Gli inizi...

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Tanto tempo fa nasceva una bambina, di nome Betulla. All'inizio sembrava una bambina normale ma poi...Un giorno la mamma accompagnò la figlia all'asilo, ma dopo dieci minuti, la madre riceve una chiamata dalla maestra, la chiamata diceva: - salve signora Lucill la volevo informare che sua figlia, dice di aver tirato una maledizione su una sua compagna, potrebbe venire a prendere, perché noi in queste condizioni non possiamo proprio tenerla. La signora Lucill prende la bambina e la porta a casa, la madre ha notato molte cose che non andavano nella figlia, lei aveva i capelli marroni,e anche gli occhi erano marroni e aveva delle lentiggini piccole piccole, ma ora aveva un'aspetto diverso: le guance erano rosate, era pallida, i capelli erano bianchi e anche gli occhi, e le lentiggini...erano scomparse. La mamma Lucill si preoccupò e la portò subito dal medico, al medico fece vedere com'era la bambina prima, con una foto, e dopo qualche secondo di silenzio, la mamma aggiunge: -dottore mi può dire cosa ha mia figlia, perché questo cambiamento?- il dottore la controllò, e dopo vari accertamenti, andò da Lucill e disse: -guardi, ho controllato sua figlia, ho fatto degli accertamenti, ma non so da cosa proviene questo cambiamento-. La madre annuì, e in silenzio uscì dallo studio e andò a casa. Lucill tenne due giorni betulla a casa, ma il secondo giorno, era tornata come prima: capelli marroni, occhi marroni, lentiggini. Non vedeva nulla di strano in betulla e la riportò all' asilo, dicendo queste testuali parole alla maestra: - betulla é tornata come prima, io la riporto-, la maestra senza dire una parola accompagnò betulla in classe. Passarono gli anni e oramai betulla, aveva 15 anni. Un sabato, la Lucill andò a fare la spesa, e lasciò betulla a casa da sola, nel rientrare, sentiva un silenzio tombale, e quando c'era betulla a casa nn c'era mai silenzio. La madre si impanicò e cominciò a cercarla. Aveva tutto lasciato a casa, anche il telefono... Lucill trovò un foglio in camera di betulla, il foglio diceva: mamma non ti preoccupare non mi cercare io sto nel mio ambiente naturale, lascio tutto perfino la scuola, addio mamma... non sprecare le tue energie per cercarmi, tanto non mi troverai mai. Firmato: betulla. La mamma nel ricevere quel foglio ascoltò la figlia, e smise di cercarla. I giorni passarono e betulla aveva trovato un gruppetto di amiche: una con un corno di unicorno: si chiamava candy, un'altra tutta glitterata: si chiamava glitter, un'altra tutta dipinta: si chiamava Melanie, un'altra sembrava una sirena: si chiamava marine, un'altra con i capelli bianchi: si chiamava Betty. La strega betulla (così aveva deciso di chiamarsi) decise di dare il tormento alle ragazze, tranne a una: era vestita di nero con un teschio bianco disegnato sopra, e poi quei capelli, neri con le punte viola. La strega betulla si innamorò della ragazza, si chiamava Daisy. Betulla sapeva che Daisy era fidanzata con Betty, e quindi decise di torturarla, però un bel giorno decise di metterla fuori gioco: la rapì, ingaggiò una persona, doveva andare a dire a tutto quel gruppetto che Betty era morta. La notizia arrivò nelle orecchie di Daisy che si buttò sul vestito di Candy e pianse tantissimo. Però la strega betulla non sapeva che Candy era una detective, quindi si mise ad approfondire il caso. Detective Candy trovò una casa abbandonata, e decise di cercare anche lì. In una stanzetta ci trovò Betty. Candy le disse subito: -Betty! Stai bene?- la ragazza era imbavagliata e non poteva parlare, ma annuì con la testa. Dopo che Candy liberò Betty, si incamminarono verso casa, ma ad un certo punto Betty aggiunse: -Candy, tuo padre é un poliziotto, io sono riuscita a fare una foto alla persona che mi ha catturato, dice di chiamarsi "strega betulla", puoi farla arrestare?- Candy non rispose, ma dopo qualche secondo disse: -la troveremo e starà in prigione-. E così fu, la polizia riuscì a trovare la strega betulla, e gli diedero 1 anno di prigione. In questo anno di prigione la strega betulla pensa a molte cose... così il giorno che fu liberata andò da Betty e gli disse: -mi dispiace di quello che ho fatto... l'ho fatto perché amavo Daisy, e non accettavo il fatto che tu stavi con lei... con questo anno di prigione ho capito che non é il tipo per me... scusa...puoi perdonarmi?- Betty ci pensò su, ma alla fine disse: -va bene sei perdonata, però che non si ripeta mai più!- la strega disse: -grazie,grazie-. La strega non fece più queste cose, però qualche scherzo lo fa ancora a quel gruppetto.

La vita della strega betulla Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora