PARTE 1

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LUNA~

Il suono acuto del campanello ruppe il silenzio e, in pochi istanti, la porta si spalancò. Davanti a me c'era Derek, con il suo solito sguardo serio e distaccato.

"Entra" disse, senza alcun cenno di accoglienza nel tono

Lo fissai. "Sempre molto accogliente" commentai con tono ironico.

Lui ignorò la mia osservazione e si diresse verso il soggiorno.

Appoggiate le mie valigie, iniziai a osservare la casa. Era spaziosa. Alla mia destra, una scala conduceva al piano superiore, dove immaginavo si trovassero le nostre stanze. L'arredamento era estremamente minimalista, dominato da toni scuri, quasi tutto nero.

"Troppo fredda" pensai.

Lo raggiunsi in soggiorno. Lo vidi seduto sul divano mentre digitava qualcosa sul laptop.

Indossava il suo solito abbigliamento professionale tutto nero, e i capelli un po' mossi.  
Lavoriamo insieme da un anno, ma tra di noi c'è sempre stata una competizione. Pensare che per i prossimi mesi dovrò condividere la casa con un essere così apatico mi irritava profondamente. Avrei preferito condividere lo spazio con qualcuno di più divertente.
Molte volte pensavo addirittura che non avesse dei sentimenti, e che  fosse una specie di alieno infiltrato per studiare il comportamento umano o qualcosa del genere. Non me lo sapevo spiegare

"Ehm" tossii cercando di attirare la sua attenzione, ma sembrava totalmente assorto nel suo laptop.

"Derek" dissi con tono più forte.

Finalmente alzò il viso e mi rivolse uno sguardo.

Il suo sguardo era così penetrante, capace di mettere in soggezione chiunque. Ma non a me, non lo temevo e non mi intimoriva. Spesso cercava di farmi sentire intimidita, ma non ci riusciva.

"Cosa vuoi?" Disse con voce annoiata

Sospirai irritata. "Non dovremmo scegliere le stanze e organizzarci? Da ora in poi dovremo convivere, è bene che te lo ricordi" dissi con tono deciso.

Mi guardò annoiato.

"Quindi vedi di collaborare, Non pensare che io sia felice di condividere la casa con te. Anzi, mi dai ancora più sui nervi di prima" aggiunsi.

Ridacchiò.

"Miracolo, è la prima volta che ti vedo ridere. Ogni volta sembri in lutto" dissi ironicamente

Mi guardò schiarendosi la voce.

"Vedo che ce l'hai sempre con me, Ma sappiamo entrambi chi si è meritato veramente questo lavoro" disse.

"Io penso proprio il contrario" ribattei.

"Tralasciando questo fatto, ora lavoriamo insieme come soci. Quindi vedi di essere più professionale e non farmi fare figuracce, socia," disse sottolineando l'ultima parola.

Socia? Lo ero, ma lui per me era anche la persona più irritante e che odiavo di più.

"Tornando all'argomento di prima La mia stanza è al piano di sopra la seconda a destra mente tu prendi la prima. Per quanto riguarda il cibo, ognuno cucinerà per sé. Non dovremmo invadere lo spazio dell'altro. Per il lavoro insieme, lavoreremo qui in salotto e non potrai chiedermi cose personali e che  non riguardano il lavoro" concluse tutto d'un fiato.

"Come se mi interessasse della tua vita alieno" mormorai tra me e me.

Mi guardò come se mi avesse sentito.

"Va bene, ho capito. Lo stesso vale anche per te" disse.

Lui posò lo sguardo dietro di me, un po' stranito.

"Nove valigie?" disse con tono confuso.

"C'è qualcosa che non va?" chiesi.

"Non penso che sia un po' esagerato?"

"Che vuoi, sono tutte cose fondamentali per riuscire a sopravvivere ad un alieno come te!" ribattei.

"Alieno?" Mi guardò perplesso.

"Sì, alieno!" dissi guardandolo dritto negli occhi.




Angolo autrice:
Questo è il primo capitolo, spero davvero che questa storia vi possa piacere!🥰 i prossimi giorni usciranno gli altri capitoli.🖤💣

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 24 ⏰

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