to build a home

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Cercare casa è un inferno. Andrea non pensava che sarebbe stato così complicato, certo, non immaginava che le case piovessero dal cielo ma non immaginava neanche di dover scansare truffe, maniaci, vecchie bisbetiche e padroni di casa troppo stronzi per essere affidabili e prezzi troppo folli per dormire praticamente in vasca.
Si lascia cadere con un grugnito sul divano di casa di Nina.

"Dai, vedi che qualcosa troviamo," cerca di rasserenarlə, passando una mano tra i suoi riccioli biondi.
"E se invece fosse un segno del destino? Che devo restà a Latina, e fanculo tutto."

"E se invece chiudi la bocca e continuiamo a cercare?"

Andrea sorride. Nina sarà  una delle persone di cui può già avvertire la mancanza. Lei è la sua roccia, lo è sempre stata da quando sono diventati compagni di banco. Il pensiero di doversi separare dall'unica persona che non l'aveva mai fattə sentire sbagliatə per fare un salto nel vuoto aggiungeva una certa quota ansiogena al tutto. Però lei gli sorride e lə incoraggia, ogni giorno apre la sua chat per trovare link di esperienze nuove da poter fare a Milano "fighissimo questo!!" "poi ti vengo a trovare e mi ci porti!"
Così Nina gli fa coraggio, e l'aiuta a costruirsi la sua vita lontana da lei.

Gli ultimi due giorni sono trascorsi con una task force dei suoi amici che cerca disperatamente un appartamento che gli consenta di vivere a Milano senza vendere qualche organo o ricorrere di nuovo allo spaccio. "'Mazza 600€ al mese per dormire in cucina ma stanno fori questi." "Bello st'appartamento. Ah 900€ utenze escluse e sta pure in culo al mondo."

La bella notizia giunge, inaspettatamente, dalla fidanzata di suo fratello. Marco non voleva che lui partisse, all'inizio. Perché ne avevano passate tante e avevano passato gli ultimi anni ad odiarsi o meglio, a non riuscire a dimostrarsi quanto si amassero. Marco non riusciva a capire Andrea, la comparsa dei vestiti nel suo armadio, i trucchi, gli smalti, pensava fosse solo un modo di esibire quella personalità eccentrica che tante volte gli aveva impedito di mostrare agli altri la sua luce. E Andrea non riusciva a capire che Marco non era più il bambino impaurito di cui si prendeva cura, che poteva farcela da solo. Non si sono parlati per mesi, finché Marco non si presentò nella sua camera con una boccetta di smalto nero, "me lo metti? Caro dice che mi starebbe bene."

Carola lə chiama proprio mentre apre per l'ennesima volta la pagina facebook degli annunci.
"Andre ma te hai trovato casa poi?"
"Seh, magari. Tra poco mollo me sa."

Sente borbottare un magari dall'altro lato e sorride al pensiero che suo fratello non voglia separarsi da lui.

"Ma senti io avrei una proposta. Ci sta un mio vecchio amico che vive a Milano, in un appartamento con altri due ragazzi, credo abbiano una camera libera. Ti va se gli do il tuo numero?"
"Carola potrei darti un bacio in bocca, mi credi?"
"Oh, piano," sente urlare Marco dall'altro lato della linea.

La prima volta che incontra Daniele Tramet, il fiato gli si incastra un po' nella gola.
Ha degli occhi bellissimi, e Andrea si sente un po' nudə sotto il suo sguardo.

Si sono organizzati per vedersi in un bar a Latina visto che Daniele è tornato per sistemare alcune cose.
Daniele gli spiega che lui e gli altri due ragazzi che occupano l'appartamento sono parte di un gruppo trap, che si sono trasferiti a Milano con le valige pieni di sogni e la fame di farcela. Sembra che negli ultimi mesi siano riusciti ad attirare qualche attenzione importante ma un contratto discografico sembra ancora lontano, per questo vivono ancora in una "mezza catapecchia" e hanno bisogno di un quarto con cui dividere le spese.

"Te diamo la stanza migliore, giuro."

Gli mostra le foto della casa e anche di Ilo e Vitto, quando parla di loro gli sorridono gli occhi e Andrea pensa che non possono essere tanto male delle persone che riescono a volersi bene così.
Daniele ha lo sguardo gentile, lə fa ridere, sembra una persona apposto.
Andrea vorrebbe dirgli di sé, dei vestiti, dei trucchi, dei pronomi. Però si morde la lingua. Lascia perdere. Non sa come potrebbe reagire, lo sa che il mondo di cui fa parte Daniele è pieno di pregiudizi. E lui ha bisogno di quella casa, per andarsene, finalmente. 

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