È strano vedere Pedro così abbattuto.
Il suo umore è più cupo dei giorni che hanno seguito il ritorno dalla Germania, perché adesso sa che anche Marisol era innamorata di lui e il danno provocato gli sembra ancora più irreparabile.
Pedri in squadra non è il più casinista, lascia il ruolo a Gavi e Ferrán, ma è quello che ricambia ogni occhiata con un sorriso e mette tutti a proprio agio. Vedere il suo viso contratto in una perenne espressione corrucciata è davvero snervante, soprattutto per Pablo.
"Non so che fare, finirò per uccidere uno dei due" esordisce il sivigliano, in un momento di pausa durante gli allenamenti. Finalmente è tornato a giocare con il pallone tra i piedi, gli sembra un miracolo.
Pedro se ne sta in disparte, seduto sull'erba umida mentre tracanna il contenuto di una borraccia, Pablo invece è al centro del campo circondato dai loro amici più stretti.
Frenkie lancia un'occhiata compassionevole al compagno di reparto.
"Beh se lo merita dopo aver trattato Sol in quel modo"
Dire che Lamine è di parte è un eufemismo.
Pablo è esasperato dall'atteggiamento del più piccolo.
"Grazie per quest'opinione che nessuno ha chiesto, pequeñito, lo sappiamo già"
L'attaccante fa spallucce.
"Non possiamo metterci in mezzo" dice Fermín, pensieroso.
"Anche perché avete già fatto abbastanza danni"
Lo sguardo che Frenkie rivolge a Ferrán e Pablo è talmente eloquente che i due hanno almeno la decenza di arrossire.
"Senti tu non c'eri! Di solito quelli responsabili siete tu e Pedro, ho dovuto fare il fratello maggiore della situazione" borbotta il ragazzo di Valencia cercando di giustificarsi mentre Pablo finge nonchalance giocherellando con le stringhe degli scarpini che continua a non allacciare anche dopo essersi rotto un ginocchio.
"In un mese sei riuscito a far incazzare mister Enrique di nuovo e a creare il panico tra quei due alla tua festa di compleanno!"
"Bambini non litigate" li richiama Robert, divertito, senza capire quale sia il problema che impegna i suoi compagni di squadra da settimane.
L'allenamento riprende e Pedro sembra ignorare lo scambio di battute appena avvenuto tra i suoi amici, affiancando Pablo per i soliti esercizi in coppia.
Nonostante le raccomandazioni di Frenkie, Pablo proprio non può stare fuori dalla faccenda, non quando si tratta di Pedro e Sol.
"Mi dai un passaggio a casa dopo?" chiede il più piccolo con un sorriso a trentadue denti.
Pedri sospira, sa che non riuscirebbe mai a dirgli di no. Anche se volesse, Gavi sa essere molto persuasivo.
"Ma la patente cosa l'hai presa a fare?"
"Grazie Pepi, so che non mi lasci a piedi" lo canzona il numero #6 del Barça, anche se tecnicamente Pedro non gli ha detto di sì. L'altro tace, tanto sarebbe una battaglia persa in partenza.
La voce di Quevedo ha il tempo di riempire l'abitacolo per mezza strofa prima che Pablo giri a zero la manopola del volume.
Pedri alza gli occhi al cielo.
"Sei un pessimo passeggero, lo sai?"
"La settimana prossima Marisol si laurea"
L'altro contrae la mascella ma non risponde, le mani così salde sul volante che le nocche gli diventano bianche. Sentire il nome di Sol gli fa venire il magone.
"Lo so, è il sedici settembre"
Pablo non è nemmeno stupito che Pedri ricordi una data che Marisol probabilmente gli ha detto più di tre mesi fa.
"La nostra famiglia non riesce ad esserci"
Pedro gli lancia un'occhiata fugace prima di tornare a concentrarsi sulla strada. Il ragazzo di Siviglia muore dalla voglia di sapere cosa sta pensando, in momenti come questo Pedri è una scatola chiusa.
"Neanche sua madre?"
Pablo scuote la testa: "È un periodaccio al bed and breakfast, Sol finge che non le importi ma...–"
Pedro lo interrompe prima che possa finire la frase: "Ma ci sta male"
Tipico di Marisol mostrarsi forte mentre dentro di sé vorrebbe piangere. In quello lei e Pedri si assomigliano molto.
Per un po' nessuno dei due dice nulla finché si fermano ad un semaforo in una delle via trafficate di Barcellona.
"Tu e i ragazzi dovete esserci, è di mattina, giusto? Diciamo al mister di scambiare la mattinata di riposo della domenica post-partita con quella del lunedì, dovrebbe esserci abbastanza tempo per tornare per la sessione pomeridiana"
Gavi sa di non essersi sbagliato quasi un anno fa, quando ha capito che Pedro provava qualcosa per sua cugina e lui invece di arrabbiarsi ha solo pensato: menomale, tra chiunque, proprio Pedri.
"Avrei comunque chiesto un permesso a Flick ma se gli altri sono d'accordo credo che Sol ne sarebbe veramente felice, sarà una sorpresa"
"Informo Marc e ne parlo con Flick domani" dice infine il centrocampista, in tono risoluto.
Quando alla fine del pre-stagione c'era da decidere il nome del quarto capitano, dopo i saluti di Sergi Roberto, anche se qualcuno propendeva per Robert non c'è stato dubbio nel fare il nome di Pedri. Gavi non avrebbe potuto pensare a qualcuno di più adatto di lui al fianco di Marc-André, Frenkie e Ronald.
Pedro alza nuovamente il volume della musica e stavolta Quevedo riesce almeno a finire la canzone prima che Pablo spenga definitivamente la radio.
Il ragazzo delle Canarie gli lancia un'occhiata truce.
"Sto per mollarti in mezzo alla strada" lo avverte ma Gavi finge di non averlo sentito.
"Devi venire anche tu"
"È ancora la mia macchina, sai?"
"Intendo da Sol, razza di idiota, devi esserci anche a tu"
Pedro si irrigidisce di nuovo, prendendo una svolta a destra con una tale serietà che sembra stia guidando la 24h di Le Mans.
"Non credo che Marisol mi voglia lì"
Pablo sbuffa sonoramente.
"Stronzate! Ha detto che è innamorata di te, quale altro motivo vuoi per deciderti a fare una mossa?!"
Il ragazzo frena bruscamente e solo in quel momento Gavi nota che sono arrivati fuori al vialetto di casa sua ma lui non ha intenzione di scendere finché Pedri non rinsavisce. Neanche si slaccia la cintura di sicurezza.
L'altro sospira.
"Non è così semplice, Pablo, okay? L'ho fatta soffrire e ho dimostrato di non essere la persona adatta a lei"
"Hai dimostrato di essere un idiota, te lo concedo, ma devi smetterla di prendere decisioni al posto degli altri. Se ci tieni veramente come dici allora la prossima settimana sarai in università insieme a noi, d'accordo? Se non vuoi farlo per Marisol o per te stesso fallo per me, sono il tuo migliore amico"
Pedro si massaggia le tempie con aria stanca, Gavi sa essere veramente sleale quando gioca la carta del migliore amico.
"Va bene, okay, ci sarò"

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Mi cielo | Pedri
Fanfiction❝Que ya no quiero nada que no sea contigo❞ A Marisol piace il suo nome - ed anche il suo soprannome, visto che tutti la chiamano Sol - perché esalta il suo modo di sorridere alla vita. Si è sempre reputata una ragazza tranquilla e spensierata, sopra...