1- 𝐓ʜᴇ 𝐆ᴀᴍᴇ

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Taylor

Non ho mai visto in vita mia un posto così affollato come questo, quasi faccio fatica a respirare! C'è da dire che è davvero incredibile, tutta questa gente che si riduce in un posto del genere.

Io non sono mai stata qui, prima è ultima volta questo me l'assicuro. Però adesso mi ritrovo qui, quindi è arrivato il momento di divertirsi!

Mi dirigo verso un tavolo dove si gioca a 𝐵𝑙𝑎𝑐𝑘𝐽𝑎𝑐𝑘, sono abbastanza brava, me la potrei cavare. L'unico problema e che c'è troppa gente, e negli altri tavoli la situazione è peggio quindi mi metto ad aspettare.

«Chi è il prossimo che si fa sotto?» nel tempo che ho atteso, ho notato che questo tizio è davvero formidabile. «Nessuno? Avete paura di perdere?» nessuno che si propone, quindi mi offro io.

«Mi offro io, sempre se non è un problema» il signore che devo sfidare mi guarda dall'alto al basso e mi riferisce «Ragazzina come ti chiami?»
«Il mio nome è Taylor» rispondo
«Sei sicura di saper giocare?»
«Sicurissima» affermo.

«Va bene siediti, ma dopo se perdi non metterti a piangere» ride insieme al pubblico. Che scortese!
«Lei crede davvero che sarò io a perdere?» il mio avversario scoppia a

ridere dopo le mie parole e mi comunica «Non hai speranze ragazzina» «Questo lo vedremo, e le ho riferito il mio nome, può chiamarmi con quello»

il premio da vincere sono venti euro.
Lui fa il ruolo da mazziere ed io da giocatore, già un mio svantaggio. Ricevo le carte, una regina e l'asso
direi che è fatta «Desideri la carta?»
rifiuto con la testa e lui si prende la carta, anche a lui un asso.

«Facendo le somme io sono arrivato a diciassette lei da quello che vedo ventuno, congratulazioni non me lo aspettavo, ha vinto il primo round. Ma voglio la rivincita»

Ritiro il mio premio e accetto la proposta. Sempre lui a fare il mazziere, mi passa le carte, stavolta sfortunatamente ho ricevuto un due di cuori e un sette sempre di cuori.

Accetto la carta e ricevo una regina, quindi quattordici, rischio ancora. Afferro la carta e girandola vedo un asso. Non molto buono ma ritento la sorte, stavolta mi e capitato un sei di picche!

«Credo che la fortuna sia dalla mia parte, io l'avevo avvertita di non sottovalutarmi, ora tocca a lei» il signore si prende una carta e gli esce un due di fiori.

«Hai proprio ragione, hai vinto di nuovo. Non c'è che dire sei davvero sorprendente! Mi scuso con lei per essere stato arrogante»

«Accetto le scuse solo per pietà, ma la prossima volta pensi prima di parlare» prima di continuare a giocare vado a dedicarmi un bicchiere di vino

al bancone è pieno di ragazzi giovani, più o meno della mia età. Si rivolge verso di me un barista molto strano, ansi più che strano sembra ubriaco. «Mi dica, cosa desidera?» «Un bicchiere di vino grazie».

Mentre aspetto il mio vino mi giro intorno e cerco un tavolo per giocare alla 𝑟𝑜𝑢𝑙𝑒𝑡𝑡𝑒, vedo subito uno a destra. Bevo il mio drink appena arrivato, e mi dirigo verso il tavolo.

«È libero per giocare?» chiedo
«Ma certo» mi rispondono subito, e mi accomodo. «Sai giocare?»
«Se non sapessi giocare, non avrei chiesto se fosse libero» ma insomma un po' di intelligenza! «Va bene, allora cominciamo»

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Dopo aver vinto tutte le partite, mi chiedono di fare un incontro con il sottoscritto. Strano, non ho fatto niente di male dopotutto.

Busso alla porta e entro, «Mi hanno detto che lei voleva vedermi»
«Le hanno detto bene, si accomodi» incuriosita, subito faccio come detto.

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