Lance non ama le sue ali. Sono brutte, piccole e di un colore spento. Sono rimaste esattamente come erano quando era piccolo, ovvero con quell'orrendo piumaggio infantile, morbido, marrone e completamente inutile in volo. Inutile dire che lance non vola quasi mai... anche perché oltre ad essere terribilmente lento in volo, è anche goffo ed imbranato. Tutta colpa di quel piumaggio da bambino che, quando a 13 anni avrebbe dovuto finalmente fare la muta ed ottenere il suo piumaggio da adulto, gli era rimasto ostinatamente addosso (non importa quanto desiderasse farlo andare via...). E quindi era rimasto così. E dire che prima di compiere 13 anni, prima che tutti tranne lui facessero la muta, era il più bravo a volare tra quelli della sua stessa età. All'epoca le sue ali gli sembravano così forti e belle perché gli permettevano di volare molto più in alto e meglio rispetto a tutti gli altri bambini.
Ora erano una maledizione.
Ora, a 17 anni, incapace di volare come tutti gli altri, gli sembra quasi meglio essere completamente privi di ali (meglio non conoscere la gioia del volo se poi non puoi più volare...).
Ora non vola più.
A volte odia così tanto le sue ali che gli viene voglia di strapparsi tutte le piume. A volte resiste. A volte non ci riesce e allora una cascata di piume marroni copre il pavimento della sua stanza.
Ma poi ricrescono.
Sa che non può liberarsi di loro. Così finge. Finge che non gli importi, ma è una bugia. Non importa quante volte la sua famiglia ed i suoi amici gli abbiano detto che gli vorranno sempre bene, indipendentemente dalle sue ali (non ci crede e li invidia così, così tanto...), qualsiasi cosa gli dicano non basta a farlo sentire normale e tutto perché in realtà gli importa degli sguardi che riceve, delle parole sussurrate alle sue spalle, le risatine mal nascoste... finge di non sentire. Ma lui sente, lui vede e non può fare a meno, quando è da solo, di pensarci. Quindi, ogni volta che diventa troppo da sostenere, si rifugia nel familiare dolore delle piume strappate che cadono come neve.
Nonostante Lance ami prendersi cura di sé, della sua pelle, dei suoi capelli, non riesce a prendersi cura delle proprie ali come faceva un tempo. Fa solo il necessario per evitare che lo infastidiscano e non le fa mai toccare a nessuno. Le lascia lì, un po' abbandonate. Ciò non toglie che adora pettinare le ali degli altri (sono così belle!). È per questo che, quando i suoi familiari o il suo amico Hunk gli permettono di prendersi cura delle loro ali è felice. Le loro ali sono stupende (proprio come le persone che le possiedono). A volte li invidia. Perché nonostante si impegni, non sarà mai all'altezza.
Questo non gli impedisce di entrare alla Galaxy Garrison e di dimostrarsi un ottimo cadetto (solo non abbastanza bravo da salire di grado... in fondo chi vorrebbe mai promuovere una persona difettosa come lui?).
[...]
La prima volta che lo vede pensa che sia bellissimo.
Perché Keith Kogane e le sue grandi, forti ali nero/viola-bluastro con le penne remigranti di un intenso colore rosso, è semplicemente stupendo.
Lance pensa addirittura che sarebbe bello far scorrere le sue mani tra quelle piume, non per strapparle... ma per assaporarne la forma, la texure, la morbidezza. Sono ali bellissime... non come le sue (brutte, marroni, piccole e deboli).
Poi però le cose cambiano e Lance ODIA, ODIA Keith.
Keith è tutto quello che Lance non è. Keith ha tutto quello che Lance non ha e probabilmente non avrà mai (la speranza è l'ultima a morire). Keith è semplicemente... MIGLIORE (e Lance non può accettarlo, non può).
Così si autoproclama "rivale" di Keith. E da quel momento in poi ogni possibilità di lisciare quelle lucide piume nere e rosse finisce giù per il cesso.
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WINGFIC KLANCE - Cadi per imparare a raggiungere le stelle (oneshot)
Short StoryLance non ama le sue ali. Sono brutte, piccole e di un colore spento. Sono rimaste esattamente come erano quando era piccolo, ovvero con quell'orrendo piumaggio infantile, morbido, marrone e completamente inutile in volo. La prima volta che lo vede...