Tres | Intentar

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Pedri pensa di starla gestendo abbastanza bene.
​Il fatto che siano spesso e volentieri impegnati con gli allenamenti e la preparazione atletica sicuramente lo aiuta a concentrarsi su altro che non siano gli occhi color miele di Marisol.
Ogni tanto, durante gli esercizi sul campo con il pallone, sente il suo sguardo bruciargli addosso ma appena si volta nella sua direzione Sol sta già guardando altrove.
Probabilmente Pedri è talmente perso che immagina cose che non esistono.
Durante i pasti spesso Sol si siede tra lui e Ferrán, nonostante i ragazzi siano tutti cordiali con lei è inevitabile che Marisol si senta più a suo agio con i catalani con cui passa tanto tempo durante l'anno.
Quella sera, mentre si stanno rilassando in sala comune, Pedri osserva Sol che aiuta Lamine con i suoi compiti. A volte è assurdo pensare che quel ragazzo abbia solo sedici anni e ancora non ha finito la scuola.
Lui sta aspettando il suo turno per giocare a ping pong, il tavolo è attualmente occupato da Álvaro e Marc.
Marisol è intenta a spiegare al ragazzo qualcosa che Lamine ha letto sul suo libro di testo, probabilmente sta studiando storia, Pedri non riesce a sentire bene dal divanetto su cui è seduto. Il modo in cui Sol gesticola è buffo. Non riesce proprio ad evitare di aiutare le persone che le sono attorno, in questo lei e Pedri sono uguali.
"Guarda che potresti benissimo avvicinarti invece di fissarla come un maniaco" gli suggerisce Ferrán, riscuotendolo dai propri pensieri.
Pedri, colto in flagrante, neanche nega.
"Non posso starle sempre con il fiato sul collo, idiota... ha anche altri amici oltre a me"
Ferrán alza gli occhi al cielo.
"Tu e quella ragazza siete tutto tranne che amici, te lo dico io"
Pedri è allibito che quel commento sia arrivato proprio da Dani Olmo, seduto sul bracciolo del divano.
"Dani ti prego non ti ci mettere pure tu, bastano già Gavi, Ferrán...-"
Fermín lo interrompe: "E tutta la municipalità autonoma di Barcellona".
I ragazzi scoppiano a ridere mentre Pedri sente le guance andargli in fiamme, quegli stronzi non avrebbero mai smesso di dargli il tormento.
Con un'occhiataccia il centrocampista intima agli amici di tacere visto che Marisol e Lamine, libro alla mano, si stanno avvicinando a loro.
Il giovane attaccante si lascia cadere a peso morto sull'altro divanetto.
"Come va il doposcuola?" lo stuzzica Ferrán.
Il sedicenne si limita a grugnire.
"Abbiamo qualche leggera difficoltà sulla guerra d'indipendenza americana" interviene Marisol, con un mezzo sorriso.
"Sol non ricordavo nemmeno una data"
"Le date sono difficili! Ti do i miei post-it così attacchi le date al muro, le leggi prima di dormire e le impari senza accorgertene"
Pedri non riesce a staccarle gli occhi di dosso e non riesce ad evitare di sorridere mentre vede tutto l'impegno e l'affetto che Sol mette nell'aiutare il piccolo di casa.
Fermín offre a Lamine una pacca sulla spalla d'incoraggiamento.
"Ha fatto diplomare Pablo, con te sarà una passeggiata" gli assicura Pedri, facendolo scoppiare a ridere.
"Come posso corromperti per farti fare l'esame al mio posto?"
Marisol incrocia le braccia al petto con un sorriso.
"Sono incorruttibile mio caro, mi dispiace"
"Promettile un dulce de leche, vedrai che cambia idea"
La ragazza si volta di scatto verso Pedri facendo oscillare la chioma chiara, con la bocca spalancata per lo stupore, come se il centrocampista l'avesse appena tradita.
"Hey! Non è valido così!"
Il fatto che Pedri si ricordi anche le cose più piccole e sciocche che Marisol gli ha raccontato nell'ultimo anno di conoscenza non solo la sorprende ma le riscalda anche il cuore.
Allora forse anche lui un po' ci tiene.
Il mezzo sorriso che Pedro le rivolge le annoda lo stomaco in una stretta e tutto ciò che Marisol riesce a pensare è quanto sia bello il suo viso incorniciato da un filo di barba, che lo fa sembrare più grande.
Poi Pedri va a giocare a ping pong con Ferrán e Marisol, ancora con la testa tra le nuvole, si va a sedere accanto a Lamine senza riuscire ad evitare di rubare qualche altra occhiata al ragazzo di Tenerife.
"Sol, se fai così guarda che si vede un botto che ti piace" le sussurra il ragazzino all'orecchio, facendola avvampare.
"Ma che dici" borbotta lei, stringendosi nelle spalle.
"Non c'è niente di male, anche tu a lui piaci"
Marisol scuote la testa, senza riuscire a credere nemmeno per un momento alle parole del più piccolo.
Pedri è sempre dolce con lei perché è il migliore amico di Gavi e perché è un ragazzo educato. Potrebbe avere tutte le ragazze del mondo, di certo più belle e sexy di Marisol, quindi perché dovrebbe essere interessato a lei?
Ogni tanto su Instagram spunta il nome di qualche presunta nuova fidanzata di Pedri che il ragazzo potrebbe aver conosciuto in qualche discoteca e Sol cerca di convincersi che la cosa non la ferisca.
Pedro però non le deve nulla, la reputa solo un'amica e Sol dovrebbe solo farsi passare quella cotta una volta per tutte.
È così persa nei propri pensieri che non si accorge nemmeno che i ragazzi ormai hanno smesso di giocare e che Lamine non è più al suo fianco.
"Hey tutto okay?"
Sbatte le palpebre un paio di volte, concentrandosi su Pedri in piedi di fronte a lei.
"Oh sì, scusa, ero distratta"
"Volevo fare una chiamata a Pablo, ti va?"
La ragazza annuisce e segue Pedri fuori alla terrazza del residence dove alloggia la nazionale spagnola per questi Europei. Nonostante sia giugno il clima tedesco non perdona e Sol rabbrividisce quando l'aria gelida le solletica le braccia scoperte.
Pedri, senza neanche pensarci un attimo su, si sfila la felpa della Roja che indossa, porgendola a Sol e rimanendo in t-shirt.
Marisol afferra la felpa sorridendogli dolcemente.
"Ma tu odi il freddo" gli ricorda.
È il turno di Pedro di sorprendersi per la quantità di cose che Marisol ha imparato su di lui negli ultimi mesi.
"Odio di più che tu abbia freddo" le parole gli escono spontaneamente dalla bocca prima che possa evitarlo così Pedri si appresta a prendere il telefono per videochiamare Gavi ed evitare di guardare Sol negli occhi, imbarazzato.
Marisol si morde il labbro inferiore, stupita, e s'infila la felpa di Pedri, lasciandosi cullare dal suo odore.
È talmente rilassata e al caldo che non partecipa più di tanto alla conversazione con suo cugino, che ride e schiamazza come al solito insieme a Pedri.
"Noi andiamo a dormire Pablito, non siamo in vacanza come te!"
Sol pensa che soltanto a Pedri sia concesso il diritto di poter scherzare sull'infortunio di Gavi senza che lui ci resti male, dopotutto Pedro è quello che gli è stato più accanto durante tutto il periodo (ed anche prima).
Pablo infatti scoppia a ridere, rivolgendogli il dito medio dall'obiettivo della fotocamera.
"Metti a letto la mia cuginetta, sembra stanca morta"
"Sto bene stupido"
Non ha tanto sonno in realtà ma il profumo della felpa di Pedri e il suono della sua voce la fanno sentire in pace con il mondo.
"Tranquillo, ci penso io" gli dice comunque Pedri, con il suo tono rassicurante.
Marisol si chiede se non stia facendo il carino con lei soltanto perché Gavi gliel'ha chiesto ma cerca di scacciare subito il pensiero.
Salutano Pablo e staccano la chiamata ma nessuno dei due accenna ad alzarsi.
Vedere Marisol con i suoi vestiti addosso gli fa uno strano effetto.
"Hai sonno?"
"Nah, è bello stare qui fuori, è così tranquillo..."
Pedri non può che essere d'accordo: "Barcellona è stupenda ma è il caos assoluto"
Come al solito i due finiscono a parlare di tutto e di niente, spostando la conversazione su qualsiasi cosa. È insolito per un tipo taciturno come Pedri ma allo stesso tempo così naturale.
"Davvero, il gazpacho che fanno in questo posto è spettacolare, dobbiamo organizzare per andarci insieme con i ragazzi"
Pedri sta parlando di un locale alla Barceloneta che ha provato con suo fratello Fernando e Sol, ancora nella sua bolla, non riesce ad impedire alla sua bocca di dire: "Guarda che se hai voglia di uscire puoi invitarmi anche se non c'è Pablo"
Il suo tono non è aggressivo né allusivo ma Pedri rimane spiazzato per un attimo, non sapendo cosa dire.
Potrebbe significare che Sol vuole uscire con lui? Da soli? È un buon segno, no?
Notando il prolungato silenzio di Pedri, Marisol si dà della stupida e scambia il suo mutismo per disinteresse.
Evidentemente, Pedro non ha mai pensato di invitarla perché non gli va di uscire con lei.
Per salvarsi in calcio d'angolo, Sol finge uno sbadiglio.
"Si è fatto tardi, dovremmo andare a dormire"
Pedri annuisce ed entrambi camminano in silenzio fino al corridoio delle proprie camere, Sol in imbarazzo per aver fatto la figura della sciocca e Pedro che rimugina per non aver saputo cosa dire.
Si rende conto che Sol è arrivata alla sua stanza solo quando la ragazza si ferma sulla soglia e in automatico lui la imita per non sbattere contro la sua schiena.
"Grazie per la felpa" Marisol ne afferra i lembi, sforzandosi di sorridere.
Pedri scuote la testa: "Tienila, ti sta bene"
Sol non può fare a meno di arrossire sotto il suo sguardo.
"Buonanotte Pepi, dormi bene" – sorprendendosi di se stessa, Marisol riesce a sporgersi in avanti il tanto che basta per sfiorare con le labbra la guancia di Pedri coperta dal sottile strato di barba.
Pedro allunga le mani verso il corpo di Sol, quasi come se volesse stringerla per prolungare quel contatto, ma non si azzarda a sfiorarla.
Quando la ragazza sta per aprire la porta con la chiave magnetica finalmente Pedri trova il coraggio di parlare: "Ogni volta che hai voglia di uscire puoi chiamarmi, Sol, non m'importa che non ci sia Pablo".
Il cuore di Marisol perde un battito ma cerca in ogni modo di non mostrare quanto quelle parole abbiano significato per lei.
Il sorriso che Sol gli rivolge riesce a calmare il caos che Pedri sente dentro.
"Buonanotte anche a te guapa"

Mi cielo | PedriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora