Prologo

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—ESME —

Vita.

Per definizione è l'insieme dei nostri giorni, ricordi ed esperienze vissute sulla pelle – in prima persona o non. È la raccolta dei momenti che si attraversano durante il ciclo di crescita.

Come si dice, è l'avventura più bella che si possa vivere e tutti fin da piccolo ti dicono di viverla al massimo perché è una sola.

Tuttavia, a volte non è tutta rosa e fiori. Ci sfida: a combattere per ciò che vogliamo; per la nostre ambizioni; ad andare contro corrente quando nessuno sta remando nella nostra stessa direzione.

Ci sprona e mette alla prova, tutti i giorni, talvolta con gravi colpi bassi.

Il mio? Un momento.

In vita mia avevo preso tanti pugni allo stomaco: da mia madre che non ha sopportato la mia nascita; da mio padre per ignorarmi la maggior parte del tempo che poi ha peggiorato trasformandosi in malattia; dai compagni di classe a scuola con le loro fastidiose prese in giro (e non solo); dal mio ex datore di lavoro che non sapeva apprezzare la mie qualità...

Avrei potuto comporne un intero rotolo di pergamena se solo avessi voluto. D'altronde, il mio rapporto con lei non era mai stato del tutto pacifico. Anzi, spesso mi chiedevo ancora perché la morte aspettasse così a lungo prima di portarmi via con se.

Ma tornando al discorso iniziale. Io non ero mai entrata in merito; o almeno...fino a quella sera. Riva aveva mantenuto la maschera per tutto il tempo.

Era riuscito a piazzare la sua trappola e farmici cadere come una rammollita. Non mi ero mai fidata di nessuno. Perché allora avevo commesso quell'errore?

Come mai mi ero lasciata sfiorare; baciare e il resto?

Quella non ero io.

Ma sapete una cosa? Ormai non aveva più importanza. La storia tra me e Andres non avrebbe mai potuto funzionare troppo allungo. Per quanto lui insistesse sul fatto che mi capiva e che infondo eravamo uguali, non era vero.

Lui concentrato di adrenalina. Io assoluta fragilità.

Lui fuoco. Io acqua.

Lui leone. Io scorpione.

Lui thé freddo a tutte le ore. Io caffè come carica quotidiana.

Due completi opposti – nonostante entrambi conoscessimo bene il dolore e le conseguenze di esso su un ragazzino/a.

Ma non c'entrava nulla.

La vita ha sempre un perché e probabilmente nel nostro caso aveva voluto illudere tutti e due di qualcosa che non potevamo mai avere. L'amore e l'affetto di aver qualcuno a nostro fianco.

Crudele eh?

Beh, se la vie. Lei si diverte a fare questi giochetti e quando cadiamo, gode ancora di più. Ed si, è ingiusta, ma noi continuiamo ugualmente.

Lottiamo con tutte le nostre forze, sperando di raggiungere l'obiettivo. Una cosa che io avevo smesso di fare da un po'.

Non m'importava più di nulla.

Dopo il gran gala di capodanno organizzato da Pro-energy, volevo solo sparire dalla circolazione; in silenzio e senza esser seguita.

CRASH | Ricalcolo di PercorsoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora