"Louis Tomlinson"

47 3 0
                                    

È sempre una giornata di merda qui, non c'è nessuno che non mi dia fastidio apparte Niall, Zayn e Liam.
Comuque mi chiamo Harry, Harry Styles, non potete non conoscere una sexsaggine come me.
Ora che guardo fuori dalla finestra ci sono due camion, sicuramente qualcuno sta traslocando, spero una gran figa come la mia ex.

"Mamma, esco a vedere ci sta traslocando, fra un po' ritorno." Grido mentre scendo le scale.
"Ok, però stai attento."
"Cazzo mamma sono grande." Esco dalla porta senza darle il tempo di parlare. Certe volte desidererei vivere da solo.

Mentre cammino verso i due camion intravedo un ragazzo. E io che mi aspettavo una bella figa. Continuando a camminare grido un:

"Ciao, benvenuto." Lui mi guarda strano. Ha i capelli castani e degli occhi color mare. C'era un silenzio finché non parlò.

"Ciao."
"Piacere, Harry Styles."
"Louis Tomlinson." Io gli sorrisi e ricambiò.
"Louis io abito qui vicino." So che non gliene poteva fregar de meno ma glielo dissi lo stesso.
"Ok."
"Mamma io vado a fare un giro con Harry." Lo sentì gridare.
"Aspetta Louis, chi è Harry?"
"Un vicino, ciao." Gridò di nuovo. "Perché le hai detto che fai un giro con me?"
"Perché non voglio stare con mia mamma e voglio conoscerti, no?"
"Neanche io sopporto mia madre, già mi stai simpatico." Gli sorrisi e ricambiò.
"Anche tu già mi stai simpatico."

Continuammo a parlare e scherzare come se già ci conoscessimo. Si fecero le 00:00 quindi decidemmo di tornare a casa.

"Ciao Harry." Mi abbracciò.
"Ciao Louis." Ricambiai l'abbraccio.

Aprì la porta di casa mia e salì le scale e mi fiondai nella mia camera senza salutare mia madre.
Cercai di dormire ma continuavo a pensare alla giornata passata con Louis, e i suoi occhi, quei magnifici occhi che non smettevano di fissare i miei. No aspetta, ma che sto dicendo? A me piacciono le fighe. Io non sono gay.

Dopo quello riuscì a dormire.

**********************
"Harry vieni c'è...." continuò "C'è Louis alla porta." A quel nome mi vestì subito, mi sistemai in modo presentabile i capelli, scesi le scale e davanti alla porta c'era un Louis sorridente. Quanto vorrei che ci fosse Gemma, glielo farei conoscere, peccato che è lontana non so dove.

"Harry fate colazione qui?" Sentì gridare mia mamma dalla cucina.
"No. Noi usciamo." Presi Louis da un braccio e lo trascinai fuori.

Louis mi guardava strano.

"Louis perché mi guardi in quel modo?" Lui scoppiò a ridere.
"Cazzo hai da ridere Louis?"
"Hai la cerniera dei jeans aperta." Disse ridendo.

Io imbarazzato la alzai e cominciai a camminare e lui mi seguí.

"Harry." Io non risposi.
"Harry che ho detto di male?" A quel punto mi girai ad insultarlo ma il volto di Louis era triste.
"Niente Louis, sto pensando."
"A cosa?" Gli potevo dire 'Ai tuoi fottutissimi occhi, Louis.'? No.
"Alla cerniera che avevo abbassata."
"Ah." E lui scoppiò a ridere di nuovo.
"Senti Louis sono cose che capitano, no?" Gridai e Louis ritornò con quell'aspetto triste.
"No, scusa Lou, non volevo gridarti in quel modo. Scusami tanto." I suoi occhi erano lucidi.
"Infondo stavo solo ridendo. Harry ma stai piangendo?"
"Penso di si."
"Come pensi?"
"Pure tu stavi per piangere." Dissi.

Non disse più niente, aveva solo lo sguardo basso.

"Louis?"
"Harry."
"Louis scusa."
"No, Harry scusami tu. Non dovevo ridere in quel modo."
"E io non dovevo gridarti in quel modo."

Dopo quelle parole Louis scoppiò a piangere. Com'è dolce quando piange.

"Lou non piangere." Lo abbracciai. Ma perché Louis era così debole?
"Ok, Haz." Disse singhiozzando e ricambiò l'abbraccio.

Quando finemmo di abbracciarci e scusarci tornammo a casa.

"Notte Haz."
"Notte Lou."

Tornai a casa e mi precipitai sopra il mio letto a pancia in giù con la testa sopra il cuscino e iniziai ad isultarmi perché avevo fatto piangere il mio Lou. Il MIO Lou? No, Lou ecco.

*********************

La mattina seguente non venne Louis a chiamarmi, forse perché ieri l'avevo fatto piangere. Sono uno stronzo.

"Harry vuoi fare colazione?" Mi disse mia mamma sorridendo.
"No, mamma non ne ho voglia."

Salì in fretta le scale e mi buttai sul letto a piangere.
"Mi odio ho fatto piangere Lou. La sua faccia senza il suo bellissimo sorriso non è niente. Sono uno stronzo." Gridai meglio l'ultima frase.

A quel punto sentì aprire la porta, ma avrei scommesso fosse mia madre, quindi continuai a stare sopra il letto.
Poi sentì una mano accarezzarmi i capelli e dopo sentì sussurrare:

"Harry...tu non sei uno stronzo. Tu sei l'unico che mi ha rivolto la parola da quando sono qui. Grazie."

Capì subito che era Louis e lo abbracciai subito mentre lui mi accarezzava ancora i capelli.

"Louis, però ti ho fatto piangere."
"Si Harry, ma ora stai piangendo tu per colpa mia."
"Non per colpa tua, ma perché ieri ti ho fatto piangere e pensavo che oggi o mai più ti avrei rivisto."
"Hazza io ti voglio bene." Mi sorrise e io lo strinsi più forte a me.
"Grazie Lou."
"Grazie a te Harry." Continuò ad accarezzarmi i capelli e mi lasciò un bacio in fronte.

SPAZIO SCRITTRICE:
Tatadan i nostri Larry stanno incominciando a conoscersi.
Spero che la storia vi piaccia nei prossimi capitoli.❤

-Jade.

The story of LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora