2. the first fucking look

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Sono le 05.55.

E sento mia madre urlare.

Alle 5 del mattino.

Poi mi ricordo che alle 6 mi dovevo svegliare, quindi decisi di alzarmi e andare in bagno a lavarmi i denti e la faccia.

Appena mi guardo allo specchio mi paragono a un maledetto scarafaggio.

Niente che un pò di trucco possa rimediare.

Mi sistemo e scendo di sotto a fare colazione.

Latte e cereali.

Mangio e vedo, soprattutto sento, che mia madre continua a strillare come una gallina qualcosa contro qualcuno al telefono.

Chissà chi ha fatto scattare i famosi attacchi d'ira di Elis Blingh.

Non voglio assolutamente essere nei suoi panni.

<< Mamma che succede? Sei riuscita a svegliarmi quindi adesso voglio sapere la ragione di tutto questo maledetto casino>> chiedo cortesemente io.

#delicatezza

<< Tesoro niente di che. Solo uno stupido professore della tua scuola sta facendo di tutto per evitare di farti entrare nel corso di matematica>>

Mi paralizzo.

<< Ma come? Perché? Dimmi che questo figlio di puttana ti ha detto perch->>

<< Clere Samantha Blingh>> tuona mia madre facendomi spaventare a morte.

<< Scusa mamma>>

<< Ecco comunque, seppur con i miei metodi, sono riuscita a convincerlo a farti entrare>>

Meno male. È l'unica cosa che riesco a fare bene.

<< Buongiorno raggi di sole>>

Ecco il fenomeno da baraccone più conosciuto al mondo.

Jackson Blingh.

<< Ciao tesoro, dormito bene?>> chiede mia madre.

<< Certo e clere dovevi vedere che cosa ho sognato...>>

<<JACKSON>>. Siamo io e mia madre a sgridarlo all'unisono.

<< Ok ok ho capito. Allora dovrò andare a scuola da solo con la mia Mercedes...>>

<< Non ci pensare neanche piccolo bastard->>

<<CLERE>>

<< Ciao mamma, ci vediamo dopo un bacio grande>>

Salutiamo nostra madre e partiamo per i pochi kilometri che ci separano dalla nostra nuova scuola.

<<Cristo è enorme>> dice mio fratello e io mi ritrovo a dovergli dare ragione.

Questa scuola è stupenda.

Un enorme edificio diviso da due padiglioni e un enorme cortile dove si riuniscono tutti i studenti.

Sembrava un branco di persone.

<< Sei pronta sorellina?>>

<< Credo che dovrò esserlo per forza>>

Appena arriviamo al cortile suona una fastidiosissima campanella che fa letteralmente correre tutti verso l'entrata.

Io e Jas aspettiamo giusto 2 minuti poi entriamo anche noi.

La scuola era larga e lunga in modo da non doverti scontrare con nessuno.

<< Clere io vado. C'è la farai a trovare qualcuno che ti aiuti?>>

strange mathsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora