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▂▂▂▂▂▂▂ 𝐜𝐡𝐚𝐩𝐭𝐞𝐫 𝐭𝐡𝐫𝐞𝐞
𝒑𝒂𝒄𝒌 𝒎𝒆𝒏𝒕𝒂𝒍𝒊𝒕𝒚 ▎👩🏻❤️💋👨🏻:: 2050 𝖜𝖔𝖗𝖉𝖘
𖤐 CASSIE C'ERA MA NON C'ERA. Era come una spettatrice nel sogno che stava facendo in quell'istante.
Osservava da fuori un uomo il cui viso era coperto completamente e suo padre all'interno di un autobus scolastico.
Era notte fonda e l'uomo si avvicinò a suo padre per poi spingerlo a terra con violenza. Il papà di Cassie, John, cadde a terra con il viso completamente rigato di sangue. "Ti prego lasciami!" Gridò John, cercando con le dita di aprire la porta automatica del mezzo, ma, nello stesso momento in cui ci fu una possibilità di aprire il pullman, l'uomo misterioso spinse la faccia del padre contro il vetro.
Cassie si svegliò di colpo, respirando appena. Quasi, quasi non scoppiò a piangere lì in quel preciso istante. "Dio mio" imprecò sull'orlo delle lacrime.
. . .
"Stai ancora facendo quei incubi?" Domandò Jordan, camminando assieme alla mora, ancora un po' destabilizzata.
"Ho sognato mio padre." Spiegò brevemente, fermandosi davanti al suo armadietto. "Il modo in cui è morto"
Al che Jordan sgranò gli occhi. "Non era morto in circostanza misteriose?" Domandò per sicurezza, mentre scrutava la sua espressione.
"Si. Ma ho sognato lui che moriva in un autobus scolastico, era strano, non so chi l'abbia ucciso" spiegò brevemente. Jordan assunse un espressione terrorizzata e afferrò violentemente il braccio di Cassie, tirandola verso la porta dell'entrata della scuola, che aprì, mostrando alla mora un autobus blindato dai striscioni della polizia.
"Questo autobus?" Domandò per sicurezza.
"Oh mio dio" imprecò. Più spaventata che mai rientrò nella scuola a passo svelto, evitando tutti gli alunni che erano nei corridoi.
Ma nella camminata sbatté contro Stiles, che la fermò subito, comprendendo che c'era qualcosa che non andava. "Cassie tutto bene?" Domandò preoccupato.
"Io- sì, tutto apposto. Grazie" gli sorrise, confortando persino sé stessa guardando la naturalezza del viso di Stiles che le sembrò d'un tratto un tranquillizzante iniettato nel suo corpo. "Grazie" ripetè ingoiando il groppo che aveva in gola.
Poi si girò verso Jordan che l'aveva seguita fino a quel punto. Le mani che Stiles teneva sulle spalle di Cassie, che la reggevano su, si slegarono pian piano, mollandola da quella presa. "Ciao, e grazie ancora" ripeté dirigendosi verso la classe di chimica, dove avrebbe avuto la prossima ora assieme a Jordan.
