Claire mi portò in un centro commerciale al centro di New York che mi lasciò senza parole. Non avevo mai visto nulla di simile nel mio paese, nemmeno nei miei sogni più sfrenati. L'immensità e la bellezza del luogo mi sopraffacevano. Le luci brillanti, le vetrine scintillanti, e la folla di persone eleganti creavano un'atmosfera quasi surreale.
Giravamo tra vari negozi, e ogni volta che entravamo in uno nuovo, sentivo un misto di eccitazione e ansia. Claire sembrava perfettamente a suo agio, come se questo fosse il suo ambiente naturale. Io, invece, mi sentivo fuori posto, come un pesce fuor d'acqua.
A un certo punto, Claire fu attratta da un negozio che, ai miei occhi, sembrava incredibilmente costoso. Le vetrine esponevano abiti lussuosi che sapevo di non poter mai permettermi. Tentai di resistere, ma Claire mi tirò dentro con entusiasmo.
"Devi assolutamente vedere questi vestiti, Ava! Sono perfetti per la festa," esclamò.
Entrammo e Claire iniziò subito a provare vari abiti. Ogni volta che usciva dal camerino, sembrava una modella appena uscita da una rivista di moda. Ma l'ultimo vestito che provò era qualcosa di davvero speciale. Uscì dal camerino indossando un corto vestito tutto brillantinato, attaccato solo al collo. Tutti nel negozio si fermarono a guardarla. Era incantevole, una visione di perfezione. In quel momento, mi sentii come un camionista in confronto a lei.
"Che ne pensi?" mi chiese Claire, girandosi davanti allo specchio con un sorriso radioso.
"C-Claire, sei bellissima," balbettai, cercando di nascondere il mio imbarazzo. "Davvero, sembri una modella. Questo vestito ti sta divinamente."
Lei sorrise ancora di più, evidentemente soddisfatta dei miei complimenti. "Grazie, Ava! Ma ora tocca a te. Devi provare qualcosa anche tu."
Mi sentii ancora più a disagio. "Non credo che ci sia qualcosa per me qui, Claire. Sono tutti così... eleganti."
"Sciocchezze! Troveremo qualcosa di fantastico anche per te," insistette, tirandomi verso un altro reparto del negozio. "Dai, proviamo questo!"
Il vestito che mi porse era altrettanto splendido, ma sapevo che non sarebbe mai stato alla mia portata. Mi ritrovai a pensare a come avrei potuto fingere di non trovare nulla che mi piacesse davvero, sperando che Claire non insistesse troppo.
Provai a mascherare la mia preoccupazione con un sorriso. "Va bene, proverò qualcosa," dissi, anche se dentro di me sapevo che sarebbe stata una sfida.
Entrai nel camerino con due vestiti che Claire mi aveva passato. Il primo era morbido, quasi al ginocchio, di un azzurro delicato. Lo scollo era morbido e attorcigliato, il tessuto sembrava seta, avvolgendo le mie forme in modo sorprendentemente lusinghiero. Mi guardai nello specchio, quasi stentando a riconoscere la mia stessa immagine riflessa. Sembrava che il vestito fosse stato creato apposta per me.
Il secondo vestito, invece, era nero e brillantinato, ma troppo corto per i miei gusti. Decisi di non provarlo nemmeno. Riposi il vestito nero e, prendendo un respiro profondo, uscii dal camerino indossando quello azzurro.
L'espressione di Claire cambiò immediatamente. I suoi occhi si spalancarono e un sorriso ampio le illuminò il volto. "Ava, sei splendida! Non ho mai visto qualcosa di più bello. Questo colore ti sta benissimo," esclamò.
Mi sentii subito imbarazzata. Anche la commessa mi sorrise con approvazione, rendendo il mio disagio ancora più evidente. Cercai di mantenere un sorriso, ma dentro di me sentivo un nodo di nervosismo crescere.
"Lo devi prendere," insistette Claire con entusiasmo. La commessa annuì, aggiungendo: "Inoltre, abbiamo uno sconto eccezionale su questo vestito. Era 200 dollari, ma adesso costa solo 120."
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PASSIONE PROIBITA: l'intrigo dell'età
RomanceAva Spencer, 19 anni, si trasferisce da una piccola cittadina nel Midwest a New York City per iniziare il suo primo anno al college. Ava è un concentrato di dolcezza e solarità, con un'anima che riflette la purezza di una bambina. Timida e impacciat...