Alla festa
Narratore's povLa festa andava a gonfie vele, Sarah si divertiva con le sue amiche e con il suo ragazzo, mentre Angela se ne stava in disparte, essendo più grande non amava stare insieme a i più piccoli.
Mentre Angela stava per accendersi una sigaretta, qualcuno gliela sfila dalle dita.
"Sai che il maestro non vuole che noi fumiamo?" chiese appoggiandosi al muro Sarah.
"Proprio qui devi stare? Che te ne fotte se fumo o no?" Chiese irritata la maggiore.
"A me nulla, ma sai, il maestro è mio padre e se non controllo tutto rompe"
"Addirittura la figlia del maestro, assurdo, ora capisco perché sei cintura marrone"
Sarah non diede troppo peso a quelle parole, sapeva che tipo era Angela e in più quelle parole le venivano dette e ridette.
Ci furono alcuni secondi di silenzio, poi Angela prese parola."La carota è il tuo fidanzatino?"
Questa battuta suscitò una risatina da parte di Sarah.
"Si" disse sorridendo Sarah.
"A te non piace nessuno tra questi?" domandò
"No, non mi piace nessunA tra questE"
rispose la più grande marcando quelle lettere.Sarah si rese conto della figura appena fatta e si mise le mani in faccia.
"Oddio scusa, che figura"
Angela scosse la testa divertita.Dopo un po' Sarah tornò in pista e la serata passò tranquillamente.
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All'allenamento, il maestro dovette annunciare chi sarebbe andato alle qualificazioni dei campionati italiani.
"Allora, i nomi che dirò saranno scelti in base alla costanza e alla determinazione mostrata qui, inoltre sapete che per fare queste qualificazioni bisogna essere almeno cintura blu.
I nomi sono: Sarah, Christian, Salvatore, Marisol, Stella e forse si aggiungerà quancun altro, devo ancora valutare chi se lo merita"Angela, non sento il suo nome, chiuse gli occhi per mantenere la calma.
"Posso andare a bere?" chiese cercando di non far notare la tensione.
"No, dobbiamo ancora iniziare l'allenamento" rispose irritato il maestro.
"Devo andare in bagno" continuò la casertana.
"Va bene, ma fai presto"
Angela andò in bagno, appoggiò le mani sul lavandino e guardò il suo riflesso allo specchio.
Il maestro probabilmente non l'avrebbe mandata alle qualificazioni.Passarono circa 10 minuti e della maggiore ancora nessuna traccia.
"Sarah, vai a controllare che sta facendo Angela" ordinò il padre alla figlia.
Sarah annuì ed andò a controllare.
Trovò Angela seduta su una delle panchine, con le mani in faccia."Ehi, che è successo?" chiese con tono preoccupato la ragazza.
Dopo un attimo di silenzio Angela parlò.
"Mi alleno tutti i giorni da mesi, ho smesso di fumare per rendere meglio, mi sono trasferita e per non smettere di allenarmi sono venuta in questa palestra di merda, tutto questo per prepararmi ai campionati italiani.
Ora per colpa di alcuni ragazzini del cazzo e della fottuta figlia del maestro non so neanche se potrò andare alle qualificazioni!"
Disse Angela alzando sempre di più la voce."Non è colpa nostra, non puoi sempre crederti la migliore in tutto.
Sei qui da ancora troppo poco, mio padre deve ancora studiarti bene, sono sicura che chiamerà anche te" disse la più piccola mantenendo un tono calmo."Facile dirlo per te, hai sempre avuto tutte le porte aperte"
"Ma che ne sai tu della mia vita? Mio padre non mi ha mai facilitato nulla, tutto quello che ho fatto è perché me lo sono meritato. È da quando sono piccola che continuano a ripetermi 'vabbè lei è la figlia del maestro, è raccomandata', come se foste voi a vivere la mia cazzo di vita.
Allenati bene senza dare fastidio a nessuno e vedi come il maestro ti chiama"
Disse alzando il tono Sarah.Angela guardò con odio la più piccola per poi uscire dallo spogliatoio aprendo aggressivamente la porta.
Dopo poco uscì anche Sarah, che venne subito raggiunta dal padre.
"Cos'è successo? Ho visto Ciancio uscire da qui e tornare ad allenarsi come se volesse uccidere qualcuno"
disse ridacchiando il maestro."Non è successo nulla, è solo una cogliona" rispose Sarah, per poi tornare ad allenarsi.
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Questione di tempo
RomanceSarah, una promessa del judo, partecipa ad una gara nella quale combatte con Angela. Come finirà?