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Capitolo 36:

Mi sveglio sentendomi più o meno riposata, quando apro gli occhi e metto a fuoco la stanza riconosco che non è la mia e scatto subito seduta sul letto, poi però mi ricordo quello che è successo ieri dalla litigata con Fab a quella con Nic e alla telefonata a Filo.
Così riconosco che sono in una delle camere di Filo e che probabilmente stanotte mi sono addormentata in macchina e mi ha portato lui in camera.
Mi viene un flash ricordandomi che non ho più avvisato Sara così in fretta e furia prendo il telefono ringraziando Filo per avermelo messo sotto carica e come lo accendo mi appaiono milioni di notifiche, tra cui 30 chiamate di Sara, 40 chiamate di Nic e 30 chiamate di Fab.
Sospiro lasciando perdere a malincuore le ultime due ma se lo meritano e chiamo immediatamente la mia migliore amica.

Sa:- ma che te sei impazzita? T'avevo detto de avvisame e tu che fai? Sparisci..- urla dopo aver risposto al primo squillo rimproverandomi.

-okok hai ragione e te chiedo scusa, ma ieri come so arrivata ho trovato già subito Filo ad aspettame e poi me so addormentata durante er viaggio e me so svejata adesso, ti prego scusame..- cerco di far la voce da bambina affinché riesce a perdonarmi.

Sa:- ok va bene te perdono, ma nun fallo mai più..- tiro un sospiro di sollievo -comunque come stai?..- mi chiede ritornando alla normalità.

-Sa come vuoi che stia come ho preso in mano er telefono ho trovato chiamate sia de lui che de Fab, e se vuoi la verità me mancano come l'aria ma dopo quello che m'hanno fatto nun so se riuscirò a pedonalli..- sospiro giocando con le lenzuola cercando di trattenere le lacrime.

Sa:- partemo dar presupposto che posso capi verso Fab che magari avrai bisogno de più tempo ma alla fine lo perdonerai lo stesso, ma su Nicco nun sai ancora come è annata ma tu purtroppo sei fatta così quando vedi quarcosa che non ti sta bene ar posto che chiari scappi, perché sapemo entrambe che Nicco nun te tradirebbe mai perché more pe te quer ragazzo..- e solo sentirlo nominare il mio cuore batte piu forte del solito.

-Nun lo so Sa, ora vojo godemme questo giorni co Filo e ner frattempo pensacce a quello che devo fa perché in questo momento nun so neanche io che fa..-

Sa:- va bene te lo concedo, ma sappi che comunque poi il 30 lo dovrai rivede e dovrai convicce per 2/3 giorni quindi spero che te sarai riuscita a schiari le idee..- 

-Si lo so perfettamente questo, lo spero anche io de ave fatto pace co me stessa, comunque ora vado a fa colazione che er mio stomaco brontola..- mi tocco la pancia che sta brontolando per la fame.

Sa:- va bene, mi raccomando sta attenta, salutami Filo e noi ce vedemo er 30 in montagna..- e così dopo averci salutate chiudiamo la chiamata.

Cinque minuti dopo mi alzo dal letto prendo una tuta accorgendomi però che non è la mia, così la guardo bene e la riconosco perfettamente è quella di Nic che gli ho rubato una sera a casa sua per dormire.
La porto sotto il mio naso e la annuso sentendo che c'è ancora il suo profumo.
La mancanza che sento verso di lui non l'ho mai sentita verso nessun'altro, mi mancano le sue grandi mani intrecciate alle mie, le sue braccia forti e tatuate che mi stringono facendomi sentire protetta, i suoi capelli morbidi al tatto, i suoi occhi che ogni volta che si incatenano con i miei ho uno zoo nello stomaco e le sue labbra che quando si incontrano con le mie sono un tutt'uno, ma quello che mi manca di più è proprio la sua presenza ma devo riuscire a resistere almeno fino a che non lo vedrò.
Comunque decido alla fine di mettermi la sua tuta per sentirlo più vicino, vado in bagno facendo una doccia calda finalmente per poi uscire infilarmi la tuta e scendere in cucina.
Dopo aver fatto un mini tour della casa finalmente scendo in cucina trovandomi un Filippo alle prese con la colazione facendomi ridere.

-Buongiorno Filo..- mi avvicino dandogli un bacio sulla guancia alzandomi in punta di piedi visto che ovviamente lui è più alto di me.

Filo:- Buongiorno a te bell'addormentata..- mi percula ricambiando il bacio sulla guancia -siediti che è quasi pronta la colazione..- mi ordina indicandomi la tavola dove ci sono già adagiate le brioche.

Occhi forti, cuori fragili.(Ultimo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora