Era un canto marocchino,
un soffio sgozzato dalle agonie,
un mirtillo dall'aroma viscerale.
Il suo era il fiato della Musa,
il pianto dei cavalli anemici.
Rideva quando passavo.
Il suo ego decapitava le mie trame.
Ero privo di senno quanto lei.
E lei sapeva.
Rivale e mai amica.