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La rigida struttura di Villa Hawthorne spezzava in due la notte trapuntata di stelle: la maggior parte delle luci era già stata spenta, segno che la famiglia si era già ritirata per la notte, lasciando respiro a quei pochi servitori ancora svegli.

Marya rifletté su quanto effettivo tempo fosse passato da quando era uscita di nascosto, sgattaiolando dalla porta della cucina: il sole forse era ancora alto, ma non riusciva a ricordare.
Sapeva che non erano state le cuoche a tradirla - erano troppo poco interessate a quella figlia sciagurata - e dubitava del talento delle sue sorelle per poter credere che si fossero accorte così precocemente della sua assenza.
Il suo sguardo fu anche più veloce dei suoi pensieri, trovando la figura silenziosa al suo fianco: "come?"

Edan camminava in silenzio e testa china; la mano destra sempre ferma sull'elsa della spada come conseguenza dell'impenetrabile paranoia del ragazzo.
Contrariamente a Darya, lui era un vero soldato: nostro padre gli aveva concesso l'addestramento nella migliore accademia a patto della sua fedeltà nei confronti della famiglia, di cui aveva poi preso anche il nome.
Lui non avrebbe mai infranto quel giuramento e quella era una delle principali fonti di noia per Marya.

"Sei rumorosa," parlò, atono: "è impossibile non notarti."

La ragazza aggrottò la fronte, incapace di credergli: solitamente, le persone cercavano di fare del loro meglio per non curarsi di lei, ma Edan si rifiutava di essere come gli altri.
Lui e la sua fedeltà: avrebbe preferito morire che lasciare che una delle sorelle Hawthorne mettesse a rischio la sua vita.

Marya lo trovava insulso, quasi pietoso, il modo in cui lui si era arreso così facilmente alla vita che gli aveva offerto lord Hawthorne: certo, questo lo aveva salvato dalla strada e aveva conquistato un titolo, ma niente era davvero cambiato. La sua continuava ad essere l'esistenza di un parassita.
Ed era stata lei la causa di tutto.

"Lord Hawthorne è stato avvertito?"

"Il matrimonio sta già assorbendo tutte le sue energie."
Marya non disse nulla; aveva già capito, e sorrise fra sé.

"Muoviamoci," sollecitò la maggiore, già arrivata al porticato scricchiolante: "domani sarà anche peggio ed io ho bisogno di dormire."

Villa Hawthorne rappresentava perfettamente l'esistenza della loro famiglia: forme rigide costrette in neri mattoni; una bellezza decadente al centro di un giardino appassito, ora abbellito a festa. Suo padre cercava così tanto di fingere che gli ultimi diciotto anni non avessero cambiato ogni cosa.

Marya si tolse la coperta dalle spalle e la gettò fra le mani di Edan, dietro di loro.
L'ampio ingresso era ancora debolmente illuminato da alcune candele sciolte appese al soffitto e Marya si sorprese di vedere, improvvisamente, tanto ordine e cura.
Un tempo, la villa era uno dei fiori all'occhiello delle bellezze dell'Eterno Deserto e abitanti di ogni angolo accorrevano per godersi delle continue feste che i loro genitori celebravano in onore della morte.
Il matrimonio di Annah e Luke rappresentava il grande ritorno alla gloria del passato; il prodotto di tutti quegli anni di lavoro spesi a ripulire il nome degli Hawthorne dall'ombra di qualsiasi maledizione; anni spesi a cancellare l'esistenza di Marya.

La ragazza seguì Darya nei loro alloggi nell'area est, dove le altre sorelle già dormivano.
Essendo gemelle, Darya e Marya avrebbero usato la stessa stanza sino al loro matrimonio, ma ciò non aveva impedito loro di ergere una barriera di parapetti proprio al centro. Ogni lato rappresentava l'anima opposta delle due ragazze: in uno regnava l'ordine e la disciplina tipica dell'esercito, e si poteva scorgere qualche spada o freccia qua e là; l'altro era, semplicemente, vuoto – niente quadri, niente ornamenti, niente.

Marya si tolse il vestito umido in un solo gesto e indossò la camicia da notte senza lavarsi: non ne aveva il tempo né la voglia.
Si sedette sul bordo del letto e scrutò il profilo di Darya oltre il parapetto: il suo fisico muscoloso; i capelli lunghi e mori che ballavano contro le sue spalle.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 04 ⏰

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Le figlie del Dio della MorteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora