Quattro mesi erano trascorsi dall'improvviso arrivo di Moon Knight a casa di Peter Parker. Quel giorno aveva segnato l'inizio di una serie di eventi misteriosi e inquietanti, ma ora Peter era concentrato su un nuovo capitolo della sua vita. Stava preparando tutto per il suo nuovo lavoro come scienziato alla Oscorp, ora sotto il controllo di Michael Allan, lo zio di Harry.
Mentre sistemava i suoi appunti e gli strumenti di laboratorio nel suo appartamento, Peter non poteva fare a meno di riflettere su quanto fosse cambiata la sua vita negli ultimi mesi. La collaborazione con Moon Knight era stata tanto sorprendente quanto pericolosa, e aveva portato alla luce minacce che Peter non avrebbe mai immaginato di affrontare.
Ora, con il nuovo lavoro alla Oscorp, Peter sperava di potersi concentrare sulla ricerca scientifica e di lasciarsi alle spalle, almeno temporaneamente, la vita di Spider-Man. Ma sapeva bene che le cose non erano mai così semplici.
La mattina del suo primo giorno alla Oscorp, Peter si svegliò presto, nervoso ma anche eccitato. Indossò il suo miglior abito e prese il suo zaino pieno di documenti e appunti. Quando arrivò all'enorme edificio della Oscorp, si fermò per un momento ad ammirare la struttura imponente. Le lettere luminose "Oscorp Industries" splendevano sulla facciata, un simbolo di potere e innovazione.
"Buongiorno, signor Parker," lo salutò il guardiano all'ingresso. "Benvenuto alla Oscorp."
Peter annuì e si diresse verso gli ascensori. Sapeva che la sua nuova posizione gli avrebbe dato accesso a risorse incredibili, ma anche a segreti oscuri. Mentre l'ascensore saliva, sentiva il peso delle responsabilità crescere sulle sue spalle.
Arrivato al piano del suo nuovo laboratorio, Peter fu accolto da un assistente di laboratorio, un giovane di nome Alex. "Signor Parker, è un piacere conoscerla. Il dottor Allan la sta aspettando nel suo ufficio."
Peter seguì Alex attraverso un labirinto di corridoi e laboratori. Quando finalmente arrivarono all'ufficio di Michael Allan, Peter sentì una strana sensazione di disagio. Bussò alla porta e, una volta entrato, fu accolto da un sorriso freddo.
"Peter Parker, benvenuto alla Oscorp," disse Michael Allan con una voce che trasudava autorità e astuzia. "Ho grandi aspettative per te."
"Grazie, signor Allan. È un onore essere qui," rispose Peter, cercando di mantenere un tono professionale.
Allan lo fissò intensamente per un momento, poi annuì. "Bene. Ti mostrerò il progetto su cui lavorerai. È qualcosa di... rivoluzionario."
Mentre seguiva Allan verso il laboratorio principale, Peter non poteva fare a meno di chiedersi cosa lo aspettasse in quel nuovo capitolo della sua vita. Sapeva che le sfide non sarebbero mancate, ma era determinato a fare del suo meglio, sia come scienziato che come Spider-Man.
Nel frattempo, nascosto nelle ombre di New York, Moon Knight osservava attentamente. Sapeva che il legame tra Oscorp e le forze oscure era più profondo di quanto Peter potesse immaginare. E anche se Peter non lo sapeva ancora, Moon Knight sarebbe stato lì, pronto ad aiutarlo quando il momento sarebbe arrivato.
Michael Allan lo portò in una stanza molto luminosa, ma apparentemente vuota. Peter scrutava con curiosità ogni angolo, domandandosi quale fosse il progetto "rivoluzionario" di cui Allan aveva parlato. Senza dire una parola, Allan premette un pulsante nascosto sulla parete. Immediatamente, una cupola di vetro cominciò a sollevarsi dal pavimento, rivelando una creatura rossa e pulsante, intrappolata all'interno.Peter trattenne il respiro mentre osservava il simbionte, un'entità aliena in continua mutazione. La sua superficie sembrava liquida, con tendrilli che si agitavano come se avessero una vita propria.
"Questo è il nostro nuovo progetto," disse Allan con un sorriso freddo. "Lo abbiamo trovato dopo l'apparizione del simbionte mostro rosso."
Peter non poté fare a meno di ricordare Carnage, la minaccia che aveva seminato il caos in città. "Quindi questo è un altro simbionte?"