L'incontro

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Erano le 6:00 in quel momento suonò il mio telefono
BIPP
BIPP
BIPP!!!!!
<<un attimo>> dissi.
Mi presento sono Cristian ho 17 anni e
Mi piace stare da solo sto molto sule
Mie e sono un tipo silenzioso.
<<pronto?>> <<FRATELLONE!!!! OGGI VIENI A CASA!>> <<hey calmati piccola,certo oggi verrò a casa>>
Iniziai a parlare con la mia sorellina e poi lei chiuse la chiamata.
<<e va bene ora mi preparo e mi dirigo in stazione>>, mi cambiai e poi dopo aver fatto la colazione con un cornetto alla nutella e latte mi recai alla stazione:
Era molto affollata piena di gente, dai treni entravano e uscivano persone e i treni arrivavano di continuo uno dietro l'altro.
Arrivò il mio treno così salì sul treno, cercavo il mio posto per sedermi ma attraversando il vagone un ragazzo mi urto <<hey fai piano c'è altra gente qui sul treno>> dissi lui si girò <<lo so e non essere così permaloso principino>> mi rispose con l'aria scocciata.
Io trovai il mio posto ma il ragazzo che mi urto arrivo <<scusa ma quello è il mio posto>> mi disse con un sorrisetto sforzato irritato, <<no e il mio guarda il biglietto>> <<guarda il mio!>> alla fine arrivo il controllore, ci spiegò che i nostri posti erano sbagliati io ero al posto 10 e lui il posto 11.
<<che fortuna>> borbottai <<come scusa?!>> rispose lui irritato, ci sedemmo, io per non parlarci, presi le mie cuffie e me le misi collegandolo al telefono e iniziai ad ascoltare la musica.
Il treno si fermò, era arrivato alla stazione così io scesi il prima possibile e mi recai alla mia vecchia casa.
Passai la serata lì parlando e giocando con la mia sorellina, la mia mamma aveva cucinato una delle sue solite cenette.
Poi andai nella mia stanza: non riuscivo a chiudere occhio ero irritato da quel ragazzo <<quello stronzo...>>
Pensavo ma poi la mattina successiva ritornai alla stazione e c'era pure il ragazzo dai capelli ciano scuro lo stronzo in pratica.
Io mi recai come al solito al corso di musica <<ma... No no no>>
<<PURE QUI SEI?!>>
Mi accasciai atterra per la disperazione e lui cominciò a tirare testate al muro disperatamente
<<lo stronzo e qui>> <<COME MI HAI CHIAMATO?!>> <<hai sentito e non farmelo ripetere>> lui si butto su di me e scatennammo una rissa in sieme.
Quando ci separarono ii avevo un occhio nero ma lui aveva il naso sanguinante lividi ovunque e pure un bernoccolo, se si tratta di risse e cose simili sono il primo a difendermi per bene <<stai bene?...stronzo>> dissi sorridendo <<quel tuo sguardo da faina>> alla sera finito il corso mi fermai in un bar e lui in vece tornò a casa.
Io andai nel mio appartamento e mi addormentai tranquillamente.

VOGLIO ASCOLTARE LA MUSICA E MANGIARE LE STELLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora