Medie

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Oddio le medie, che periodo strano. Ovviamente adesso che mi guardo indietro, ci rido sopra, ma non è stato facile passarci attraverso, con tutto quello che cambia dentro e fuori.

Dovrei sentire Matilde: è lei l'esperta di questa roba, io al massimo faccio l'opinionista. La ragazza qualunque. La ragazza che puoi trovare per strada.

Ok, questa non è uscita proprio benissimo, ma vi ha fatto ridere e quindi ci sta.

Dai, anche a noi piace ridere. Qualsiasi cosa raccontiamo delle nostre strane vite, fosse anche guardare a quei tre anni dentro la Scuola Secondaria di Primo Grado Ressi-Gervasi, l'obiettivo è sorridere. Di noi, ma con noi. No?

Perchè non si può non sorridere pensando al nostro legame che a volte si è allungato, a volte si è riavvicinato. Ma (che culo!) non si è mai spezzato.

E non si spezzerà. Punto.

Saremo per sempre noi.

Siamo sempre state noi.

Beh, non proprio sempre sempre, ma già da parecchio tempo. Nel senso che all'inizio ero da sola, come è ovvio, poi siamo diventate due, poi tre e poi, un po' più avanti, quattro. Può andare?

E poi, si sa: due è da lesbiche inconsapevoli, tre è da gag comica, quattro è il numero magico, come per Sex And The City.

Quattro, non una di più, non una di meno.

E poi c'è Gek, ma quello è un altro paio di maniche.


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