The Smallest Man Who Ever Lived

201 9 3
                                    

Avviso: sad ending

Co' te è diverso, lo sai.
Quando Manuel l'aveva detto la prima volta, dopo il loro il loro primo ed improvviso bacio, Simone si era arrabbiato e rattristito.
Era furioso con Manuel che l'aveva malamente rifiutato dopo che Simone aveva provato a baciarlo al museo ed ora si era fatto avanti dopo una stupida sceneggiata, dopo uno stupido litigio; con Manuel che l'aveva solamente usato per divertirsi una sera dopo una festa. Ma era anche furioso con se stesso, che si era effettivamente lasciato usare, senza prima provare a parlare con il ragazzo per capire cosa volesse fare con lui e quali sarebbero state le sue intenzioni dopo quel veloce incontro.
Era triste, triste perché Manuel l'aveva illuso, gli aveva fatto credere di ricambiare i suoi sentimenti e poi l'aveva buttato via; era triste perché si era lasciato ingannare e aveva sperato, anche solo per qualche minuto, di poter amare liberamente l'altro ragazzo.
Non solo, era anche un confuso; confuso sul vero significato di quella frase e confuso sul modo in cui ciò che era appena successo avrebbe cambiato il loro rapporto, perché non aveva alcuna certezza al momento e non sapeva come avrebbe dovuto comportarsi con il suo amico la mattina seguente.
Ma non aveva mai dato voce ai suoi pensieri davanti all'altro ragazzo, non l'aveva fatto quella sera e si era ripromesso di non farlo mai più, voleva dimenticarsi di quell'avvenimento e farlo il più velocemente possibile, troppo spaventato dalla reazione che Manuel avrebbe potuto avere.
Già dal giorno dopo, infatti, le sue preoccupazioni divennero realtà e notò immediatamente il modo in cui Manuel si allontanò sempre più da lui, andando a rovinare quella bellissima amicizia, che era ormai diventata indispensabile per Simone.
Naturalmente, neanche per Manuel fu facile; per lui che sosteneva che tutti avessero bisogno di qualcuno e lui soprattutto, più di chiunque altro, e aveva bisogno di una persona in particolare. Una persona che era convinto di aver perso per sempre.

Contro le aspettative dei due ragazzi, invece, le poche parole parole pronunciate quella sera da Manuel, con il passare del tempo, erano diventate quasi una battuta tra loro, un mantra che si ripetevano quasi ogni giorno.
Perché è proprio vero che dopo la pioggia nasce un bellissimo arcobaleno.
I due, infatti, dopo aver affrontato insieme una lunga serie di ostacoli e difficoltà, erano finalmente riusciti ad aprirsi e a confessare i loro sentimenti.
Ostacoli di ogni tipo, davvero, così tanti problemi che Simone ormai aveva smesso di crederci ed aveva provato ad andare avanti, un po' come aveva fatto Manuel in realtà, che però sembrava riuscirci con molta più facilità, come se davvero il più piccolo non contasse più nulla per lui.

E invece era stato proprio Manuel il primo tra i due a stancarsi del silenzio, degli sguardi che si lanciavano continuamente in classe pensando che l'altro non se ne accorgesse, delle battutine fatte mentre erano insieme ai loro amici, i quali avevano notato che i due ragazzi stavano passando un periodo difficile e provavano a non dire niente, credendo sarebbe passata presto.
Perciò, durante una sera in cui i due si trovavano da soli in villa, il più grande si era fatto avanti.
Di nuovo di sera, di nuovo quando erano soli. Simone era convinto che sarebbe andata come la prima volta, invece aveva vissuto una delle sere più belle della sua vita e ancora non sapeva che avrebbe avuto quel ricordo per sempre vivido in testa, tanto da poterlo quasi rivedere ogni volta che ne avrebbe voluto voglia, come se fosse stato un film per cui avrebbe semplicemente dovuto premere play.

La televisione era accesa, sullo schermo passavano scene a cui nessuno dei due faceva veramente caso, ognuno concentrato sul proprio telefono, e i piatti con, l'ormai freddo, cibo rimasto erano poggiati sul tavolino davanti il divano.
Ad un certo punto, Simone decise di alzarsi e spostarsi in giardino, dove Manuel non aveva potuto fare a meno di seguirlo poco dopo, sedendosi sulla sdraio accanto alla sua.
Qualche minuto di silenzio e poi i due si ritrovarono a parlare come non facevano ormai da tempo.
Era bastato menzionare un abisso crollato e una barca spezzata per far cadere il muro invisibile che si era innalzato tra le due sdraio.
Manuel, che non ne poteva più, si era sollevato, avvicinato a Simone e aveva nuovamente provato a baciare quest'ultimo, che però, spaventatosi subito per il dejavù che si era fatto spazio nella sua mente, si era allontanato velocemente e aveva cercato di fermare il suo amico, alzando la mano e poggiando un dito sulle proprie labbra, in modo da separarle da quelle del ragazzo davanti a lui.

The Smallest Man Who Ever Lived || Simuel OSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora