XV

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Come non detto, in realtà si che faceva paura, pure Lamine a volte si è spaventato anche se quando lo facevo io mi prendeva in giro.
Ora che è finito mi rendo conto del fatto che siamo abbracciati e che ormai sia sera.
<rimani qui a dormire?> chiede facendo una faccia dolce per provare a convincermi
<mi ammazza Pau, poi i tuoi genitori ed Estrella devono arrivare>
<non se la prendono saranno felici che abbiamo iniziato a parlare>
<sei sicuro?>
<si>
<ma quindi ora cosa facciamo?>
<ah aspetta vieni ti mostro Kenye>
Kenye è il suo fratello minore, è un tesoro.
L'ho già visto perché Estrella lo aveva portato in Italia un volta.

Arriviamo davanti a quella che presuppongono sia la sua stanzetta, apre la porta e lo troviamo che sta dormendo.
<che carino che è>
<già, tre lui ed Estrella sceglierei lui>
<ma poverina>
<non ci vado d'accordo e non mi piace il suo modo di fare>
<magari più a lei non piace il tuo modo di fare>
<intendi anche le robe che ha detto prima Bryan?>
<beh si>
<sei come tutti, pensano che non si più cambiare>
<non sto dicendo questo>
<tecnicamente si>
<ma non è per offenderti, c'è ma è vero, poi è da vedere se veramente sei cambiato>
<te lo dimostrer->
Lamine viene interrotto dal suono del campanello, scendiamo giù e c'erano i membri della famiglia mancanti.
<ciao Ines, cosa ci fai qui?> mi chiede Ebana
Suo papà era andato in cucina dopo avermi salutato mentre sua sorella mi guardava storto.
<l'ho invitata io mamma, vogliamo fare conoscerci e lasciare da parte il passato>
Certo che anche lui, detto così sembra che vogliamo fidanzarci, a me non dispiacerebbe per carità però non so per lui.
<per conoscervi eh> dice Estrella
<si Estrella, non iniziare che non ti sopporto> gli risponde Lamine
<la vuoi usare pure lei, va bene le altre ma lei è la mia migliore amica> gli urla contro
Ora oltre a Bryan pure lei lo ha detto, ma voglio provare a fidarmi di lui, almeno un possibilità posso dargliela.
<non è vero, voglio fare amicizia, non stare più in conflitto. Poi sto cercando di cambiare non metterci pure tu>
<quante volte l'avrai detto>
<prima ero piccolo, ora che devo quasi fare diciassette anni capisco che non può andare avanti così>
<ah perché adesso è grande quindi cambia tutto>
<ragazzi smettetela, possibile che litigate ogni giorno> si intromette sua mamma
Estrella molto probabilmente incazzata nera corre di sopra e sbatte la porta.
<Ines non andare tu, vado io che voglio capire cosa sta succedendo> dice sempre Ebana
<aspetta mamma, Ines può dormire qui oggi per favore>
<certo, con te?> ci guarda con uno sguardo malizioso
<si.. non facciamo niente>
<mhh farò finta di credervi, tra poco scendete che ceniamo, In tu hai già avvisato i tuoi o scrivo io?>
<no non ho ancora scritto, puoi scrivere te>
<bene, ora vado>

Io e Lamine torniamo in camera sua e ci rimettiamo in letto.
<scusami per prima, ti ho detto che con Estrella non va bene, e non credere alle sue parole, non sono vere>
<okok, non fa niente tranquillo>
Ora che ci penso però mi stava mentendo, lui ha detto che le robe che ha detto sua sorella sono false, ma lei le sapeva perché gliele avevo dette io, quelle che mi aveva detto la Kate. Decido di far finta di nulla, sarebbe successo un casino altrimenti.

Lo vedo un po' giù du morale che guarda dritto davanti a lui, quindi senza pensarci due volte li abbraccio, era ormai il terzo in qualche ora.
Ricambia subito e stiamo qualche minuto così, io sopra di lui e lui sotto di me.

A farci staccare è il bussare della porta.
<ragazzi scendete che è pronto> ci dice Nasraoui
Lo ascoltiamo e scendiamo in cucina, lì c'è tutto apparecchiato e mangiamo silenziosamente della carne con dell'insalata, molto semplice.
Ah mangiamo silenziosamente perché c'era Estrella che faceva capire a tutti che non volesse nè parlare nè sentire qualcosa.

Appena finiamo ad alzarsi per prima è proprio lei, così la rincorro perché se non sarei andata da lei è molto plausibile che non mi avrebbe più rivolto la parola.

Vi trascuro questa parte, in poche parole ha pianto e si è sfogata, io l'ho ascoltata e cercato di calmarla. Mi ha anche detto che non le dava fastidio se stavo con lui ma che se avrebbe fatto qualcosa sarebbe morto.
Per smorzare un po' l'ho presa sul ridere e anche lei poco dopo, inutile dire che poi abbiamo continuato per un bel po'.
Sono rimasta ancora per non tanto tempo da lei per ritornare da Lamine.

Davanti alla sua porta busso e urla di entrare.
Appena mi vede sorride e sbatte la mano vicino il letto perché voleva che mi mettessi lì.
Non era solo, era in compagnia del suo fratellino, stavano guardando i cartoni sulla televisione.
<pensavo non venissi più>
<ci avevo pensato>
<ma smettila>
<non crederci> dico ridendo
Si aggiunge anche lui e anche Kenye, non saprà neanche cosa sta succedendo perché non parla e capisce le cose ancora, ma ha una risata troppo dolce.
Stavano guardando doraemon, cartone che adoravo da bambina, ha dei gusti il piccoletto.
Proprio lui lascia Lamine e si avvicina a me, appogiando la sua testa sopra il mio seno mentre mi abbraccia. È troppo caro, per rilassarlo inizio a fargli i grattini sulla schiena ma a farmi sobbalzare è la voce del suo fratellone.
<a me non lasceresti stare come lui>
<e ci mancherebbe>
<perché?>
<ci stiamo a mala pena conoscendo>
<neanche lui lo conosci così bene se è per questo>
<allora lui può perché è piccolo>
<anche io lo sono>
<hai detto ti stesso prima che stai diventando grande>
<si ma era per dire, non è giusto che fai queste differenze>
<vieni anche tu, ma appoggia la testa sul cuscino>
<questa disuguaglianza me la segnerò eh>
<va bene> e inizio a ridere, seguito da lui
Mi piace questo rapporto, poi sembra che ci vogliamo ma nessuno dei due vuole fare il primo passo, e di certo non sarò io.

Mi risveglio la mattina con Kenye e Lamine entrambi appiccicati a me, ci ci vedeva esternamente poteva tranquillamente scambiarci per una famiglia, ma tralasciando questo è mezzogiorno, com'è possibile che si così tardi.
Ci siamo addormentati anche presto.
Cerco di scendere dal letto e trovo un bigliettino scritto da Ebana, dove dice che potevo andare via quando volevo e che lei è suo marito erano a lavoro, ed Estrella è dal suo prof di ripetizioni.
Fortunatamente non sveglio nessuno dei due, così scendo in cucina e proprio in quel momento sento bussare alla porta.
Apro e....

SPAZIO AUTRICE
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Com'è possibile? | Lamine Yamal Nasraoui EbanaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora