CONCORSO FANTASY-LA LIBERTÁ NON HA LIMITI-LA PROFEZIA

SECONDA PROVA 2.

Avrebbe potuto prendersi qualche secondo....
Non voleva quell'esistenza non la voleva e basta,soldi,ricchezza e fama non la impressionavano.
Non sarebbe diventata la nuova regina di Amnor,nemmeno se era scritto in quella stupida profezia.
Le guardie si stavano avvicinando, giá le sentiva urlare "Di là!" "È andata di lá"così riprese a correre,incurante delle fitte lancinanti al fianco che la fatica le procurava. Continuò imperterrita la sua corsa folle,poi un'immagine le balenò nella mente,sua madre disperata piangeva stretta al padre avvilito.
Sua sirella era impassibile invece, "Una figlia di Gravor al trono salirà chi di costante fermezza è capace" le parole della profezia le rimbombarono in mente e capì,non era lei.
Era sua sorella la prescelta,capace di controllare le sue emozioni e non era la fermezza di mano nel tiro con l'arco come la folla aveva creduto.
Alla luce di quel pensiero si fermò anche se giá sapeva che nessuno le avrebbe dato ascolto.
Il capo delle guardie la raggiunse,era un uomo spregevole,succube del denaro e delle disgrazie altrui.
Le si avvicinò e mentre i suoi soldati dovevano ancora arrivare la sbattè contro un albero e la baciò.
Anette distolse subito le sue labbra,schifata.
-Mi spiace reginetta!Non male ma la.sua corsa è finita e non solo quella!-il maresciallo levò la spada e Anette chiuse gli occhi pronta ad andare in contro al proprio destino.
Le altre guardie giunsero in tempo per vedere il pazzo attaccare la futura regina elfica.
Corsero a perdifiato e lo bloccarono riversando la sua stessa lama contro di lui.
Anette si accinse  ad affrontare  la prova,la corona magica che decretava i regnanti di Amnor di secolo in secolo,non l'avrebbe accettata giá lo sapeva.
Tornò  così al villaggio,alla sua vista la madre esplose in grida di gioia,ma giá la figlia era andata,la corona in procinto di posarsi su di lei ma nell'ultimo attimo si distolse e Anette seppe.che aveva ragione.
Fu sua sorella poi a provare il fato e il diadema si posò su di lei anche se incerto.
Agatha era pronta,lo sentiva dentro che era quello il suo destino,accolse l'incarico con rinnovato entusiasmo.
Avrebbe regnato su Amnor non per fama,soldi o ricchezza,ma solamente per il fatto che era lei destinata a farlo.
Che lei avrebbe adempito il suo compito.
Gli elfi avevano una nuova regina.