Arrivo a Myrtle Beach

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<< Valè! ci sei? sono 2 ore che dormi tra poco saremo arrivati, nonostante il tempo...>> disse il padre di Valerio.

<< eh?! Si si ci sono avevo solo chiuso gli occhi un attimo>> disse con voce assonnata.

Valerio era un ragazzo di 15 anni, alto circa 1 metro e 75, con occhi e capelli marroni. Certo non era poi così fuori norma ma era particolarmente attraente, aveva un bel viso scavato, non troppo ovviamente, ed uno sguardo intenso, seducente.

Nel complesso era un bel ragazzo, longilineo e muscolo con degli addominali di ferro, che facevano impazzire tutte le ragazzine della sua vecchia scuola.

Infatti stava per arrivare in quella che sarebbe stata la sua nuova casa.

A suo padre la stagione scorsa gli venne offerto un contratto di lavoro sulla East Cost che non poteva di certo rifiutare.

Già durante l'estate aveva superato i provini per la squadra calcistica di Myrtle e seppur gli mancava casa, non vedeva l'ora di iniziare una nuova avventura.

Era entusiasta, dopo tutto, di iniziare una nuova vita lì, lontano da casa.

E nonostante gli mancasse tantissimo il suo migliore amico, Jack, sapeva che avrebbe potuto ricominciare da zero, evitando di commettere gli stessi errori di una vecchia vita ormai passata.

E poi sarebbe stato più vicino ai nonni.

- (Si consiglia di spegnere il video) -


<<siamo arrivati!>> dissero in coro la madre e il padre di Valerio.

Il ragazzo non voleva alzare lo sguardo.

Forse per paura che il posto avrebbe potuto non soddisfare le aspettative o forse per paura di affrontare il cambiamento.

In ogni caso fece un repsiro profondo, ma non troppo rumoroso, e si fece coraggio.

La cittadina era proprio come se l'aspettava : case tutte uguali disposte su poche strade, prati verdi, uccellini che cantano, bambini che giocano...

Eppure stranamente lì c'era un sole cocente, proprio per questo la madre di Valerio propose di passare per l'oceano.

<< Wow! >> disse il ragazzo.

Non era il classico tipo che si esprimeva così esplicitamente, infatti i genitori rimasero sorpresi.

Effettivamente era stupendo, l'oceano era di un blu molto intenso, parecchi gabbiani sorvolavano l'acqua, producendo quel suono tipico della costa ed il sole rifletteva sulle onde del mare che trasportavano un brezza marina particolarmente piacevole.

<<Cazzo è tardi!>> esclamò il padre di Valerio.

<< Hank non dire parolacce!!>> strillò la madre.

<< Scusa Ginny, e che il camion con gli oggetti del trasloco arriverà tra un'ora. Vale ti porto al campo per fare l'orientamento, non farai nulla di che poi ci raggiungerai a casa più tardi!>> rispose il padre frettolosamente.

<< C... cosa?!?! No pa non sono pronto e non ho neanche il borsone. >> rispose il ragazzo con aria preoccupata.

<< Tranquillo tesoro è già preparato nel cofano, devi solo prenderlo >> gli rispose la madre con aria fiera. Come se fosse riuscita a dimostrare ancora una volta di essere sempre pronta a tutto.

<< Ma i... >> balbettò il ragazzo.

<<Troppo tardi ormai siamo arrivati, vai scendi ti passo a prendere tra 1 ora>>  lo interruppe bruscamente Hank.

<<Va bene a dopo....>>

<<A dopo amore, a dopo figliolo>> ribbatterono i genitori contemporaneamente.





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