Erano le cinque del mattino quando a causa di un forte attacco di tosse Tayla si svegliò con il fiato corto e il cuore in gola, aveva le palpitazioni e si sentiva mancare l'aria, era la quinta o sesta volta che le capitava in quella settimana. Tayla si alzò lentamente dal letto, si toccò i piedi, aveva le caviglie gonfie, come al solito del resto. Si mise seduta sul letto e piano piano si alzò silenziosamente per prendere un bicchiere d'acqua, ma non abbastanza da non svegliare sua madre.
"È successo di nuovo?" Chiese sua madre Meredith con voce preoccupata.
"Si ma nulla di che, non preoccuparti" le rispose Tayla con voce flebile.
"Come posso non preoccuparmi, sta capitando sempre più spesso, per non contare la tachicardia, la tua perenne stanchezza e il gonfiore agli arti inferiori per la cattiva circolazione, il cardiologo è stato chiaro..." non riuscì a terminare la frase
"Si lo so mamma" disse Tayla "In caso di peggioramento recarsi in pronto soccorso"
"Esattamente e domani ti ci porterò in mattinata quindi prepara una borsa e avvisa i tuoi compagni di scuola che non ci sarai per un paio di giorni"
"Non farai sul serio?" Disse Tayla
"Oh eccome" rispose sua mamma "domattina andremo e intanto ti misuro i parametri".
Da quando a Tayla era stata diagnosticata un'insufficienza valvolare mitralica al cuore sua madre si era trasformata in un'infermiera praticamente.
I battiti sfioravano i 140.
Lo sguardo di sua madre si fece cupo,seduta accanto al letto della figlia, osservava il monitor dei battiti cardiaci con uno sguardo fisso e preoccupato.
Tayla affannosamente respirava sotto le coperte. Il suo viso pallido era illuminato dalla luce fredda dello schermo del monitor, che mostrava numeri sempre più preoccupanti 120...125...130...ogni incremento faceva scattare Meredith un po' più sull'orlo del panico.
"Tayla amore stai bene?" La voce di Meredith tremava , tremando una calma che cercava disperatamente di mantenere. Avrebbe voluto sembrare forte per sua figlia ma sentiva il terrore sotto i piedi sgretolarsi.
"Mamma...mi sento strana" sussurrò Tayla con voce debole è spezzata dal respiro corto. I suoi occhi azzurri di solito così vivaci erano velati di fatica e paura.
Meredith prese la mano della figlia, sentendo la pelle fredda e pallida e le sue dita così piccole e fragili si strinsero attorno alle sue con una forza che non avrebbe mai creduto possibile. Un altro sguardo al monitor:135 bpm.
"Va bene" disse Meredith "sta calma, ora chiamo il dottore" ma sapeva che ogni secondo che passava era un macigno che pesava sul loro destino. Con la mano libera afferró il telefono e compose febbrilmente il numero del cardiologo.
Il suono monotono del telefono che squillava sembrava un'eternità.
Finalmente una voce rispose "Pronto dottor Wilbert?" Sono Meredith, Meredith Whitter, è mia figlia Tayla. I suoi battiti sono a 140 e sta peggiorando..."
Il medico rispose con una professionalità rassicurante ma Meredith riuscì a cogliere una nota di urgenza nella sua voce. "Signora Whittier deve portarla subito al pronto soccorso. Cercherò di farmi trovare lì il prima possibile".
Meredith annuì freneticamente , anche se il dottore non poteva vederla . "Grazie dottore grazie" chiudendo la chiamata . Tornò a guardare Tayla, cercando di infonderle coraggio. "Andiamo tesoro, fai lo zaino, andiamo in ospedale"
Tayla annuì lentamente, troppo debole per opporsi o forse consapevole della gravità della situazione. Fuori pioveva ma Tayla e sua madre Meredith sembrarono non accorgersene nemmmeno mentre caricavano le valigie in auto.
Tayla invió un messaggio alla sua migliore amica "Ellie, sto andando in ospedale, non sto molto bene", non aggiunse mostro altro al messaggio per non preoccuparla.
Giunte in pronto soccorso le vennero subito presi i paramenti, fatto un l'elettrocardiogramma e un ecocardiogramma che dimostrava un rigurgito nell'atrio sinistro del cuore e un'insufficienza valvolare mitralica, una condizione in cui un difetto di chiusura della valvola mitrale fa si che parte del sangue pompatodal ventricolo sinistro refluisca nell'atrio sinistro anziché andare in aorta causando affaticamento e disturbi respiratori. Il dottore spiegó a Tayla e sua madre Meredith la diagnosi e le spiegò anche che sarebbe dovuta essere ricoverata in reparto per un'osservazione e per seguire l'evoluzione della situazione.
"Sará necessaria un'operazione?" Chiese Meredith al dottor Wilbert.
"Potrebbe essere necessario un intervento di riparazione ma solo se la situazione peggiora, per ora le metteremo in terapia un farmaco betabloccante e un ACE-inibitore".
La notte passò tranquilla, il giorno dopo il sole del mattino filtrava attraverso le tende bianche della stanza dell'ospedale, gettando un tenue bagliore sul viso di Tayla. Le sue palpebre si mossero leggermente prima di aprirsi del tutto , rivelando occhi confusi e ancora assonnati. Si trovava nel reparto di cardiologia, il luogo dove l'avevano ricoverata la sera prima. Tayla si sedette lentamente sul letto, guardandosi intorno, la stanza era silenziosa, interrotta solo dal bip del monitor cardiaco accanto a lei. Aveva una lunga giornata, anzi lunghe giornate, davanti a lei e nessuna idea di come passare il tempo.
Dopo aver fatto colazione con una modesta porzione di pane e marmellata e dopo aver preso la sua nuova terapia Tayla decise di esplorare un po' il reparto. Camminò lungo i corridoi luminosi osservando gli altri pazienti e il personale medico indaffarato. Cercava di distrarsi ma non poteva fare a meno di sentirsi un po' persa.
Fu durante una di queste passeggiate che notò una scena particolare, una ragazza dai capelli castani e occhi penetranti stava litigando animatamente con un'infermiera accanto alla porta della sua stanza. "Le ho detto che non voglio un'altra flebo!" Esclamò la ragazza, la cui targhetta sul letto indicava il nome "Gabrielle".
"Signorina è necessario per il suo trattamento", rispose l'Inter mi era con voce calma ma ferma. Tayla osservò la scena con curiosità ammirando la determinazione di Gabrielle. Poco dopo venne interrotta da un'altra infermiera che la chiamò per il suo controllo cardiologico. Seguì l'infermiera fino all'ambulatorio, dove un ragazzo stava seduto ad aspettare.
"Buongiorno Leonard!" Disse l'infermiera
"Buongiorno Flora, buongiorno sconosciuta" rispose con un sorriso amichevole il ragazzo quando Tayla entrò.
"Piacere, sono Tayla" rispose lei, rispose sentendosi subito a suo agio . Si sedettero vicini, aspettando il loro turno per l'elettrocardiogramma.
Iniziarono a chiacchierare per passare il tempo. Leonard le raccontò di come finì lì in seguito alla sua diagnosi di tumore ai polmoni e mentre Tayla condivise la sua storia di cardiopatia, tra una battuta e l'altra scoprirono l'interesse comune per la musica e i libri.
"Perché non vieni a pranzo con noi?" Chiese Leonard ad un tratto, riferendosi a se stesso e alle sue amiche Lily e Amelia, ricoverate anch'esse nello stesso ospedale. "Siamo in reparti diversi ma ci troviamo sempre alla mensa dell'ospedale"
Tayla accettò volentieri, felice di avere finalmente qualcosa di concreto da fare. Dopo il controllo si diressero insieme alla mensa. Lì incontrarono Lily, una ragazza dai capelli ricci sorridenti, che indossava un tubicino per l'ossigeno e Amelia, una ragazza bionda che aveva un'aria molto più riservata ma cordiale.
Mentre mangiavano e chiacchieravano Tayla si rese conto di quanto fosse piacevole stare in compagnia di persone nuove. Le risate riempivano l'aria alleviando la tensione della giornata. Ad un tratto però l'attenzione di Tayla venne catturata di nuovo da Gabrielle, che era appena entrata nella mensa. Anche lei era una paziente del reparto di cardiologia e sembrava ancora piuttosto contrariata mentre si trascinava dietro la sua flebo.
"Quella è Gabrielle" disse Tayla indicando la ragazza. "L'ho vista prima litigare con un'infermiera"
"Ah si Gabrielle" rispose Leonard. "È piuttosto nota qui, ha un carattere forte, ma in fondo è una brava persona"
Tayla sorrise sentendosi sempre più a suo agio con i suoi nuovi amici. La giornata iniziata in maniera inverta si stava trasformando in un'opportunità di conoscere persone nuove ed interessanti.
E in quel momento Tayla capì che nonostante tutto, c'era ancora molto da scoprire e vivere, anche in un luogo come un ospedale.
Dopo pranzo andarono tutti in sala comune.
"Benvenuta nel nostro angolo di riposo non ufficiale!" esclamò Lily per poi essere interrotta da Amelia "pensavamo di trascorrere il pomeriggio insieme , fare qualcosa di divertente"
"Si, tipo una partita a carte o un gioco da tavolo" aggiunse Leonard con un sorriso. Tayla annui entusiasta "È un ottima idea, posso unirmi a voi?"
"Certo!" Esclamò Lily " ma prima scambiamoci i numeri di telefono così potremmo restare in contatto anche fuori da qui"
I quattro tirarono fuori i loro telefoni e cominciarono a scambiarsi i numeri. Leonard prese l'iniziativa di creare un gruppo e con un tocco di scherzo lo chiamò "i Ribelli dell'ospedale"
Stavano ancora ridendo del nome quando un'infermiera entrò con aria severa "Cosa state facendo qui? Dovreste essere a riposo"
Gli sguardi colpevoli si scambiarono rapidamente tra loro e Tayla cercò di giustificarsi "stavamo solo...cercando di distrarci un po'"
"Capisco ma ora è tempo di tornare nelle vostre stanze" disse l'inferno era con un tono che non ammetteva repliche.
A malincuore si alzarono e di diressero verso i rispettivi reparti. Tayla salutó con un sorriso i suoi nuovi amici e si avviò verso la sua stanza. Quando la aprì trovò una sorpresa ad attenderla. Gabrielle, la ragazza che aveva visto di sfuggita nei corridoi e a mensa era stata spostata lì.
"Ciao Tayla" disse Gabrielle senza alzare lo sguardo dal libro che stava leggendo "pare che siamo compagne di stanza ora."
"Ciao Gabrielle" rispose Tayla sedendosi sul suo letto "come stai?"
"Abbastanza bene considerando tutto" rispose sorridendo leggermente "E tu?"
"Ho appena fatto amicizia con Leonard, Lily e Amelia, abbiamo passato un bel pomeriggio prima che L'infermiera ci mandasse tutti a riposo."
"Mi sembra fantastico" disse Gabrielle "È importante avere qualcuno con cui parlare qui dentro"
"Si decisamente, sai abbiamo creato un grupppi su whatsapp. Se vuoi posso aggiungerti"
"Mi piacerebbe molto" rispose Gabrielle e le due iniziarono a scambiarsi i numeri di telefono sorridendo.
Tayla e Gabrielle dopo essersi scambiate i numeri iniziarono a chiacchierare e Tayla si accorse che Gabrielle era molto diversa da lei. Dove lei era vivace e loquace Gabrielle era calma e riflessiva. Nonostante ciò c'era qualcosa in Gabrielle, a parte la sua evidente bellezza, che catturava molto l'attenzione di Tayla.
"Allora come mai sei qui?" Chiese Tayla per rompere il ghiaccio.
Gabrielle sorrise tristemente "niente di che, una lieve insufficienza cardiaca ma devo restare in osservazione per qualche tempo. E tu?"
"Quasi la stessa cosa, insufficienza valvolare mitralica, dicono che non sia molto grave ma dovrò rimanere qui anch'io per qualche giorno, devo ammettere che preferirei essere da qualsiasi altra parte"
Gabrielle rise, un suono dolce e tranquillo. "Capisco cosa intendi, questo posto può essere abbastanza deprimente"
Mentre continuavano a parlare scoprirono le loro passioni in comune, la lettura e la scrittura.
Ad un certo punto la porta della stanza si aprì e la madre di Tayla entrò nella stanza "Ciao tesoro" disse Meredith per poi abbracciare Tayla "come stai?"
"Ciao mamma sto bene, grazie. Questa è Gabrielle, la mia nuova compagna di stanza"
Disse Tayla presentando Gabrielle .
"Piacere di conoscerla signora" disse lei con un sorriso educato.
La madre di Tayla restò per un po' a chiacchierare portando con sè un'aria di conforto e familiarità. Dopo aver scambiato qualche parola con Gabrielle si congedò dando un bacio sulla fronte a Tayla. "Devo andare okay? Riposati, tornerò domani"
"Si mamma a domani" rispose Tayla mentre la madre lasciava la stanza.
La sera Tayla ricevette un messaggio whatsapp
"Vi va di fare qualcosa di divertente stanotte?" Era Leonard a scrivere .
"Tipo cosa?" Rispose Amelia curiosa
"Potremmo sgattaiolare sul tetto e ammirare il paesaggio" disse Leonard
"Si! Sarebbe fantastico!" Disse Amelia
Tayla guardò Gabrielle, "che ne dici ti va di unirti a noi?"
Gabrielle esitò per un momento poi annuì, "D'accordo ma dovremmo fare attenzione a non farci notare"
A mezzanotte con il cuore che batteva forte in gola i cinque amici si incontrarono nel corridoio. Leonard che sembrava conoscere ogni angolo dell'ospedale li guidó attraverso un labirinto di scale fino a raggiungere il tetto.
Il panorama era mozzafiato. Le luci della città brillavano lontano e l'aria fresca della notte li avvolgeva . Tayla si sentì incredibilmente viva.
"Penso che ne sia valsa la pena" disse Lily ammirando il paesaggio.
"Assolutamente" concordò Amelia.
Stavano per sedersi e godersi il momento quando un raggio di luce li colse di sorpresa.
Un'infermiera con una torcia in mano e un'espressione severa su avvicinò a loro.
"Cosa pensate di fare qui? Tornate nelle vostre stanze"
Con sguardi colpevoli i cinque amici si alzarono e cominciarono a scendere le scale, sapendo che avrebbero dovuto affrontare le conseguenze delle loro azioni il giorno successivo. Ma mentre tornavano alle loro stanze, Tayla non poteva fare a meno di sorridere. Anche nei momenti di rimproveri la nuova amicizia rendeva tutto più sopportabile.
Quando tornarono nei loro letti Tayla e Gabrielle si guardarono ridendo dell'avventura appena vissuta. "Grazie per avermi convinta a venire" disse Gabrielle.
"Grazie a te per aver accettato, è stato divertente vero?" disse Tayla
"Si, molto" concordó Gabrielle "anche se ora dovremmo prepararci per la ramanzina di domani"
"Ne sarà valsa la pena" disse Tayla chiudendo gli occhi con un sorriso.
Il resto della notte trascorse tranquilla.
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Cuori di panna
Teen FictionA causa di una crisi nel cuore della notte Tayla, affetta da un'insufficienza valvolare mitralica è costretta a recarsi in ospedale dove la ricovereranno in osservazione. In ospedale farà la conoscenza di Leonard, Lily e Amelia affetti anche loro da...