Presi in mano il mazzo di carte da Poker e guardai mio padre.
<<Nives, figlia mia sei nata per questo>> queste parole... magari sono vere, magari da grande diventerò brava a giocare con le carte, come la mia nonna. Papà mi diceva sempre che con le carte si guadagnano tanti soldi, e che essi sono la cosa più importante e che senza quelli non sarei stata nessuno. <<Buongiorno papi!>> Saltellai fino al tavolo da pranzo con fare divertente, appena mi vide, mio padre rise e mi prese in braccio <<inizi a diventare tu pesante e io vecchio Nives, non so per quanto altro tempo riuscirò a prenderti in braccio.>> Feci colazione, dopo essermi vestita, salutai mio padre e uscì per andare a prendere l'autobus che sarebbe passato tra meno di 10 minuti. Mi sedetti accanto il mio compagno di classe, Gabriel . <<Buongiorno Nives>> Gabriel è un bravo ragazzo, gentile e premuroso, ma non pensavo fosse amico di Sascha. Sascha è il classico ragazzino che si crede forte perché ha il taglio al sopracciglio o perché è più alto, uno sbruffone insomma. Eh si ho sempre pensato questo di Sascha ma non pensavo che ciò poteva evolversi.