Ma...sicuri che...

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I giorni passavano tranquilli, fin troppo tranquilli, e Candy cominciava a sospettare, ogni sera pensava all'accaduto, pensava cose del tipo: - so com'é il carattere di Betty...lei non perdona su queste cose così... sto sospettando... perché perdo- provava sempre a rimanere sveglia per pensare a queste cose, ma alla fine si addormentava prima di finire il discorso. Il gruppetto (chiamato unicorn squad) si incontrò alla pasticceria da Alice, tutte presero io cioccolate, tranne Betty, Candy cominciava a sospettare sempre di più. Marine aveva organizzato una festa in piscina, ma Betty non si fece il bagno, Candy pensò: -in genere Betty é la prima a tuffarsi in acqua-, oltre a queste cose,Candy notava che Betty si muoveva in modo strano,finché il bel giorno... Le ragazze si incontrarono come al loro solito alla pasticceria da Alice, per organizzare le ultime cose. Dopo aver finito di organizzare Candy, invece di andare a casa, seguì Betty. Arrivò davanti a una casa abbandonata, dove entrò nel in una botola. Quella botola portava ad un laboratorio segreto, dentro quel laboratorio c'era di tutto e di più, ma Candy si sofferma su una cosa: la strega betulla che disse: -bravo robot...nessuno ti ha scoperto nessuno ha scoperto che non sei la vera Betty ma sei solo un robot-, intanto la vera Betty stava in una bacinella con del liquido verde. Candy chiamò in fretta e furia suo padre, che arrivò appena in tempo, perché se Betty fosse stata in quella bacinella anche solo un minuto in più, sarebbe morta. Nel portare in cella la strega betulla il poliziotto aggiunse: - brava betulla hai vinto un premio!- la strega tutta contenta disse: -quale?!- il poliziotto con aria sarcastica rispose: -l'ergastolo- la strega non parlò e si fece mettere in cella. Senza la strega betulla, quel robot andò in cortocircuito e il laboratorio fu distrutto.

La vita della strega betulla Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora