Giovedì (forse l'ultimo)

1 0 0
                                    

Era mattina. Ero sdraiata sul mio letto conk gli occhi aperti. Dalla finestra aperta sentivo il dolce cinguettio degli uccelli che cantavano ogni mattina all'alba. "Oggi è un nuovo giorno" pensai. Mi alzai dal letto e guardai fuori dalla finestra,dove si vedeva il mio giardino. Quando mi ero trasferita in questa casa,il giardino non aveva altro che erba. Edd,Tom e Matt,degli amici che avevo conosciuto,mi avevano aiutata a ristrutturarlo e ci avevano aggiunto fiori,cespugli e tanto altro. Mi erano sempre stati di grande aiuto,ma ora... lasciamo stare...
Le luci dei pali si stavano una ad una spegnendo mentre il sole lentamente sorgeva. Mi vestii e andai in cucina. Presi la mia tazza preferita,riempii il bollitore con dell'acqua e aspettai. Nel frattempo aprii il frigo, presi un barattolo di marmellata alle fragole e feci tre panini. "Credo bastino" dissi tra me e me. Una volta finiti,li presi e andai in salotto,dove si trovava la porta della cantina,chiusa a chiave da delle catene rosse. L'avevo tenuta chiusa così da quel terribile giorno e l'aprivo solo quando dovevo nutrirli. Aprii pian piano la porta e ci detti un'occhiatina dentro,nonostante fosse tutto buio. Feci un grosso respiro e annunciai "Ragazzi! La colazione è pronta! R-ricordate di condividere..!". Detto questo,lanciai panini giù per le scale e chiusi da scatto la porta. Il salotto cominciò a tremare per alcuni secondi per poi smettere. "Perfetto,li ho dato la colazione... Meglio che vada a mangiare ora". Tornai in cucina,presi una barretta di cioccolato,un toast e la marmellata. Poi versai l'acqua l'acqua dal bollitore alla tazza e ci misi dentro una bustina per il tè. Una volta pronta cominciai a berla. Nel mentre lessi anche un libro che Edd mi aveva regalato prima di...
Finita la colazione,mi alzai e uscii per andare al parco. Appena misi piede fuori casa,sentii la voce del mio vicino di casa Eduardo. "Bene,bene,bene" disse con un sorrisetto sulle labbra incrociando le braccia. "Ciao Eduardo." "Hey Angie,dove vai di bello oggi?" mi chiese. "Sto solo andando al parco..." "Oh bene! E dimmi,come stanno lo gnomo verde da giardino e la sua gang?" Quello era il modo in cui Eduardo chiamava Edd,Tom e Matt. "Oh...ecco...non è che siano in gran forma... Sai,hanno la febbre alta,nausea,vomito,mal di testa...". L'espressione di Eduardo divenne piuttosto preoccupata. "Oh...capisco... Dev'essere difficile per te prenderti cura di loro tutta sola...". Sobbalzai leggermente sentendo le sue parole,pensando che voleva aiutarmi. Ma io non volevo. "N-niente affatto! Anzi,me la cavo benissimo! Non serve che mi aiuti nessuno!.." dissi cercando di sembrare convincente. Lui mi scrutò da capo a piedi alzando un sopracciglio. "Ne sei sicura? Non sembri avere una bella cera. Insomma... sembri esausta... Dormi almeno la notte?". Io annuii "Certo che sì! Sto benissimo..!". Eduardo mi guardò in modo sospetto ma allo stesso tempo preoccupato. "D-d'accordo,Angie... se lo dici tu..." disse prima di salutarmi e guardarmi allontanare.
Una volta arrivata al parco,andai al laghetto e mi sedetti su una panchina. Ogni volta che ero lì,mi sentivo calma e riuscivo a dimenticare tutti i pensieri negativi che mi passavano per la testa. Ma non la cantina. Era come se mi perseguitasse,non riuscivo a fare altro che pensarci. Un tempo il parco aveva colori vivaci ma da quella volta aveva cominciato ad assumere colori scuri. Un tempo ci andava molta gente,molti bambini,ora non ci andava più nessuno. Sentivo come se il mondo non mi volesse più,come se stesse cercando di sbarazzarsi di me a tutti i costi. Ogni giorno provavo a sorridere alla vita ma era tutto inutile. Ogni giorno che passava mi sentivo sempre più sola. Una volta ero una ragazza che aveva voglia di vivere,adesso volevo solo scomparire. Ieri nel laghetto c'erano pesci colorati,oggi ci sono pesci grigi,domani non ce ne saranno più. Vedevo sempre persone felici in giro. Loro vedevano la vita in un modo totalmente diverso da come lo vedevi io. Perché io vedevo la morte,l'ansia,la paura,la solitudine,il sangue.
Cos'era successo? Perché mi stavo comportando in quel modo? Cos'avevo fatto di sbagliato per meritarmi tutto questo? Perché ero così? Perché?
Decisi che per pranzo sarei andata a mangiare alla Diner,il luogo in cui andavo a mangiare fuori. Mi sedetti a un tavolo e aspettai che Pyper,la cameriera,arrivasse. Circa due minuti dopo,arrivò. "Angie,cara! Sei tornata finalmente! Come stai?" disse in tono allegro. "Sto bene,grazie." "Allora,come stanno i tuoi amici? Sono guariti?". Cominciai a sudare ma mantenni la calma e le risposi "Beh...no. Stanno ancora male...".
Lei mi guardò preoccupata "Oh,poverini... Mi dispiace davvero tanto! Spero guariscano presto". Le sorrisi debolmente "Sì,lo spero anch'io...". Pyper mi diede una pacca sulla spalla "Menomale che tu stai bene,Angie. Ma... sei davvero sicura di non avere bisogno di alcun aiuto? Insomma... dev'essere difficile prenderti cura dei tuoi amici tutta da sola... Sei sicura di-". Sapevo benissimo cosa stava per dire,così la interruppi. "Oh! No,no,no! Certo che no! Non ho bisogno di alcun aiuto!". Pyper mi guardò piuttosto preoccupata "Ne sei davvero sicura? Voglio dire... so che non hai abbastanza soldi per chiamare un dottore e farli curare... ma se vuoi posso pagarlo io per te!" Disse con un sorriso sulle labbra. Cominciai a sudare sempre di più. Sentivo il cuore battere "No! No,davvero,no! Non serve che tu spenda i tuoi soldi per me! Sei davvero gentile,ma... davvero... non ti devi disturbare..." Le dissi cercando di convincerla. Lei mi guardò per qualche secondo con la stessa espressione preoccupata per poi sospirare e arrendersi. "D'accordo,cara... Ma sappi che se dovessi cambiare idea,io ci sono" disse in tono dolce e gentile. Le sorrisi e la ringraziai,per poi prendere la mia ordinazione.
Una volta finito di mangiare e pagato,uscii e tornai a casa e mi sedetti sul divano a guardare la TV. Circa 1 ora dopo,mi alzai e andai in cucina a prendere delle fette di pizza che mi erano avanzate e tornai in salotto,aprii la porta della cantina e annunciai "Ragazzi! È ora di cena!!!". Lanciai le fette giù per le scale e chiusi subito la porta. "Bene... posso andare a dormire ora..." pensai,per poi andare in camera e cercare di addormentarmi,sperando che quella notte non fosse stata l'ultima...

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 26 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Angie's Basement - My Eddsworld AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora