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Nhora Caggegi - Svanita

Benvenuti a una nuova intervista dei tenutari del Castello di Tenebris!

Oggi abbiamo una fantastica scrittrice, nonché grande amica, Nhora Caggegi!
nhora82

Nhora ci ha concesso questa intervista in onore dell'uscita del suo romanzo: "Svanita", un giallo intrigante, che - si intuisce dal titolo - narra la storia di una sparizione.

Per come la vediamo noi, le sparizioni sono i più grandi dei misteri in tutti i sensi, sia quando sono volontarie, che quando non lo sono.

Come fa una persona a sparire, specie in questo secolo in cui tutti sanno tutto di tutti? In un'epoca di social, come è possibile che qualcuno, chiunque, sparisca?

Eppure, accade. Ed è proprio questo accadere che ci racconta Nhora, portandoci con sé in una ricerca serrata contro il tempo.

Ma partiamo subito con l'intervista, finché il nostro caffè mostruoso è ancora ben caldo!

Tenebris: Benvenuta, Nhora, e grazie di essere tornata al Castello a trovarci.

Nhora: Prego, è sempre un piacere, inoltre mi mancavano i biscotti!

T: Partiamo con l'intervista? Parliamo di te: chi è Nhora Caggegi?

N: Chi sono. Sicuramente una mamma, una moglie, una semplice donna che ama ancora sognare, che vive di piccole cose, che ama gli amici, la spensieratezza e la vita. Sono una persona solare, do tutta me stessa e senza riserve agli altri, ma se vengo ferita, tiro fuori le unghie come fossi una persona diversa. Testarda, caparbia, ma allo stesso tempo fragile. Contorta? Direi di sì.

T: Da dove nasce il tuo amore per il crime?

N: Avevo sei anni. Mio cugino si era trasferito da me, per via di lavori di ristrutturazione in casa sua. Una sera davano in TV "Twin Peaks", serie televisiva che lui seguiva. Ricordo che mettevo le mani sugli occhi per non guardare. Spaventata, cominciai ad andare nel letto dei miei ogni volta che lui guardava le puntate.

Poi, all'improvviso, mi resi conto che in realtà ero molto curiosa di scoprire chi "diavolo" fosse il colpevole, e così decisi di seguire la serie anche io. Direi che tutto è partito da quel trauma.

T: Dritti al punto: perché "Svanita"?

N: Questa è una bella domanda. Eh... Perché? Credo che la storia di Ambra e Asia sia sempre stata dentro di me. Scorreva nelle mie vene da molto prima che iniziassi ad accostarmi al genere crime, thriller e noir. Forse temevo di non essere in grado di metterla su carta, ho impiegato molto tempo per prendere coraggio e scriverla.

T: Noi siamo amiche, quindi so che hai scritto questa storia a distanza di molti anni, sebbene la avessi in mente da tempo. Cosa ti ha frenato fino ad ora? Perché adesso?

N: È proprio così, come dicevo prima, quella storia viveva nel mio cuore, ma non trovavo il coraggio di scriverla. Così raccontavo, tramite i miei libri, altri avvenimenti. Poi ho conosciuto altre scrittrici con cui ho avuto la possibilità di collaborare qui su Wattpad e il mio mondo si è aperto. Tu, cara Morgan, come Lily, Ren e Foxy sei stata cruciale per me e per SVANITA. Spesso vi raccontavo che ero in un periodo in cui non riuscivo a scrivere. Mi avete donato tanti consigli, mi siete state accanto, finché una di voi ha usato le parole magiche con cui è riuscita a sbloccarmi.

«Forse non riesci a scrivere perché la storia che hai in mente è un'altra.»

Era vero. Era paradossalmente vero! Stavo scrivendo un thriller, ma non la storia della piccola Asia. E lì mi sono resa conto che era arrivato il momento di iniziare SVANITA.