:: three ::

206 11 12
                                    

Ventidue minuti.

Erano ventidue minuti che aspettavo Amber davanti all'ingresso del cinema. Probabilmente questo ritardo era la sua vendetta per la mia assenza della mattina. Davvero molto maturo da parte tua, amica.

Il trillo del mio cellulare mi avvisò di una chiamata in arrivo. Amber, finalmente.

«Ehi, ma che fine hai fatto?»

«C-Chaz» biascicò, ridacchiando tra sè.

«Amber stai bene? Hai bevuto?» domandai, ricevendo in risposta solo una risata soffocata. «Amber?»

«Questo ragazzo, Nate» si interruppe per ridere l'ennesima volta. «Nate dice che sono sexy»

«Amber dove sei?»

«Sai il bar sulla Oxford, quello con l'insegna nera e rossa? Credo di essere qui da un po'»

«Vengo a prenderti, non muoverti»

«No!» urlò, sovrastando gli schiamazzi provenienti dal locale.

«Cosa?»

«Se vieni qui non mi porti via, resti a divertirti con noi» piagnucolò.

«Okay, va bene. Vengo a divertirmi, però tu non andartene da lí e aspettami»

«Certo, mammina» rise ancora una volta e chiuse la chiamata.

Strinsi i pugni, cercando di scacciare la rabbia e prendendo un respiro profondo. Quella giornata infernale sembrava non finire mai e andare a recuperare Amber ubriaca non era tra i miei piani, anche se sapevo di doverlo fare. Lei aveva bisogno di me e non potevo voltarle le spalle.
Forse assecondarla in tutto era il modo contorto che avevo per farmi perdonare da tutte le bugie che le dicevo.

E fu cosí che mi ritrovai a percorrere per l'ennesima volta quella strada, quelle vie familiari che portavano al bar in cui si trovava la mia amica.

Un bar pericolosamente vicino al Roxy.

* * *

Il Black Devil non era il tipo di posto in cui ti aspetteresti di trovare qualche liceale, era più il genere di locale da cui un adulto responsabile ti metteva in guardia. 'È pericoloso', mi avrebbero detto i miei genitori. 'Non dovresti entrare'. Eppure, nonostante ciò, scacciai quelle voci fastidiose dalla mia testa e mi feci coraggio, avvicinandomi all'ingresso.
Alcuni ragazzi lí vicino mi lasciarono qualche occhiata insistente, ma li ignorai, proseguendo per la mia strada e varcando l'entrata del locale.

Fumo e sudore. Tutto in quella stanza semibuia odorava di fumo e sudore.

Opprimente. Disgustoso.

Non somigliava per niente al magnifico ambiente carico di eccitazione e potere del Roxy. Non era il pungente odore di sesso, intenso e stuzzicante, a cui ero abituata; al Black Devil ogni cosa grondava squallore e disperazione.

Una risata familiare rimbombò tra le pareti scure, permettendomi di individuare la mia amica, stravaccata su un divanetto accanto a un ragazzo biondo, un ragazzo che supposi fosse Nate.

Facendomi largo tra la folla, riuscii a raggiungerla e la scossi leggermente per le spalle in modo da farla voltare verso di me.

«Chaz!» gridò appena mi riconobbe. «Finalmente sei arrivata! Perchè ci hai messo cosí tanto?»

«Perchè ero al cinema ad aspettarti e sono dovuta venire a piedi fino a qua» parlai calma.

«Oops» ridacchiò lei, per poi girarsi verso Nate ed esclamare: «Facciamoci uno shot tutti assieme!»

Il ragazzo iniziò a versare della tequila in tre bicchierini, mentre io negai con la testa, guardandomi ansiosamente intorno. Come avrei fatto a trascinarla fuori da quel locale? Non ero per niente brava in quel tipo di situazioni.

«Amber andiamo via, non dovremmo essere qui»

«Cosa? No! Sei appena arrivata e dobbiamo ancora bere il nostro shot»

«Ne hai già bevuti abbastanza per stasera. Per favore, andiamo via da qui» la supplicai, cercando di far leva sul suo senso di colpa.

«Che c'è biondina, hai paura di scatenarti un po'? Mammina non sa che sei uscita?» intervenne il ragazzo accanto alla mia amica, trasformando la mia ansia in fastidio.

«Non ti perm-» venni bruscamente interrotta da un ragazzo che mi spintonò e mi rovesciò addosso il suo drink.

«Scusa bella, non ti avevo vista» biascicò, palesemente ubriaco. Lo ignorai, voltandogli le spalle e cercando di pulire il disastro sulla mia maglietta.

Durante i miei attimi di distrazione, Amber e Nate si erano trascinati in mezzo alla pista da ballo e si strusciavano in modo piuttosto ridicolo l'uno sull'altro. L'alcool aveva distrutto tutta la sensualità di Amber, rendendola solo estremamente volgare.

Mi avvicinai a loro, intenzionata a prendere la mia amica e ad andarmene una volta per tutte da quel posto poco raccomandabile.

La afferrai per il braccio, trascinandola per alcuni metri in direzione dell'uscita, mentre lei si dimenava piagnucolando. Eravamo ormai a pochi passi dalla meta quando persi la presa e vidi Amber cadere a terra con un tonfo. Doveva aver bevuto veramente tanto per essere ridotta cosí e non capivo proprio cosa l'avesse spinta a farlo; non era una ragazza tranquilla ma nemmeno una molto esuberante e ribelle, Amber era nella norma, una classica adolescente. Non riuscivo proprio a capire, ma sorvolai sulla questione e mi concentrai sulla mia amica a terra.

Prima che potessi abbassarmi per aiutarla, vidi un ragazzo chinarsi e afferrarla per le ascelle, permettendole di rimettersi in piedi e sostenendola con un braccio attorno alla vita. Fu solo quando alzò il viso nella mia direzione che mi resi conto di conoscere quei riccioli castani e quegli occhi verdi cosí intensi.

Il ragazzo di prima.

L'amico di Mandy era davanti a me e reggeva la mia migliore amica tra le braccia.

Uno scherzo, quello doveva essere un fottuto scherzo del destino.

~~~~~~~~~~~~~~

A/N:
Grazie a chi legge la mia storia, vi adoro e vorrei sentire di più le vostre opinioni :)

Un grazie speciale a @SumySumia  che mi ha aiutata moltissimo con questo capitolo e che mi ha fatto tornare la voglia di scrivere (anche se ha dovuto praticamente minacciarmi ahahah). Sei un amore Sumi, grazie mille

Alice

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 24, 2015 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Chastity » H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora