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Simone scende dall'aereo e viene travolto dall'aria calda e umida di Bangkok.
Se non fosse per quell'ansia sana che lo accompagna da quando ha deciso di intraprendere questo viaggio e la consapevolezza di trovarsi dall'altra parte del mondo, odierebbe questa sensazione di sudare anche stando fermi e avere le mani perennemente umide per l'aria asfissiante che si respira in quella città. Ma Bangkok è magica, con i suoi mercatini colorati, il colore oro che prevale su tutti gli altri colori da qualunque parte guardi, i monaci vestiti di arancione che girano per la città, e le persone.. sono tutte così gentili e accoglienti.
Arriva al Palazzo Reale di Bangkok, gira tra tutta quella bellezza guardando ogni volto che incrocia sperando di trovare il suo, come se a distanza di una settimana da quella foto potesse davvero trovarlo lì.
Il suo volto.. quello che ha osservato per tanto tempo quando ancora non capiva bene il motivo per cui ne era così attratto, quello che ha sognato per tantissime notti, quello che ha osservato così tante volte nel video fatto di nascosto mentre dormiva, così tante che è sorprendente che il video funzioni ancora.
Si siede su uno scalino per cercare un po' di ombra per cinque minuti, da quello scalino la vista è magica e si chiede se anche Manuel si sia seduto lì. Poi in un angolino nel muro scorge qualcosa, si avvicina e vede una piccola scatolina incastrata tra le decorazioni, la curiosità prende il sopravvento e la prende non con poca difficoltà. Quando se la ritrova tra le mani quasi gli viene un colpo, sul coperchio c'è la firma di Manuel, del suo Manuel. Con le mani che tremano la apre e all'interno c'è un piccolo filo, come fosse un braccialetto, con una perlina su cui c'è incisa la lettera O.
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Simone vorrebbe tanto sapere come ha fatto Manuel a scalare il Monte Agung visto la sua inesistente atleticità, nel gruppo organizzato in cui si trova sono tutti stremati eccetto la guida; si immagina Manuel maledire la decisione di intraprendere quel percorso appena cento metri dopo l'inizio e gli viene da sorridere al pensiero di trascinarlo fino in cima.
Quando arrivano alla fine del percorso, o a metà se si considera la discesa, a Simone e a tutti i partecipanti manca il fiato da quanto è straordinario il panorama.
