt 003. Tulipano (amore vero) + prompt 009. Narciso (incapacità di amare).

Gon era luce.

Era gioia, genuinità e purezza intrisi insieme in un'Anima tanto leggera e d'un candore pari a quello delle nuvole nel cielo di primavera. Killua non avrebbe mai potuto eguagliarlo.
L'Anima di Killua era corrosa e logorata come la sua Mente e i suoi pensieri non avevano nulla di giulivo o di tranquillo o di soleggiato: erano un giocattolo dimenticato, la polvere su libri mai sfogliati, i rami spogli degli alberi in autunno; il suo intero essere, invece, regno eterno della fastidiosa e disordinata instabilità.

Per questo a Killua riuscì difficile credere, per un lasso di tempo non ben specificato, che Gon gli volesse bene. O che addirittura lo amasse.
Eppure era proprio quello che aveva pensato subito dopo averlo baciato e abbracciato e tenuto stretto accanto a sé fino a farlo addormentare: Gon lo amava. Altrimenti, perché non l'aveva fermato? Per quale ragione si era lasciato trasportare da quel bacio tanto impacciato quanto desiderato? Il loro primo bacio, il loro primo amore...

Killua non riusciva a pensare ad altro, né riusciva a darsi una spiegazione. Ad ogni azione corrisponde una reazione, gli avevano insegnato da piccolo: in effetti, la sua azione (sporgersi in avanti fino a toccare la punta del naso e poi le labbra del suo migliore e primo amico, anche se ormai non sapeva più se definirlo tale) aveva scaturito una reazione (Gon non si era né allontanato né schifato ma, anzi, aveva poggiato le mani sulle sue spalle e gli si era avvicinato ancora di più).

E poi... poi erano finiti così, con Gon ormai crollato in un sonno profondo – profondissimo, oserebbe dire Killua – e Killua con le dita tra i suoi capelli verdognoli, a rimuginare sull'accaduto.

Chi mai se lo sarebbe aspettato che uno razionale come lui potesse compiere un gesto tanto avventato e sconsiderato? Però le labbra di Gon gli erano parse così soffici e morbide che sarebbe stato davvero un peccato non baciarle, e Killua col peccato ci conviveva già di per sé, di avere altri rimpianti proprio non se ne parlava.

Senza contare che Gon era bello. Era bello di viso, di Mente, di spirito.
Killua gli aveva donato il suo cuore di narciso e lui l'aveva trasformato in un meraviglioso, colorato tulipano: forse era per questo che, adesso, per la primissima volta nei suoi brevi anni di vita, sentiva il petto leggero. Avrebbe voluto urlare al mondo che quello era Amore, che si era follemente innamorato di colui che doveva essere un semplice compagno d'avventure e che, wow, era la sensazione migliore e al contempo più inusuale che avesse mai provato. Ora, bisognava soltanto parlarne con Gon. Parlare di loro, di quello che erano e di quello che sarebbero stati.

E nonostante Killua fosse un pessimista certificato, una parte di sé ebbe il presagio che, presto, si sarebbe abituato con facilità a quella nuova condizione. Avrebbe finalmente raggiunto la sua luce. E lui non poteva esserne più felice.

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𝐒𝐰𝐞𝐞𝐭 𝐋𝐢𝐩𝐬 || 𝗞ɪʟʟᴜɢᴏɴ ᴏɴᴇ-sʜᴏᴛDove le storie prendono vita. Scoprilo ora