Quando quella mattina la sveglia suonò,per una volta fui contenta di svegliarmi,solitamente la mamma ci impiegava almeno mezz'ora per fare in modo che almeno scendessi dal letto,oppure se era al lavoro caricarmi qualcosa tipo come 5 sveglie che suonavano in sequenza,ma non quella mattina.
Finalmente il 2° anno era finito e la tanto agonata estate era arrivata,niente più compiti,test a sorpesa,interrogazioni e compagni che ti stressano per gli appunti.Mi alzai con uno slancio e mi diressi verso il bagno per farmi una doccia veloce,anche questa cosa per me è abbastanza insolita,e dopo essermi asciugata e indossato un paio di jeans e una maglietta andai in cucina.
La mamma mi aveva lasciato un biglietto dicendomi che l'avevano chiamata d'urgenza in ospedale,e che le dispiaceva tantissimo non potermi accompagnare all'areoporto,ma che appena possibile mi avrebbe mandato un pacco con la torta di mele che faceva lei,al sol pensiero mi veniva già l'acquolina in bocca.Mi versai un bicchiere di succo d'arancia e smangiucchiai un muffin che era avanzato dalla sera,i tutto mentre finivo di preparare la borsa per il campo;quello sarebbe stato la 3a estate in cui ci sarei andata e il fatto di incontroare tutti(a parte Abigail,ma lei non fà testo) mi dava un energia impareggiabile.
Suonarono alla porta proprio nel momento in cui chiusi lo zaino,cercando di non inciampare dalla foga,apri la porta e vidi che ad aspettarmi c'era Ania,la mia migliore amica da quando avevo più o meno 5 anni,era decisamente più grande di me(si,sono una tappa),inoltre la trovavo bellissima,con i suoi occhioni verdi e i suoi lineamenti delicati,ma lei ogni volta che glie lo dicevo negava con un sorriso tenerissimo.Mi abbracciò e dopo uno scambio di saluti entrò in casa.
-spero che sei già pronta,l'aereo parte tra meno di due ore
sorridendole,andai a prendere lo zaino e la mia inseparabile borsa a tracolla.
-quest'anno non perdiamo l'aereo,te lo prometto!
Chiamammo un taxi che ci portò all'aeroporto di Springfield e arrivammo proprio un momento prima che chiudesse il check-in,fortunatamente Ania è molto abile a convincere le persone,se no probabilmente l'addetto,che stava chiudendo,non ci avrebbe fatto fare niente.Correndo come manco ai 100 metri facevano,raggiungemmo il gate e salimmo sull'aereo diretto a New York e solo quandom finalmente ci sedemmo sui sedili potemmo tirare un respiro di solievo.
-fortunatamente il taxi andava veloce,se no non saremmo mai riuscite!
Ania mi guardò e fece finta di vomitare,non aveva mai sopportato viaggiare in macchina.
-si,ho solo richiato di rifargli gli interni
Ridemmo entrambe e finalemente l'aereo decollò;ci aspettava un bel viaggiatte,per cui ci mettemmo comode a riposare;Ania si addormentò quasi subito,mentre io guardavo fuori dal finestrino,mi piaceva guardare le nuvole,cambiare forma e consistenza,mi dava un senso di tranquillità.
Non sò quando mi addormentai,ma mi sveglia di soprassalto e intorno a me non c'era nessuno;mi alzai e cominciai a girare per l'aereo abbastanza preoccupata di questa cosa,finchè non trovando nessuno,mi diressi verso la cabina del pilola,visibilmente preoccupata;che fine avevano fatto tutti?
La porta della cabina si aprì da sola e vidi che a pilotare non c'era lo stesso pilota di prima,ma un bellissimo ragazzo dai capelli biondi che indossava un paio di occhiali da sole,aveva dei tratti che riconoscevo,anche se mi sembrava di averli già visti.
-ecco qua la mia nipotina Cassandra!come ti sei fatta grande!coraggio,siediti qui!
mi fece cenno di sedermi sul sedile del copilota che era rivolto verso di lui,ma qualcosa mi trattenne,chi era,e come faceva a sapere il mio nome?e perchè mi ha dato della sua nipote?
Come se mi avesse letto nel pensiero,si alzò e si appoggiò al suo sedile
-non ti preoccupare Nipotina,non sono ostile,sono venuto per conto di tuo padre,che come ben sai non esce molto spesso,e siccome non ti avevo mai vista e lui è sempre stato un buon figlio,ho deciso di concedergli questo favore,tieni
Mi porse una lettera con su scritto il mio nome e solo allora feci tutti i collegamenti che dovevo fare;i suoi lineamenti mi ricordavano qualcuno,si,mi ricordavano vagamente il mio riflesso nello specchio.
-sei il Divino Apollo,giusto?
Il ragazzo sorrise compiacendosi di sè stesso.
-sei perspicace piccola!ti dico solo però di aprire la busta quando arrivi al campo,qui sull'aereo non sarebbe una buona idea
si alzò gli occhiali e mi guardò
-ora sarà al caso che ritorni,ormai l'aereo stà atterrando....
Mi svegliai e quasi diedi una testata a ANia che stava cercando di svegliarmi.
-ma che ti era successo?non ti svegliavi più!mi stavo preoccupando
-tranquilla Ania,una visita da parte del mio divino Nonno Apollo,niente di speciale
In mano tenevo ancora stretta la lettera,la misi nella tracolla e poi mi preparai per l'atterraggio;uscite dall'aeroporto ad attenderci c'era un furgoncinoche ci avrebbe portati al campo e alla sua guida Argo,il guardiano del campo,che non per modo di dire,è uno che ti tiene sempre d'occhio,dato che ha tantissimi occhi sparsi per tutto il corpo.
-scusa il ritardo Argo,ma non trovavo il mio biuty
Ania si sedette in parte allo strano uomo,mentre io mi misi in parte alla portiera;fortunatamente Argo era molto più bravo del taxista e Ania non stette quasi male,se non quando ad una curva il furgone schivò per un pelo una macchina che correva a tutta velocità.
-devo smettere di usare le automobili...meglio i pegasi!
Quando finalmenete arrivammo al Campo,scendemmo dal furgone e ci dirigemmo verso il pino di Talia,albero che indicava l'ingresso al campo,guardammo giù dalla collina e vedemmo i nostri amici e compagni di campo che si davano già agli addestramenti e alle attività del campo,chi combatteva,chi cavalcava pegasi,chi costruiva armi,chi si cimentava in percorsi tutt'altro che semplici.
Vi starete chiedendo che posto è,vero?beh,questo è il Campo Mezzosangue,luogo dove tutti i figli degli Dei vengono ad addestrarsi per saper affrontare il mondo estero e i mostri che lo popolano,credo che sia il posto che meglio si addice al termine casa per noi mezzosangue;volete sapere chi è il mio genitore divino?
beh,io sono Cassandra West,figlia di Esculapio,Dio della Guarigione.
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I figli dell'Olimpo
Fanfictionla storia si svolge 5 anni dopo la conclusione della guerra contro Gea,i semidei greci e romani vivono la loro vita pacificamente(se si tralasciano i mostri e le imprese),fino a quando all'avvicinarsi del solstizio d'estate,le giornate sembrano esse...