A mia figlia

A te, Rose

Dopo 7 ore di travaglio tua madre ce l'ha fatta.
Tua madre stringeva forte la mia mano e poi l'ho sentito.
Il pianto. Il tuo pianto. Un pianto che preannunciava la nascita di una nuova vita. La tua nascita. Niente di più meraviglioso.
Non eri l'unica a piangere, però.
Lacrime di felicità rigavano i nostri visi.
Ci guardammo. L'amore nei nostri occhi.
La Guaritrice ti portò via per lavarti dal sangue e vestirti e, dopo 15 minuti, eri di nuovo nostra. Nostra figlia. La nostra Rose.
Ora sei tra le braccia di tua madre che ti accarezza il capo e sapessi con che occhi ti guarda.
Hai gli occhi di tua madre, sai.
Io ti prometto di essere il padre perfetto.
Voglio vederti crescere felice.
Voglio gioire con te quando riceverai la tua lettera di ammissione ad Hogwarts. Voglio che tu condivida con me la gioia, l'emozione e la paura prima di salire su quel treno, al binario 9 3/4. Ti consolerò quando il tuo cuore verrà toccato dall'amara lama dell'amore.
Non permetterò mai che qualcuno faccia del male alla mia bambina. Si, sarai la mia bambina anche quando ti accompagnerò all'altare.
Inoltre, spero che tu diventi come tua madre. Anzi, sono sicuro che il cervello sarà quello di tua madre.
Sai, a scuola non ero il massimo. Ero abbonato nel copiare i compiti a tua madre. Che coincidenza!
Sai, non avrei mai creduto di poter avere dei figli con tua madre.
Quando l'ho conosciuta la odiavo. Per me era solo una rompi-pluffe e una so-tutto-io.
Poi siamo diventati migliori amici e, pian piano, più passavano gli anni più il mio cuore accellerava sempre di più quando le ero accanto. Non facevamo altro che punzecchiarci, ma, in cuor nostro, sapevamo di amarci l'un l'altro. Sai, i nostri cuori si sono rivelati proprio nel bel mezzo della Battaglia di Hogwarts e poi, beh..l'ho sposata.
E ora mi ritrovo in questa stanza a lottare contro la mia incredulità.
Finalmente, dopo 9 lunghi mesi, sei arrivata.
Al diavolo il Quidditch, i Cannoni di Chudley e il cibo. Sei qui. Mi basta questo.

Un padre orgoglioso.