Quando batte il cuore

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Vi prego di ascoltare la canzone "eat your young" a ripetizione come ho fatto io mentre scrivevo questo piccola storia

Grazie
🩷

Dopo la dura giornata passata nell'Underdark, tra Miconodi e una quantità non consigliabile di spore inalate che ci provocarono un'esilarante velocità, riuscimmo ad accamparci poco distanti da alcuni funghi azzurri che ci regalarono un'atmosfera magica e misteriosa.

Completamente circondati dell'oscurità, gli altri si trovavano attorno al falò e come ogni notte ognuno pensava alle sue questioni mentre la piacevole compagnia riusciva ad alleggerire le nostre menti, tanto da dimenticare per qualche ora che dei girini assettati di liquido cerebrale erano pronti a trasformarci in mostri da un momento all'altro.

Karlach spiegava a Wyll quanto si sentisse calda e infuocata al solo pensiero che Gortash semplicemente esistesse e lui continuava ad annuire con forza e ripetere che appena saremmo riusciri a raggiungere Baldur's Gate, lei avrebbe avuto la sua bramata vendetta.

Cuorescuro meditava seduta elegantemente nella sua tenda, avvolta dall'oscurità e i numerosi misteri che si portava dietro da chissà quanto tempo.

Gale si destreggiava in vari spettacoli di luce e Trama mentre Halsin applaudiva e annuiva, totalmente rapito dalle grandi doti del nostro mago.

Lae'zel guardava male tutti noi, rivolgendo un particolare odio a Cuorescuro e borbottando chissà quale insulto nella sua antica parlata e Minthara non era da meno, ancora indispettita per essere stata colpita tanto da svenire e infine derubata. Indossavo i suoi abiti davanti a lei, un piccolo dispetto per ciò che voleva fare contro il Boschetto Smeraldo, Halsin e tutti gli abitanti di quel piccolo angolo di paradiso.

Sotto la luce dell'oscurità, chi risplendeva di più era sicuramente l'egoista, a tratti antipatico, vampiro della tenda accanto. Astarion era immobile con le gambe divaricate e un bicchiere di vino tra le mani, mentre si leccava le labbra e guardava ognuno di noi come se fossimo un piccolo antipasto da gustare sotto le stelle. Così era, con la sola differenza che affondava i denti in un collo soltanto tra quelli dei presenti e provavo un accento di gelosia, nell'immaginare le sue labbra su un corpo che non fosse il mio.

Il suo sguardo era annoiato, quasi infastidito di dover per forza vedere i trucchetti di Gale o lo sguardo eternamente arrabbiato di Lae'zel. Era mia abitudine osservare il gruppo con cui mi ero unita per affrontare questo lungo viaggio contro l'Assoluta e i piccoli girini che stazionavano nella nostra testa, trovavo particolarmente rassicurante vedere come così tante persone diverse riuscivano a trovare sempre un punto d'incontro. Anzi, quasi sempre: meglio escludere quella volta che Cuorescuro voleva tagliare la gola a Lae'zel e quell'altra notte che quest'ultima voleva uccidermi. Oppure, le battute sarcastiche e malefiche che Astarion riservava a Gale ogni qualvolta ci trovava a parlare e giocare con la Trama.

Era egoistico, mi rendeva una stupida illusa pensare che Astarion provasse qualcosa per me, più dell'attrazione fisica e approvvigionamento di sangue? Ero sicura la risposta fosse "ovviamente, sì", ma quella sera come tutte le altre, io cercai la sua compagnia.

Nonostante Gale desiderasse passare una notte a parlare di magia con me, nonostante Cuorescuro sperasse che io mi avvicinassi a lei e le proponessi una tenera notte di coccole, nonostante Wyll mi avesse promesso un ballo che ancora non avevo accettato.

Nonostante tutte le persone che mi circondavano, sceglievo sempre lui: dalle idee pazze ed estreme, le scelte opinabili che avrebbe compiuto se non avessi scelto io per il gruppo e il sfiancante sarcasmo con cui affrontava quasi qualunque cosa. L'unico suo limite era Cazador, il motivo della sua rabbia e l'odio che avvelenava il suo essere.

Pov: I'm in romance with AstarionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora