Arrivo a new York

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Abbiamo preso la nave e ora siamo in macchina,l'ansia mi sta mangiando viva,mia madre non è d'aiuto, continua a strillare "Miriam smettila di mangiarti le unghie" Come cazzo dovrei fare a smetterla,mi ha tolto tutto,i miei vecchi amici,la mia vecchia casa,la mia vecchia vita,la mia vecchia famiglia,da quando a divorziato con papà è cambiato tutto,mi metto le cuffie e intanto mi riguardo tutti i miei tagli sulle braccia,da quando i miei litigavano io mi autolesionavo,e lo faccio anche adesso,mia madre non fa altro che rinfacciarmi tutti i miei errori e le mie imperfezioni,la macchina si ferma e vedo la nostra nuova casa,aveva un ampio giardino e una piscina sul retro, l'odore di cloro mi invade,allora prendo la mia valigia e mi affretto ad entrate in casa,mia mamma mi mostra la camera,mi dice di iniziare a sistemare i miei vestiti nell'armadio, ripongo le magliette sulle gruccie e i pantaloni su una mensola all' interno dell' armadio,poi sistemo i miei libri sugli scaffali i miei libri e trovo un posto in cui nascondere la lametta,poi sento mia madre urlare "MIRIAM SCENDI E PRONTA LA CENA"
"ARRIVO MAMMA"
"SBRIGATI SENÒ SI RAFFREDDA"
Scendo le scale velocemente e corro a tavola
"Che hai preparato mamma?"
"Lasagna"
"Va bene"
Mi mette da il piatto con la mia fetta di lasagna,mi affretto a dire buon appetito e mangio tutto velocemente
"Miriam ne vuoi ancora?"
"Si grazie"
"Sicura?guarda che poi ingrassi"
" ci ho ripensato non la voglio "
"Allora vai sopra e lavati"
"Ok"
Vado su ,entro nel bagno e faccio una doccia,mi lavo i denti e vado in camera,mi infilo la biancheria e il pigiama, ripenso a quello che mi ha detto mamma e scoppio in lacrime,l'ansia scoppia e inizia l'attacco di panico,prendo la lametta e mi taglio finché non mi calmo, quando finalmente sto meglio mi stendo nel letto e mi addormento.
A un certo punto sento delle urla e mi sveglio di scatto,mia madre ovviamente dormiva ancora,io mi decido di vestire e andare a vedere che succede,do una rapida controllata all' orologio "chi cazzo starà urlando alle...2:30 di mattina?!"
Esco fuori casa e vedo poco lontano da me una massa,mi avvicino e vedo due ragazzi che si picchiano,altri che si urlano contro,la confusione nella mia testa e tanta,le urla mi ricordavano i miei genitori che litigano,inizio a barcollare,e per poco non cadevo,qualcuno mi sorresse,chi cazzo era?mi prese in braccio e mi fece sedere su un gradino
"Che ci facevi la?non è posto per ragazzine di 12 anni"
"In r-realtà io avrei 17 anni"
"Cazzo,sei messa male"
"Ok che sono bassa, però non così tanto da sembrare una dodicenne"
"Non ti conosco ma sono sicuro che quello non è posto per te"
Non dico niente, quando riesco a vedere meglio metto a fuoco il ragazzo,aveva gli occhi grigi  aveva dei capelli neri ed era tatuato
"Io mi chiamo Aidan Hoxha,tu?"
"Miriam Wilde"
"Bene"

AIDAN

Miriam eh,la prima cosa che notai furono i suoi tagli sulle braccia, subito dopo esamino il suo viso, aveva due occhi color ghiaccio , naso a punta,aveva dei neri corvini e lisci
"Come mai quei tagli?"gli chiesi
Spalancò gli occhi e mi fulminò
"Fatti i cazzi tuoi."
"Non sono un coglione, perché cazzo ti fai del male?"
Devo trovarle un soprannome alla ragazzina,trovato.
"Smettila di farmi queste domande"
"Senò cosa fai,mi colpisci col tuo arco Bambolina"
"Farò finta che non mi hai chiamato bambolina,ora dimmi dove sono"
"Fuori casa mia bambolina"
"smetti di chiamarmi bambolina"
"E invece non la smetto"
"Mi porti a casa?"
"Dove abiti"
"Non conosco la via, però abito davanti un locale,si chiama Euphoria"
"Capito,vado a prendere due caschi"
"Caschi?"
" Andiamo in moto,magari alla prossima cavalchi il biker"
"Fai schifo Aidan"
"Stavo scherzando, calmati,non voglio morire assassinato da una ragazzina"
"Ahah, davvero divertente"
"Tieni infilati il casco"
Lo prese e se lo mise senza fare storie,accendo la moto e la invito a salire dietro di me
"Aggrappati se a me se non vuoi volare via"
"Uff, ok"
"Non lamentarti "
"Dai sbrighiamoci "
Metto in moto  e mi accorgo che lei trema
"Tieni "
Li porsi la mia giacca
"Non serve"
"Stai tremando,infilala"
"No ho detto"
Gliela lancio addosso
"Ho detto mettila."
"Che rompi palle,ok me la metto"
Arrivo davanti casa sua e scende dalla moto, mi restituisce il casco e la giacca
"Fermo aspetta, dove minchia vorresti andare con tutti questi tagli?"
"A casa?"
"Non ti lascio così"
Entra in casa e prende del disinfettante e dell' ovatta,versa il disinfettante su un po' di ovatta e tampona dove ho i tagli
"Guarda che non c'era bisogno"
"Invece sì"dice imitando la mia voce
"Che imitazione di merda"
"Non rompere"
Io ero leggermente ubriaco ma non glielo ho detto senò mi avrebbe impedito di guidare, l'alcol stava iniziando a fare effetto adesso,i nostri visi si avvicinano
"Sei ubriaco vero?"
"E tu come fai a saperlo "
"Le pupille caro"
"Ma noti tutto eh"
"Eh già "
Io mi avvicino ancora di più a lei
"Cosa è,mi hai appena conosciuto e mi vuoi già baciare? rallenta"
Sbotta acida
"Mamma mia che acida che sei"
"E tu che stronzo che sei"
"Lo prendo come un complimento"
Salgo in moto e prima di mettere il casco dico
"Buonanotte bambolina "
Mi fa il dito medio e dopo mi dice
"Buonanotte stronzo"

E qua si conclude la prima parte della nostra storia, spero vi piaccia 💕

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