-il caso-

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Spencer's pov:

Stavo dormendo alla grande finalmente dopo una lunga settimana insonne, ultimamente ero pieno di pensieri che mi turbavano e non mi lasciavano dormire, che sentì il telefono squillare. Era Hotch.

"Reid abbiamo un caso, ti aspetto in ufficio fra trenta minuti"

Lo sapevo, ovviamente, un'altro caso. Sospirai.
"Certo Hotch, arrivo, sarò li fra trenta minuti esatti" dissi mentre mettevo giù la chiamata.
Era tutto buio e lo schermo del telefono era la sola cosa che illuminava un po la stanza. Guardai che ore erano: solamente le tre del mattino. Mi passai una mano sul viso e poi fra i capelli e sospirai pesantemente.
"E vabbe" pensai fra me e me, tanto questo era il mio lavoro e ormai ci ero abituato, però il sonno non si poteva comprare ed era importante per lavorare e dare il massimo di se stessi. "Cercherò di dormire sul jet..." dissi per consolarmi.

Mi alzai e mi diressi verso il bagno dove mi sciacquai la faccia. Mi guardai allo specchio e per poco non mi presi un accidente, avevo i capelli tutti scompigliati ed in generale non avevo un bell'aspetto. Decisi di mangiare qualcosa e poi fare una doccia per rigenerarmi.

Dopo aver mangiato e dopo essermi fatto la doccia mi vestii come sempre in modo semplice con una camicia che sistemai dentro
ai pantaloni, due calzetti diversi e infine le mie amate converse.
Mi riguardai allo specchio speranzoso di non essere rimasto uguale a prima e... oh ecco adesso si che avevo un aspetto fresco e i capelli avevano assunto una forma particolare ma bella, almeno credo.
Presi quello che mi sarebbe servito là e mi diressi verso l'ufficio. Dopo poco eravamo già tutti li, mancava solo Morgan che era andato a prendere un caffè sia per me che per Garcia.

"Bene ragazzi, il caso di oggi riguarda un sospettato serial killer che opera nei pressi di Washington, quindi non lontano da qui." Iniziò Hotch
"Rapisce, tortura e stupra ragazzine, ne ha già uccise quattro nel giro di tre settimane, e da quanto sappiamo ne ha rapite due questa notte" aggiunge JJ.
"nonostante sia vicino voglio che andiate tutti subito sul jet, prima partiamo, meglio é" concluse Hotch.

Penso già a delle ipotesi sul profilo del killer, guardando le informazioni sulla cartella. Salgo sul jet e prendo posto sul divanetto, sperando di dormire quel poco di tempo che dista sa Quantico a Washington, ma ovviamente non riesco dato che ci mettiamo a discutere sul caso.

"Il killer come ho già detto ha già ucciso quattro ragazze ma questa volta ne ha prese due" dice Hotch.
"Sembra che però tutte le ragazze uccise rispecchino determinate caratteristiche: capelli castani o bruni, occhi nocciola, basse e magre..." dico guardando le foto delle vittime
"Tutte con etá compresa dai 18 ai 22 anni, molto giovani e belle esteticamente" aggiunge Morgan
"si, fatta eccezione per quest'ultime ragazze: una rispecchia gli standard del s.i. mentre l'altra esce completamente" ci informa Hotch
"Si ma allora perché ne ha prese due?" chiede JJ
"forse stava pianificando di prendere solo quella castana e non sapeva che quella bionda era con lei" propongo, dato che mi ero posto la stessa domanda prima.
"Giusto Reid, le due ragazze, a detta delle madri, erano uscite insieme il pomeriggio dopo scuola, e non sono più tornate a scuola" dice Hotch
"Alle vittime restano solo 36 ore di vita, dobbiamo sbrigarci!" dice Emily
"Stiamo per atterrare, appena arriveremo voglio che Emily e Rossi vadano a parlare con la preside della scuola, Reid e Morgan voi andate dalle madri delle ragazze. JJ, te vieni con me alla centrale della polizia, dobbiamo parlare con gli agenti e occuparci dei media." disse Hotch prima di scendere dall'aereo.

"Forse l'aspetto che accomuna tutte le vittime é che ricordano qualcuno all's.i.. Se é così non credo che la ragazza bionda resterà in vita per molto." dico a Derek mentre ci incamminiamo nel vialetto che conduce alle case delle ragazze scomparse.
"Hai ragione ragazzino, ora però pensiamo a parlare con le madri" mi risponde Morgan.

Mentre cammino vedo quelle che presuppongo essere le madri delle due ragazze scomparse, sono entrambe tristi e spaventate. Mi avvicino a una di loro.
"Buongiorno, noi siamo l'agente Morgan e il dottor Reid, lieti di conoscerle" dici Morgan mentre stringiamo le mani alle due donne.
"Ci dispiace della situazione ma dobbiamo farvi delle domande" dico cercando di tranquillizzarle.
"Certo... si"
"Bene, quindi voi siete sicure che le vostre figlie fossero insieme ieri, non é vero?"
"Esatto, lo hanno testimoniato molti dei loro compagni dicendo che all'uscita di scuola le avevano viste andare insieme verso il centro"
"Perfetto... okay, non sapete come fossero vestite?"
"No in realtà no, io so solamente che mia figlia indossava delle converse nere, proprio come quelle del dottor Reid" dice una delle due donne indicando le mie scarpe.
"Okay, lei invece?"
"Si, mia figlia sta mattina prima di andare a scuola stava indossando un top rosa e dei jeans, quanto alle scarpe mi sembra avesse delle vans bianche"
"Va bene"
"Sapete se di recente le vostre figlie frequentassero qualcuno o vi hanno mai menzionato di qualche strano individuo?"
"No a dire il vero"
"Mia figlia si é lasciata da poco ma il suo ex fidanzato si é trasferito a Los Angeles, per cui non credo..."
"Certo, va bene."
"Abbiamo finito, grazie del vostro tempo."

Ci allontanammo.
"Reid, a cosa stai pensando?"
"Penso che potrebbe essere utile guardare i filmati delle telecamere della scuola, magari potremmo rilevare qualche informazione in più"
"Si hai ragione, oh aspetta Hotch mi ha appena mandato un messaggio"
Guardai il mio collega in cerca di un qualche segnale, magari era qualcosa di importante.
"Hotch dice che sono riusciti a leggere alcune chat dei telfoni delle vittome, in particolare quella fra le due ragazze: Sheron, la ragazza bionda, sembrerebbe aver mandato un messaggio a l'altra ragazza, Ellis, dicendo che non si doveva preoccupare del fatto accaduto quella mattina. Verso le 16 hanno fatto un selfie con sotto scritto 'Fanculo agli uomini che non ne capiscono di auto', potrebbe esserci d'aiuto."
Ripensai a tutta la situazione.
"Magari Ellis si stava preoccupando per qualcosa che un uomo con l'auto rotta aveva fatto?" cercai di ipotizzare qualcosa.
"Si ragazzino ma non ci porta a nulla"
Chiamai Rossi.
"Rossi, puoi per favore chiedere i filmati delle telecamere della scuola? grazie"
"Certo, li stiamo già guardando ma non abbiamo scoperto nulla oltre a come fosse vestita l'altra ragazza" mi rispose lui.
"Uh va bene" misi giù.
"Derek chiama Hotch, ci servono i filmati delle telecamere della strada che percorre Ellis ogni mattina per andare a scuola"
"Subito capo"
Mi misi a sorridere mentre ci dirigevamo da Hotch e JJ.

Those puppy eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora