Capitolo 4: Il Primo Pianeta

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Il loro primo scalo fu su un pianeta desertico, noto per le sue pericolose tempeste di sabbia e le creature carnivore. Mentre la piccola astronave di fortuna atterrava su Dune X, Perseo e Giorgia si prepararono ad affrontare un ambiente ostile e imprevedibile. La sabbia rossa del pianeta brillava sotto il sole implacabile, creando un paesaggio tanto affascinante quanto minaccioso.

Appena sbarcati, i due esploratori si accorsero immediatamente della sfida che li attendeva. La temperatura era soffocante, e il vento sollevava nuvole di polvere fine che rendevano difficile vedere oltre pochi metri. Tuttavia, non avevano altra scelta che proseguire. L'astronave necessitava di riparazioni e rifornimenti, e dovevano scoprire se il pianeta nascondeva davvero indizi sulla famiglia di Perseo.

Mentre si facevano strada tra le dune, Perseo e Giorgia si imbatterono in tracce di passaggio umano. C'era una pista ben nascosta che conduceva a un'oasi protetta da alte rocce. Qui trovarono un piccolo insediamento fatto di capanne di legno e metallo, evidentemente costruite per resistere alle tempeste di sabbia. Fu lì che incontrarono il vecchio eremita.

L'anziano, con una lunga barba bianca e occhi che sembravano vedere oltre il tempo, li accolse con una risata roca. "Benvenuti su Dune X," disse. "Non capita spesso di vedere nuovi volti da queste parti."

Perseo e Giorgia spiegarono la loro situazione, raccontando della ricerca della famiglia di Perseo e delle difficoltà incontrate. L'eremita ascoltò attentamente, annuendo di tanto in tanto. "So qualcosa che potrebbe aiutarvi," disse alla fine. "Ho sentito parlare di una banda di pirati spaziali che opera in questa zona. Sono loro che potrebbero avere informazioni sui vostri cari. Ma non sarà facile."

Il vecchio spiegò che i pirati spaziali erano noti per la loro crudeltà e per la loro abilità nel navigare il deserto. "Sono i padroni di queste terre," continuò l'eremita. "Se volete le informazioni che cercate, dovrete affrontarli. Sarà pericoloso, ma è l'unico modo."

Perseo e Giorgia si scambiarono uno sguardo determinato. Non avevano intenzione di arrendersi ora. "Dove possiamo trovarli?" chiese Perseo.

L'eremita indicò una mappa grezza incisa su una tavoletta di metallo. "Hanno una base a nord, nascosta in una vecchia miniera abbandonata. Ma fate attenzione. Le tempeste di sabbia rendono il viaggio estremamente pericoloso, e le creature del deserto non sono amichevoli."

Dopo aver ringraziato l'eremita per le informazioni e aver preso con sé una scorta d'acqua e provviste, Perseo e Giorgia si misero in cammino. Il viaggio verso la base dei pirati fu arduo. Le tempeste di sabbia riducevano la visibilità a zero, e spesso dovettero cercare riparo sotto le rocce per evitare di essere sepolti vivi. Le creature carnivore, simili a grandi lucertole, si nascondevano sotto la sabbia, pronte ad attaccare qualsiasi cosa si muovesse.

Finalmente, dopo giorni di marcia estenuante, raggiunsero la miniera abbandonata. Il luogo era inquietante, un labirinto di gallerie scavate nella roccia. Entrarono con cautela, cercando di non farsi scoprire. La base dei pirati era ben nascosta, ma non imperscrutabile. Sentivano le voci rimbombare nei tunnel e vedevano la luce delle torce danzare sui muri di pietra.

Decisero di osservare i pirati da lontano, studiando le loro abitudini e cercando un'opportunità per agire. Il capo dei pirati, un uomo massiccio con una cicatrice che gli attraversava il viso, sembrava essere il custode delle informazioni. Perseo e Giorgia sapevano che avrebbero dovuto affrontarlo direttamente se volevano ottenere ciò che cercavano.

L'occasione si presentò durante la notte, quando la maggior parte dei pirati si era ritirata per riposare. Approfittando del silenzio e dell'oscurità, Perseo e Giorgia si avvicinarono furtivamente al capo. Lo trovarono nel suo alloggio, intento a consultare una mappa stellare.

"Sappiamo che hai informazioni sulla mia famiglia," disse Perseo, entrando con decisione. Giorgia lo seguiva, tenendo pronta l'arma improvvisata.

Il capo dei pirati alzò lo sguardo, sorpreso ma non spaventato. "Chi siete voi?" chiese con voce roca.

"Vogliamo solo delle risposte," rispose Perseo. "Non vogliamo combattere, ma lo faremo se necessario."

Il capo rise, un suono sgradevole che riecheggiò nelle gallerie. "Se volete le informazioni, dovrete guadagnarvele," disse. "Qui, la forza è l'unica legge."

Senza preavviso, il capo si lanciò su di loro. Ne seguì una lotta furiosa. Perseo e Giorgia combatterono con tutte le loro forze, utilizzando le tecniche che avevano affinato durante il loro tempo sul pianeta ostile. Nonostante la stazza e l'esperienza del capo pirata, la determinazione e l'astuzia di Perseo e Giorgia ebbero la meglio.

Alla fine, il capo giaceva a terra, sconfitto. "D'accordo," disse ansimando. "Avete vinto. Le informazioni che cercate... c'è una stazione spaziale non lontano da qui. È lì che ho visto la tua famiglia, Perseo. Sono stati catturati da un'altra banda di pirati."

Perseo e Giorgia ottennero le coordinate della stazione spaziale e lasciarono la miniera con un misto di sollievo e trepidazione. Il viaggio non era finito, ma avevano fatto un passo importante verso la meta. Sapevano che li attendevano ancora molte sfide, ma con la loro alleanza e il loro coraggio, erano pronti a superare qualsiasi ostacolo.

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