O', vita mia,
quanto tempo solemmo stare insieme,
ché con l'augurio e la fortuna,
con il maltempo e la disgrazia,
sempre diritta strada ritrovammo assieme!
O', vecchia amica,
come fu bello il trascorrer momenti
del dantesco paradisiaco congiunti,
come cavalli in carrozza,
che le strade della mente
pensavano a destreggiare bisunti!
Eh, sì, cara mia:
il crono altro non ci riservò
che un congedo assoluto,
privo di ogni pietà e
apatico quanto il
proprietario di un servo...
O', desiderata vita,
perché questo ci successe,
perché questo non potemmo evitare,
con la forza della nostra
mente che deducesse?
Beh, o' invocata vecchia amica,
se di tal fine non fossi stato servito,
se di tal crudele fine non fossi stato ammaliato,
or non sarei qui, bello comodo,
a dedicarti questo componimento,
per scrivere ciò che di te mi ha più colpito.
Ed è così, per l'ultima volta,
solo e soltanto per malinconia evitare,
che ti saluto nel ricordo annegando,
senza che qualcuno,
assolutissimamente nessuno,
possa disturbarci nell'unisono gridare.
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Le Odi delle Dediche
PoetryRaccolta di odi che esplorano i temi più inconsci e irrazionali del genere umano.