Capitolo 25

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Pov Henry

"Die with a smile" Lady Gaga, Bruno Mars

Appena uscito dalla mia camera, mi dirigo immediatamente in quella di Thomas e Jasmine.

Busso, non voglio trovarmi sorprese.

<<ehi, Henry>> mi apre la porta Jasmine
<<Posso parlare con Thom?>> chiedo impaziente io
<<si, certo>> dice lei facendomi cenno di entrare, per poi uscire dalla camera in modo che io e Thomas potessimo parlare in privato.

<<Thom>> dico io
<<dimmi Hen>> dice lui con tono stanco, probabilmente stava per addormentarsi.
<<È successo un casino>> vado dritto al punto.
<<fammi indovinare....hai detto qualcosa a Jessica?>> chiede lui
<<non proprio, le ho promesso che le avrei detto qualcosa, qualcosa riguardo alla mia famiglia, sai ei....non ha un bel rapporto con le promesse. Quindi, dobbiamo sputare il rospo, adesso>> dico io mettendo in chiaro la situazione.
<<Henry, sai in che guai potremmo mettere noi stessi e loro?>> chiede lui cercando di farmi ragionare, ma ho la testa accecata dal desiderio di raccontarle ogni cosa e da tutto quello che potrebbe succedere se non le dico la verirà.
<<Thom....dobbiamo>> dico io
<<no, Henry, non possiamo e non dobbiamo>> dice lui convinto e restando sempre nella sua posizione.
<<io devo, le ho promesso che quando avrei finito di parlare con te, sarei andato da lei e le avremmo raccontato ogni cosa, anche a Jasmine, dobbiamo dire la verità ad entrambe>> dico io cercando di smuoverlo e facendoli capire che quello che sto dicendo ha un senso.
<<non possiamo tenere tutto nascosto, non ancora per molto, dobbiamo farlo adesso>> continuo a parlare io, fino a quando Thomas si alza e si dirige verso la porta.

Pov Jasmine

Nel frattempo....

Non voglio origliare, saranno cose private, quindi lascio passare Henry e vado da Jessica.

<<Jess>> dico mentre busso alla porta per poi aprire, do un'occhiata mettendo dentro solo la testa e, dopo essermi accorta che Jessica è sveglia, entro.

<<dimmi>> mi risponde lei
<<Henry sta parlando con Thomas e volevo farti compagnia>> dico sincera io
<<potevi origliare>> mi dice lei scherzosamente
<<sai che non faccio queste cose senza la mia complice>> dico io abbracciandola
<<allora....quando glielo diciamo?>> chiedo io
<<shh, abbassa la voce, non voglio che ci sentano>> mi rimprovera Jessica e poi continua <<è ancora presto, possiamo dirglielo domani mattina, ti va?>>
<<ok, Jess, se tu pensi che questa sia la cosa  migliore la faremo>> dico io

Jessica sta per dire qualcosa, ma sentiamo bussare alla porta.

<<potete entrare>> dice Jessica
<<Bene...te l'ho promesso, quindi, eccoci>> dice Henry riferendosi a Jessica
<<promesso cosa?>> chiedo io non capendo
<<vi parleremo delle nostre famiglie>> confessa Thomas.
E ora mi rendo conto che avrei dovuto origliare, sarebbe stato più divertente.

<<allora, inizio io?>> chiede Thomas rivolgendosi ad Henry, che gli fa un cenno con il capo per dirgli che può iniziare.

<<nel lontano 13 giugno 2004, in uno dei tanti ospedali di Edimburgo, è nato Thomas Calethon, figlio di Robert Calethon e Susan Calethon, che ha preso il cognome dopo il matrimonio, chiaramente>> dice lui e quel nome unito a quel cognome mi mette i brividi. Non me ne ero mai accorta, non ho mai fatto alcun collegamento. Non ho mai provato ad associare quel nome a quel cognome.

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